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PAPA FRANCESCO FESTEGGIA GLI 85ANNI CON I PROFUGHI ARRIVATI DA CIPRO

Papa festeggia gli 85 anni con i profughi arrivati da Cipro

Il Papa ha festeggiato gli 85 anni incontrando un gruppo di profughi provenienti da Cipro, tappa del recente viaggio apostolico del Pontefice. I rifugiati hanno fatto gli auguri al Papa di “lunga vita e tanta salute”.

Papa Francesco, ragguaglia il Vaticano, ha ricevuto nel Palazzo Apostolico un primo gruppo di una decina di rifugiati giunti in Italia ieri grazie a un accordo tra la Santa Sede, le Autorità italiane e quelle cipriote, come già anticipato durante il recente Viaggio Apostolico a Cipro e in Grecia. E si è informato su una bambina incontrata nel campo profughi di Lesbo nel recente viaggio. “Il gruppo sarà sostenuto direttamente dal Santo Padre, mentre la Comunità di Sant’Egidio si occuperà del loro inserimento in un programma di integrazione della durata di un anno”, spiega il Vaticano.

Il Papa ha accolto i rifugiati nella sala del tronetto e ha ascoltato le loro storie, e quelle del loro viaggio dal Congo Brazzaville, dalla Repubblica Democratica del Congo, dal Camerun, dalla Somalia e dalla Siria. Alcuni di loro sono medici e tecnici informatici. “Ci hai salvato!” ha detto, commosso, un ragazzo congolese, rivolgendosi a lui. Il Papa ha rivolto loro individualmente alcune parole di benvenuto e di affetto, e li ha ringraziati della visita. Nell’augurargli “lunga vita e tanta salute” per il suo compleanno, i rifugiati hanno dato in dono al Papa un quadro di un rifugiato afgano, raffigurante il tentativo dì attraversare il Mediterraneo da parte di alcuni migranti.

cms_24168/claudia_gazzini.jpgLibia, Gazzini (Icg): “Rischio caos istituzionale, fazioni hanno ripreso complotti”

“E’ serio abbastanza il fatto che non ci saranno le elezioni” annunciate per il prossimo 24 dicembre in Libia, ma “la cosa ancor più grave è che non c’è un piano d’azione” per il futuro e il rischio è il “caos istituzionale”. Claudia Gazzini, esperta di Libia dell’International Crisis Group (Icg), parla così con l’Adnkronos dopo le tensioni delle scorse ore a Tripoli, una “situazione fluida”. “Nessuno vuole prendersi la responsabilità di annunciare che le elezioni non ci saranno – osserva – E quello che vediamo è che le fazioni libiche sono tornate a fare i loro complotti”.

“Complotti” su una serie di questioni. Ovvero, osserva, “rimandare le elezioni o annullarle completamente, annullare solo le presidenziali o sia le presidenziali che le parlamentari, tenere il governo attualmente in carica o cercare la nomina di un nuovo governo”. E, secondo Gazzini, “si è tornati allo stato in cui tutto è possibile”, un fatto “molto serio e molto grave”.

Significa un ritorno alla guerra? “Probabilmente no”, risponde, rilevando quella che considera “l’unica nota positiva”. “Gli attori internazionali che prima sostenevano le varie fazioni libiche adesso si sono un po’ riconciliati, si parlano”, afferma, con esplicito riferimento ad Emirati Arabi Uniti e Turchia. “Dialogano – prosegue – e quindi anche i libici affiliati ad una parte e all’altra hanno meno spazio per tornare a un sostegno militare per la propria posizione”.

E la soluzione? “Non c’è un modo chiaro per uscirne”, ribatte, convinta che spetterà “alle Nazioni Unite, all’inviata Stephanie Williams, cercare di avviare un negoziato per avere un consenso su questa prossima roadmap”. Un percorso in salita perché “manca il format negoziale” e, conclude, “il Foro di dialogo politico è stato ignorato per mesi e farlo resuscitare” non è facile.

cms_24168/Ballottaggio.jpgElezioni in Cile, domenica il ballottaggio

Elezioni presidenziali in Cile, domenica il ballottaggio tra due candidati. A sfidarsi alle urne José Antonio Kast, esponente dell’estrema destra, finito in testa con il 27,92% dei voti nel primo turno (con oltre il 99% delle schede scrutinate), noto per le sue dichiarazioni su Pinochet e il candidato della sinistra radicale Gabriel Boric, 35 anni, ex leader studentesco, che ha ottenuto quasi il 25,8%, a capo di una coalizione di sinistra che comprende anche il Partito comunista.

cms_24168/Google-Finance.jpgGoogle, dona 20 mln per sostenere l’economia sociale europea

Google.org, la divisione filantropica di Google, annuncia oggi una donazione di 20 milioni di euro attraverso il Google.org Social Innovation Fund. Il gigante del web spiega che l’obiettivo della donazione è sostenere gli imprenditori impegnati nel sociale in tutta Europa che appartengono a comunità più vulnerabili.

Questa Iniziativa fa seguito al lavoro svolto negli ultimi 10 anni con Google for Startups, le impact Challenge di Google.org e gli oltre 10 milioni di euro in donazioni di Google.org a supporto di imprese sociali negli ultimi 3 anni.

Tra le realtà supportate da Google.org anche l’italiana Colory, “uno spazio che vive sui social, creato da e per gli italiani di seconda generazione” commenta la fondatrice Tia Taylor. “I finanziamenti di Google.org ci stanno aiutando ad amplificare la voce delle generazioni future, a creare una realtà in cui le persone possano sentirsi ascoltate, viste, riconosciute” aggiunge.

cms_24168/MILITARI_USA.jpegNo al vaccino, 103 marines cacciati

Negli Stati Uniti 103 marine sono stati congedati per aver rifiutato il vaccino contro il Covid-19. Lo ha affermato il Corpo dei Marines, mentre secondo l’Abc sono fino a 30mila i militari in servizio che si rifiutano di essere vaccinati. Alla fine di agosto il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha reso obbligatorio il vaccino contro il coronavirus per tutto il personale militare statunitense.

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18 Dicembre 2021