Il Papa Francesco vede l’Anno Santo come un’opportunità per promuovere la pace globale, chiudendo le armi negli arsenali, ponendo fine alla pena di morte e concedendo amnistie ai detenuti. Questo sogno è ribadito nella prefazione del libro “Giubileo della speranza” scritto dal vaticanista Francesco Antonio Grana.
Un Messaggio di Pace
Il Papa esprime il desiderio che il prossimo Giubileo sia l’occasione per un cessate il fuoco in tutti i Paesi in guerra. Riafferma che dalla guerra tutti escono sconfitti, senza vincitori né vinti. Francesco sottolinea che la speranza non è un ottimismo vago, ma una virtù concreta che si nutre dell’impegno per il bene da parte di ciascuno.
Uno Strumento Pastorale
L’Anno Santo, secondo Francesco, non è solo un appuntamento dettato dal calendario, ma un vero strumento pastorale utilizzato dai pontefici dal 1300 a oggi. Il Papa auspica che il Giubileo del 2025 non sia solo un viaggio turistico, ma un’occasione di conversione e revisione della propria vita alla luce del Vangelo, accompagnata da gesti di carità.
Speranza e Bene Comune
La speranza, per Francesco, è un’azione sociale, intellettuale, spirituale, artistica e politica al servizio del bene comune. Il Papa richiama l’attenzione sui migranti, i cui viaggi della speranza spesso si trasformano in viaggi della disperazione, e sui detenuti, per i quali ha invocato condizioni dignitose e l’abolizione della pena di morte.
Un Momento di Rinascita
Il prossimo Giubileo vedrà milioni di pellegrini attraversare la Porta Santa di San Pietro e delle altre tre Basiliche papali. Francesco spera che questo pellegrinaggio sia un momento di rinascita, ispirato dagli esempi di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, due giovani che saranno proclamati santi durante il Giubileo.