“Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia”. Papa Francesco oggi è tornato a lanciare un nuovo monito per arginare la crisi della natalità. “Vedo che ci sono alcuni bambini lì: è bello questo, in una cultura dove si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini. Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia!”, ha detto il Pontefice ricevendo in udienza la delegazione di ‘Economy of Francesco’. “Credetemi: vale la pena spendere la vita per cambiare in meglio il mondo. Avanti!”, ha aggiunto.
Nell’udienza, il Pontefice ha toccato diversi temi. “La tecnologia moderna, oltre a tante risorse positive che vanno apprezzate, offre anche innumerevoli mezzi per ‘dare occasione al diavolo’, e molti vi cadono. Pensiamo – ha fatto un esempio concreto – alla pornografia in rete, dietro la quale c’è un mercato fiorentissimo: è questo un fenomeno assai diffuso, da cui i cristiani devono però ben guardarsi e che devono rigettare con forza. Qualsiasi telefonino ha accesso”.
“La consapevolezza dell’azione del diavolo nella storia non deve scoraggiarci. Il pensiero finale deve essere, anche in questo caso, di fiducia e di sicurezza. Cristo ha vinto il demonio e ci ha donato lo Spirito Santo per fare nostra la sua vittoria. La stessa azione del nemico può volgersi in nostro vantaggio, se con l’aiuto di Dio la facciamo servire alla nostra purificazione. State attenti – la raccomandazione ai fedeli – , il diavolo è furbo ma noi cristiani, con la grazia di Dio, lo siamo di più”.
“Oggi -ha detto ancora. assistiamo a uno strano fenomeno riguardo al demonio. A un certo livello culturale, si ritiene che semplicemente non esista. Sarebbe un simbolo dell’inconscio collettivo, o dell’alienazione, insomma una metafora. Ma ‘la più grande astuzia del demonio è far credere che non esiste’, come ha scritto qualcuno. E’ astuto, e’ furbo”.
“Eppure – ha evidenziato- il nostro mondo tecnologico e secolarizzato pullula di maghi, di occultismo, spiritismo, astrologi, venditori di fatture e di amuleti, e purtroppo di sette sataniche vere e proprie. Scacciato dalla porta, il diavolo è rientrato, si direbbe, dalla finestra. Scacciato dalla fede, rientra con la superstizione. E se sei superstizioso, stai dialogando col diavolo. Con lui non si dialoga. La prova più forte dell’esistenza di satana non si ha nei peccatori o negli ossessi, ma nei santi!”.
Quindi, l’anatema indirizzato ai film che non affrontano con prudenza il tema degli esorcismi. “È vero – ha osservato il Papa nel corso dell’udienza generale- che il demonio è presente e operante in certe forme estreme e ‘disumane’ di male e di cattiveria che vediamo intorno a noi. Per questa via, però, è praticamente impossibile giungere, nei casi singoli, alla certezza che si tratta proprio di lui, dato che non possiamo conoscere con precisione dove finisce la sua azione e inizia il nostro proprio male. Per questo la Chiesa è assai prudente e rigorosa nell’esercizio dell’esorcismo, a differenza di ciò che avviene, purtroppo, in certi film!”.