Un altro passo avanti, nel difficile tentativo di ricostruire un’immagine positiva di Bari da esportare nel mondo, è stato fatto. Ancora una volta, l’artefice di questa nuova iniziativa è stato il Club Manager Gianluca Paparesta. In poco più di un mese, infatti, l’ex fischietto internazionale, ha già messo in moto una serie di iniziative di un certo spessore. Ricordiamo il progetto “ Coloriamo lo stadio “, iniziativa già attuata dal Bari l’anno precedente , ma in una versione più completa (mai realizzata prima all’interno degli stadi italiani) che va, dall’accoglienza dei piccoli tifosi da parte di esperti animatori, fino all’intrattenimento vero e proprio. Poi, gli incontri programmati nelle scuole per discutere di etica sport e lavoro con centinaia di studenti.
L’ultima sorprendente iniziativa è stata la presentazione della nuova maglia della squadra biancorossa, indossata, per la prima volta, nella gara interna contro il Padova.Sulle maglie è stato posto un nuovo logo, un nuovo sponsor, << Bari città di S. Nicola>>, scritto anche in russo. Tra le due scritte, c’è l’immagine stilizzata del santo, famoso e conosciuto in tutto il mondo, di San Nicola.
San Nicola in Italia e nel mondo
Il santo di Myra è molto popolare nei Paesi Bassi, in Svizzera, Francia, Belgio, Austria, Germania, Estonia e Repubblica Ceca. Ma è anche il santo patrono della Lorena, della città di Amsterdam e della Russia. E’ anche il santo che ha dato le origini a Babbo Natale. Infatti, il culto di san Nicola (Sinterklaas, nei Paesi Bassi) fu portato a New York dai coloni olandesi, dando origine al mito di Santa Claus, che, in Italia, è poi diventato Babbo Natale. San Nicola è, probabilmente, il santo che vanta il maggior numero di patronati in Italia (è patrono in più di 280 comuni in Italia, distribuiti tra sud e nord ) .
La maglia e il Priore della Basilica
L’iniziativa è piaciuta molto al priore della Basilica, Padre Lorusso ( un po’ meno all’ex priore Padre Bova, che ha, forse, dimenticato di essere stato favorevole, negli anni ottanta, all’intitolazione dello stadio con il nome di San Nicola) che ha affermato: “Non c’è nulla di scandaloso in questa iniziativa, considerando il legame storico tra la città di Bari ed il santo di Myra”. “Bari è la città di S. Nicola”,ha spiegato Paparesta. Il santo, nato probabilmente a Pàtara di Licia in Turchia, tra il 261 ed il 280 viene infatti festeggiato addirittura due volte a Bari: il 6 dicembre, giorno della ricorrenza di morte di San Nicola a Myra e i giorni, dal 7 al 9 maggio, per ricordare la ricorrenza della traslazione delle ossa del Santo di Myra del 1806.
Patriarca e Papa a Bari
Ma, l’idea di Paparesta, va oltre la simbolica scritta sulla maglia dei calciatori. Il Club Manager del Bari, infatti, pensa all’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill che a sentire il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, potrebbe svolgersi in territorio neutro. “Ancora non sappiamo in quale Paese l’incontro potrà avvenire”, ha dichiarato Hilarion , ma tre sono le ipotesi più accreditate al momento: la città di Bari, dove c’è una Chiesa ortodossa russa, Vienna e l’abbazia di Pannonhalma, in Ungheria. Un incontro storico che sembra più vicino. “Abbiamo pensato di mettere a disposizione il nostro spazio per promuovere questo storico incontro”, ha dichiarato Gianluca Paparesta. Bari, quindi, potrebbe, a pieno titolo, suggellare un rapporto già consolidato tra la Chiesa Cattolica Romana e quella Ortodossa Russa ed essere teatro e testimone, allo stesso tempo, di un incontro epocale.
Ne è testimone, in terra di Bari, anche Padre Vladimir Kuchumov, rettore della Chiesa ortodossa russa del capoluogo pugliese, che ha fortemente contribuito alla costruzione di pacifici e costruttivi rapporti di dialogo e di rispetto reciproco tra le due Chiese. A riprova di ciò, “Il 19 dicembre – ha aggiunto il Club Manager del Bari – verranno a Bari migliaia di cittadini russi che festeggiano il S. Nicola due settimane dopo la nostra festa.”
Spot mediatico e cessione del Bari
L’iniziativa ha riscosso grande successo da un punto di vista mediatico, non solo in Italia, ma anche in Russia.Lo stesso Paparesta ha affermato in una recente intervista:” La maglia del Bari è finita nelle mani di Putin e il Presidente ha gradito”. Ma non è finita. “Oltre ai media italiani – ha aggiunto Paparesta –anche i due più importanti telegiornali della Russia hanno parlato di Bari”.Indubbiamente questa iniziativa non è passata inosservata. Non avrà riscosso la totalità dei consensi, ma è piaciuta a tanti. Grazie a questa intuizione di Paparesta e della società biancorossa si è potuto parlare di Bari e del Bari anche in ambiti internazionali, così come ha fatto anche il Presidente della lega di B, Abodi, il quale ha espresso parole di apprezzamento per la suggestiva iniziativa che è giunta dalla città barese.In fondo si è trattato anche di uno spot turistico e di promozione del territorio, in un momento in cui la squadra del Bari calcio sta vivendo un periodo non proprio positivo da un punto di vista sportivo. Ma è, in fondo, anche il messaggio di una società che è in vendita. Se tutto questo dovesse attirare qualche investitore ben venga. I Matarrese, infatti, non hanno mai negato di voler passare la mano.