La parità retributiva tra uomini e donne nell’Unione Europea rimane un obiettivo lontano. Jördis Ferroli, portavoce della Commissione UE per la giustizia e l’uguaglianza, ha dichiarato durante un briefing a Bruxelles che “le donne dell’UE lavoreranno simbolicamente gratis”. Per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna guadagna solo 87 centesimi. Questo, ha sottolineato, è inaccettabile: una pari quantità di lavoro merita una pari retribuzione.
Progressi e Sfide
In un comunicato, Věra Jourová, vicepresidente per i valori e la trasparenza, Nicolas Schmit, commissario per il lavoro e i diritti sociali, e Helena Dalli, commissaria per l’uguaglianza, hanno evidenziato i progressi fatti verso l’eliminazione delle disparità di genere. Negli ultimi cinque anni, l’occupazione femminile è aumentata del 2,9% e il divario retributivo di genere è diminuito dell’1,5%. La prossima Commissione si impegnerà a presentare una strategia per la parità retributiva oltre il 2025.
Ostacoli e Opportunità
Tuttavia, permangono notevoli ostacoli, soprattutto per quanto riguarda le opzioni e le strutture di assistenza disponibili per bilanciare gli impegni professionali e personali. Considerando che il 90% della forza lavoro nel settore dell’assistenza formale è costituito da donne e che 7,7 milioni di donne non lavorano a causa di servizi di assistenza insufficienti, la Commissione esorta gli Stati membri a investire in un’assistenza di alta qualità, accessibile e a prezzi abbordabili, come indicato nella strategia europea per l’assistenza. Un maggiore sostegno in questo settore non rafforzerà solo la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, ma anche la resilienza economica dell’Europa.
Conclusioni
La Commissione Europea continua a lavorare per ridurre il divario retributivo di genere e migliorare le condizioni di lavoro delle donne. L’impegno è quello di creare un ambiente in cui le donne possano partecipare pienamente e equamente al mercato del lavoro, contribuendo così alla crescita e alla prosperità dell’intera Europa.