Eclettismo- Cimiteri Monumentali II
Le quattro grandi statue all’ingresso del Cimitero del Varano a Roma- Meditazione-Speranza-Carità-Silenzio
Su progetto dell’architetto Giuseppe Valadier, anche Roma con il Verano, ha il suo cimitero monumentale nel quale sono conservate le spoglie di personaggi celebri e sono presenti architetture sepolcrali di tutto rispetto, fu consacrato nel 1835. L’ingresso principale a tre fornici ha due torri e un portico d’entrata reso imponente dalla presenza di quattro grandi statue femminili, che rappresentano Meditazione, Speranza, Carità e Silenzio, precede un ampio quadriportico, opera del Vespignani, completato nel 1880, che è da considerarsi il cuore del Verano.
Cimitero del Varano – il terrazzamento del rilievo chiamato Scogliera del Monte-Roma
Il cimitero è un grande giardino con tratti in salita e altri pianeggianti, punteggiato da sepolture in forme, tecniche e stili diversi, create dagli artisti più rappresentativi della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento, tra cui Gaetano Koch, Pio e Marcello Piacentini, Ettore Ximenes, Stefano Galletti e molti altri. Tra queste tombe sono sepolti personaggi come Goffredo Mameli (in realtà ora vi è solo il monumento, i resti sono stati traslati al Gianicolo nel 1941) Trilussa, Giuseppe Ungaretti, Grazia Deledda, Sibilla Aleramo, Giacomo Balla, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Alberto Sordi ecc.
Cimitero Monumentale del Verano-Tomba Filippo Severati
Un’arte sepolcrale propria del Verano è la numerosa serie di ritratti funebri ottocenteschi di Filippo Severati appellato anche “Il Pittore del Verano”, che usava un’originale pittura a smalto su lava il cui brevetto rimase segreto fino a molti decenni dopo la morte dell’artista.
Tomba Prosperi- pittore Filippo Severati
A Roma vi è anche il cimitero acattolico, già cimitero degli Inglesi che è anche chiamato degli artisti e dei poeti, si trova vicino a Porta San Paolo, a lato della Piramide Cestia in un angolo appartato, che è molto frequentato dai turisti. Contornato di grandi cipressi con le tombe circondate da un prato verde, con la bianca Piramide Cestia che svetta dietro e i gatti che gironzolano indisturbati tra le sculture e le croci e le lapidi scritte in tutte le lingue del mondo, conferiscono a questo piccolo cimitero uno spirito particolare; le salme di Shelley e John Keats, ma anche personaggi della storia, come Antonio Gramsci o il figlio di Goethe riposano qui. Ma vi è anche la Tomba del gatto Romeo… ecco il perché dei tanti gatti in giro, nel cimitero è presente una colonia felina, e Romeo pare fosse un gatto molto amichevole e assai benvoluto dai visitatori.
Cimitero Acattolico- già degli Inglesi- Roma
Il cimitero monumentale di Staglieno è il maggiore luogo di sepoltura di Genova ed è uno dei cimiteri monumentali più importanti d’Europa. Il progetto originario dell’architetto Carlo Barabino, causa la morte di questi per colera, passò al suo collaboratore e allievo Giovanni Battista Resasco, venne aperto al pubblico nel 1851.
Il cimitero monumentale di Staglieno-Genova
La zona prescelta era vicina alla città, un vasto e grande parco ai pedi di una collina, il cimitero si snoda così come un corridoio di marmo fiancheggiato da colonne. Dai piedi dell’altura, inerpicandosi su essa, attorno alla parte centrale dominata dal Pantheon.
Il cimitero monumentale di Staglieno- Pantheon- Genova
Il Pantheon si erge su una scalinata imponente, dà accesso alle Gallerie, che conservano le opere più belle tra cui il famosissimo Angelo Oneto, il bellissimo e imperscrutabile angelo dello scultore Giulio Monteverde nella Tomba Oneto che è un po’ il simbolo di questo cimitero.
Il cimitero monumentale di Staglieno-Genova
Intorno al nucleo centrale, si trovano le altre sezioni con il cimitero ebraico e la parte protestante, (ma queste parti esistono anche al Monumentale di Milano e a quello di Roma e ovviamente in molti altri) e la zona del Boschetto Irregolare con il Campo dei Mille che custodisce le spoglie di molti soldati combattenti nelle campagne risorgimentali. Oltre ai numerosi garibaldini vi sono sepolti figli illustri del capoluogo ligure e altri personaggi famosi tra i quali uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, il presidente del Consiglio e partigiano Ferruccio Parri, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo Sanguineti, la moglie di Oscar Wilde, Nino Bixio, il cenotafio di Fabrizio De André ecc.
Angelo Oneto- scultore Giulio Monteverde
Cara ai genovesi è la “Signora delle noccioline” ovvero Caterina Campodonico che impiegò tutto il denaro guadagnato vendendo ciambelle e noccioline per farsi erigere, ancora in vita, il proprio monumento funebre accanto ai ricchi e ai notabili, coi simboli del suo lavoro con lo stesso orgoglio con cui imprenditori e professionisti esibivano i loro… e un dolce sorriso non può che fiorire per questa donna del popolo che con fierezza si è conquistata da sola il diritto alla livella.
Tomba di Caterina Campodonico -scultore Lorenzo Orengo
Nelle città Italiane sorsero quasi in competizione cimiteri monumentali, immersi nel verde e ricchi di arte, in particolare quello di Messina inaugurato nel 1872 si presenta come ‘Romantico’, infatti l’ingresso principale è immerso nel verde con un suggestivo effetto scenografico, due ali di giardino all’inglese racchiudono un geometrico verde all’italiana col disegno floreale dello stemma della città di Messina e la dicitura Orate Pro Defunctis, testimoniando lo spirito ottocentesco del sepolcro dell’eroe romantico che sente intensamente le passioni, ha un senso molto acceso di libertà e combatte le ingiustizie. Il cimitero fu infatti inaugurato nel 1872 con il trasferimento da Torino delle spoglie di Giuseppe La Farina, patriota, politico e saggista messinese.
Entrata principale cimitero monumentale di Messina
Nel cimitero oltre ad opere scultoree di artisti più o meno famosi vi si trova il Famedio in cui riposano anche le spoglie di Giuseppe Natoli, altro importante politico e patriota. Assai particolare e propriamente eclettico il Cenobio, si presenta in un’architettura neogotica all’inglese con aggraziatipinnacoli e un’altissima guglia che sembra ispirata a una torre-pagoda cinese.
Cenobio- stile neogotico, cimitero monumentale di Messina
Notevole è la Cappella Pierce in stile neoromanico, presenta all’interno una cupola con oculo, luminosa e armonica, è affrescata con immagini che rappresentano la Giustizia e le tre virtù teologali Fede, Carità e Speranza, quest’ultima in verde tiene fra le braccia il suo simbolo, ovvero l’ancora ed è fra una profusione di fiori, fiori ripresi nelle cornici e nelle modanature in un delicato stile Liberty.
Cappella Pierce-Fede, Giustizia, Speranza, Carità- affresco- Cimitero Monumentale di Messina
(Continua)
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