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Pedofilia in Cile, il mea culpa del Papa

Pedofilia in Cile, il mea culpa del Papa

cms_9345/Papa_Francesco_mano_Afp-kl4G--1280x960@Web.jpgPapa Francesco, ieri si è incontratro, a Casa Santa Marta, con un altro gruppo di vittime cilene degli abusi sessuali da parte di padre Fernando Karadima. Si tratta di cinque preti vittime di abusi, altri due sacerdoti che li hanno assistiti e due laici.

Bergoglio, in una lettera alla popolazione cilena diffusa dai vescovi del Cile, fa ’mea culpa’: “Ci sono state situazioni che non sapevamo vedere e sentire. Come Chiesa non potevamo continuare a camminare, ignorando il dolore dei nostri fratelli e sorelle. Uno dei nostri principali difetti e omissioni: il non saper ascoltare le vittime. Sono state tratte conclusioni parziali, dove mancavano elementi cruciali per un discernimento sano e chiaro. Con vergogna devo dire che non abbiamo sentito e non abbiamo reagito in tempo“.

“Tutto il processo di revisione e purificazione che stiamo vivendo – scrive il Papa – è possibile grazie allo sforzo e alla perseveranza di persone concrete, le quali anche contro ogni speranza e discredito, non si sono stancate di cercare la verità”. Il Papa pensa “alle vittime degli abusi sessuali, di potere e d’autorità e a coloro che a suo tempo hanno creduto loro e le hanno accompagnate. Vittime il cui grido è arrivato al cielo”.

Rajoy sfiduciato, Sanchez il socialista è premier

cms_9345/rajoy9_afp.jpgMariano Rajoy è stato sfiduciato, al suo posto diventa premier il leader socialista Pedro Sanchez. La mozione di sfiducia costruttiva presentata dal Psoe – in conseguenza della quale Sanchez ha assunto la guida del governo – ha ottenuto 180 sì, 169 no e un’astensione.

“Accetterò come democratico il risultato del voto, ma non posso condividere ciò che è stato fatto“, ha detto Rajoy in un breve intervento dalla tribuna del Congresso dei deputati poco prima del voto.

“E’ stato un onore essere primo ministro della Spagna e avere lasciato una Spagna migliore. Spero che il mio successore potrà dire la stessa cosa a suo tempo, glielo auguro per il bene della Spagna”, ha aggiunto.

La mozione del leader del Partito Socialista ha ricevuto i voti dei parlamentari di Unidos Podemos e di altri gruppi minori e partiti regionali come gli indipendentisti catalani del PdeCAT e di Esquerra Republicana. Anche se decisivi per la sfiducia a Rajoy sono stati i voti dei cinque deputati del Partito nazionalista basco (Pn). Il voto mette fine a una settimana di tensioni in Spagna. Il Psoe aveva presentato la proposta venerdì scorso in seguito alla condanna di cinque esponenti del Partito popolare di Rajoy per corruzione nel cosiddetto caso ’Operacion Guertel’.

Il successo della mozione di sfiducia apre ora un nuovo scenario nel paese con alcune incognite ancora da risolvere. Prevedibilmente Sanchez, 46 anni, entrerà in carica nei prossimi giorni e nominerà un nuovo esecutivo che potrebbe governare come minoranza, contando al Congresso solo su 84 deputati su 350.

All’orizzonte ci sono le elezioni generali che il leader socialista ha promesso di convocare ma che non hanno ancora una data. Tra le questioni che il nuovo esecutivo dovrà affrontare c’è intanto quella della Catalogna, dove il processo di indipendenza mantiene la regione in sospeso.

Kim Kardashian in ’udienza’ da Trump

cms_9345/Trump_Kardashian_tw.jpgLa celebrity americana Kim Kardashian, che sta conducendo una campagna per la liberazione di una bisnonna afroamericana di 62 anni, ha avuto un colloquio ieri a Washington con il presidente Donald Trump sulla riforma carceraria. Indossando un completo nero sobrio e scarpe gialle brillanti, è arrivata alla Casa Bianca nel pomeriggio. “Grande incontro oggi con @KimKardashian, abbiamo parlato di riforma carceraria e e del sistema di condanne”, ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti nel suo messaggio accompagnato da una foto dove lo si vede, con il volto sorridente, insieme alla signora West nello studio Ovale.

Secondo diversi resoconti dei media, la star del reality ha anche parlato con Jared Kushner, genero e consigliere del presidente, che sta cercando di ottenere una riforma che migliori le prigioni statunitensi e che le renda un luogo di reinserimento in società. Kim Kardashian ha chiesto a Trump di concedere la grazia ad Alice Marie Johnson, condannata all’ergastolo, senza condizionale, per un crimine di droga non violento e per il quale ha già scontato oltre 20 anni di prigione.

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1 Giugno 2018