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Pensioni statali, a breve domanda per anticipo Tfs (Altre News)

Pensioni statali, a breve domanda per anticipo Tfs

Per le pensioni degli statali l’anticipo del Tfs sarà a breve operativo e sarà possibile fare domanda per ottenerlo. Lo ha annunciato la ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone sulla sua pagina Facebook anche mostrando qual è la procedura per fare domanda per l’anticipo del Tfs agli statali che andranno in pensione.

L’accordo quadro sottoscritto con l’Associazione bancaria italiana (Abi) è stato inserito nel decreto presto in Gazzetta Ufficiale, ricorda Money.it. Questo permette l’anticipo del Tfs fino a 45mila euro evitando pertanto che gli statali debbano aspettare fino a 24 mesi ordinari per avere la buonuscita.

Lo stesso vale per la pensione con Quota 100 che prevede un’attesa anche maggiore. L’anticipo è previsto, non a caso, proprio all’articolo 23 del decreto n. 4/2019, convertito nella legge n.26/2019, che ha introdotto Quota 100.

COSA BISOGNA FARE – La domanda potrà essere inoltrata da parte degli statali mediante una piattaforma, come annunciato dalla stessa Dadone, che presto sarà online e disponibile sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica. Questa sarà il punto di incontro tra le banche che hanno aderito all’accordo, istituti di previdenza tra cui INPS e gli statali.

Il dipendente pubblico deve inoltrare la domanda all’ente erogatore del Tfs (per esempio INPS) che entro 90 giorni dalla ricezione della stessa deve rilasciare la certificazione del diritto all’anticipo del Tfs, se presente, e l’ammontare complessivo dello stesso. Con la certificazione lo statale può inoltrare la domanda di anticipo alla banca allegando una serie di documenti tra cui la certificazione suddetta, ma anche il numero di conto corrente.

La banca comunica a INPS di aver ricevuto la domanda e che la richiesta di anticipo del Tfs è stata accettata. INPS (o altro istituto) procede alla verifica ed entro 30 giorni comunica alla banca la presa d’atto della conclusione del contratto. Entro 15 giorni dalla data di efficacia del contratto di anticipo del Tfs la banca eroga la somma spettante sul conto corrente dello statale.

Ex Ilva, nuova cig a Taranto

Nuova richiesta di cassa integrazione per l’ex Ilva di Taranto: A.Mittal infatti ha comunicato a Fim Fiom e Uilm, a quanto si apprende, di voler utilizzare quanto previsto dal Dl Agosto e di voler accedere agli ammortizzatori per Covid della durata di 9 settimane a partire al 14 settembre prossimo per un bacino che comprende tutti gli 8.147 lavoratori del sito di Taranto. La decisione sarà comunque al centro di una consultazione con i sindacati che potrebbe avvenire l’8 settembre prossimo. “Si tratta di un evento oggettivamente non evitabile che rende indifferibile la riduzione dell’attività lavorativa”, spiega l’azienda fotografando la situazione produttiva alla luce dell’emergenza Covid.

“Noi seminiamo in città ogni giorno buona economia, loro con la scusa del Covid-19 continuano a impoverire le vite dei tarantini. È tutta qui la risposta a cosa deve fare il Governo con il negoziato ex Ilva. Una sola parola per questa ennesima lettera di ArcelorMittal: vergogna. Anzi due: andatevene”, è il commento del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.

Alitalia, via libera Ue ad aiuti per 199 mln

La Commissione Europea ha autorizzato l’aiuto pubblico di 199,45 milioni di euro che l’Italia intende concedere ad Alitalia, ritenendolo in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato. Gli aiuti mirano a compensare la compagnia aerea per i danni subiti a causa della pandemia causata dal coronavirus Sars-CoV-2.

Per Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della Concorrenza, l’aiuto pubblico “consentirà all’Italia di compensare Alitalia per i danni subiti a causa delle restrizioni di viaggio, necessarie per limitare la diffusione del coronavirus. Il settore dei trasporti aerei è uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia di coronavirus”.

“Da parte nostra – continua Margrethe Vestager – noi continuiamo a collaborare con gli Stati membri alla ricerca di soluzioni praticabili per sostenere le imprese in questi tempi difficili, in linea con le norme dell’Ue”. “Contemporaneamente, le nostre indagini sulle misure di sostegno concesse in passato ad Alitalia sono sempre in corso e rimaniamo in contatto con le autorità italiane per essere aggiornati sui loro piani e sulla conformità di questi ultimi con le norme dell’Ue”, conclude la vicepresidente.

Alitalia, ricorda la Commissione, con una flotta di oltre 95 aerei nel 2019 ha servito centinaia di destinazioni in tutto il mondo, trasportando circa 20 milioni di passeggeri dal suo hub principale di Roma e da altri aeroporti italiani verso varie destinazioni internazionali. Dall’inizio della pandemia, Alitalia ha visto i suoi servizi drasticamente ridotti, con conseguenti gravi perdite di esercizio. L’Italia ha notificato alla Commissione una misura di aiuto per compensare Alitalia per i danni subiti dal primo marzo 2020 al 15 giugno 2020, derivanti dalle misure di contenimento e dalle restrizioni di viaggio introdotte dall’Italia e da altri paesi di destinazione per limitare la diffusione del coronavirus. La misura di auto avrà la forma di una sovvenzione diretta di 199,45 milioni di euro, che corrisponde alla stima dei danni che la compagnia aerea ha subito direttamente durante il periodo indicato.

La Commissione ha applicato l’articolo 107 del Tfue, che consente di approvare gli aiuti di Stato che gli Stati membri concedono a imprese o settori specifici per ovviare ai danni direttamente arrecati da eventi eccezionali. L’esecutivo Ue ritiene che la pandemia di coronavirus possa essere considerata un evento eccezionale, trattandosi di un evento straordinario e imprevedibile, caratterizzato da un impatto economico significativo. Pertanto, gli interventi eccezionali dello Stato membro per compensare i danni causati dalla pandemia sono giustificati.

La Commissione ha constatato che la misura italiana compenserà i danni subiti da Alitalia che sono direttamente imputabili alla pandemia di coronavirus, concludendo inoltre che la misura è proporzionata, in quanto la compensazione non supera quanto necessario per ovviare ai danni. Su questa base, la Commissione ha concluso che la misura italiana di compensazione dei danni è conforme alle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato.

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5 Settembre 2020