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PENTATHLON MODERNO – XXVIII EDIZIONE COPPA D EL MONDO

Minsk (Bielorussia)– Il Carabiniere-Atleta vincendo, infatti, la sua prima Coppa del Mondo, ha riportato in Patria l’ambito Trofeo. Assente da 24 anni, lo stesso coup de maìtre era riuscito solamente a Cesare Toraldo nel lontano 1991.

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Con lo straordinario Riccardino, esulta anche la “Sezione ANAOAI di Sabina-Romana” che plaudendo all’entusiasmante exploit agonistico del “Suo prestigioso iscritto” e Grande Campione, ammicca ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Lui è il Campione… il “Re di Coppa” e, da ora in avanti, l’uomo da battere. Colui, cioè, che ha messo in fila i 36 più forti specialisti del Mondo e, nel contempo, smarcato uno dei pochi traguardi ancora tabù per lo sport azzurro: finalmente smitizzato. Stessa soddisfazione sfumata invece, per un soffio, dalla pur brava Agente della Polizia Penitenziaria Gloria Tocchi che, sebbene in quota Argento, non ha staccato il Pass Olimpico. Tutto ciò, in grembo alla silente e misteriosa terra di “Russia Bianca” che ha ospitato la finale maschile/femminile di Coppa del Mondo. Una esedra fortunata quest’ultima che, nel cuore della sua Capitale, ha decretato in maniera superba la genuinità della scuola italica e la gran classe dei suoi selezionati. Una performance quella di Riccardo De Luca per uomini a 24 karati, che spalanca le porte delle competizioni internazionali e proietta i migliori campioni direttamente ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. Una giornata storica, quindi, quella di Minsk per il Pentathlon Moderno nostrano e per la Sabina-sportiva che galvanizza il 28/enne Azzurro Riccardo De Luca, in forza al Centro Sportivo Carabinieri, lo cinge di alloro e lo consacra sull’Altare dei vincitori.

cms_2355/Comandate_Arma_Gen.jpgUna soddisfazione, immaginiamo, anche per l’attuale C/te dell’Arma Gen. di C.A. Tullio del Sette che da quando si è insediato al vertice della Benemerita, i “Suoi” Atleti hanno ripreso a Vincere come ai bei tempi. Tutto ok quindi. E, soprattutto, per il raggiante Riccardo che, non nuovo a grandi imprese: già 9° ai Giochi Olimpici di Londra, campione Europeo 2012 e nello stesso anno Campione del Mondo a Squadre, con l’odierna vittoria in Coppa del Mondo, strappa il Pass per le prossime olimpiadi. Una vittoria costruita step by step sull’ordine di 1474 punti gara, centrata e sviluppata in allineamento praticamente perfetto con il ruolino di marcia. L’azzurro, infatti, che ha primeggiato nella prova di scherma e nell’ equitazione, ha piazzato il colpo di maglio nel “combined-event” -il suo cavallo di battaglia- grazie al quale ha rimontato due posizioni e chiuso in testa a tutti. Alle spalle del nostro imprendibile “Carabiniere-Rambo”, il pur bravo ucraino Tymoshchenko con 1461 bonus al quale ha arriso l’Argento e terzo il kazako Ilyashenko con 1454. In gara anche gli azzurri Fabio Poddighe (Sport Full Time Sassari) che ha chiuso 29° con 1376 punti, e Pier Paolo Petroni (C.S.Carabinieri). Il quale ultimo, perseguitato dalla malasorte ed a causa di un sopraggiunto problema fisico, si è fermato alle soglie della prova finale del combined (a lui congeniale) chiudendo al 34° posto. Peccato ! Peccato per il tenace sabino di Poggio Mirteto (Ri), come si ricorderà, fresco vincitore del Bronzo nella tappa romana di Coppa Europa. Per la cronaca, ricordiamo che nel 2012, il trio delle meraviglie sabine, appunto, composto da De Luca (Mentana) e dal suo collega Petroni, allora in sinergia con il palombarese Benedetti, gareggiando a Medway (Gran Bretagna), ha conquistato l’Oro a Squadre nel Campionato d’Europa. Ovviamente strafelice per il meritato trionfo, il portacolori Azzurro e dei Carabinieri ma anche dell’ANAOAI (Atleti Azzurri e Olimpionici di Sabina Romana), da diversi mesi a secco di risultati di sostanza, è al settimo cielo. Raggiunta la massima forma e la qualificazione olimpica, il talentuoso atleta, punta il… dito e con ragioni da vendere, sui prossimi impegni. Un obiettivo condivisibile e carico di aspettative. Non foss’altro perché, quella di Minsk, è solamente una delle prime gare di élite della stagione che, passando per gli imminenti Europei, porta al prossimo Campionato Mondiale in programma a Berlino dal 29 giugno al 5 luglio. Un viatico per il Pentathlon Moderno che, se fa ben sperare, schizza alle stelle le quotazioni azzurre per una medaglia Olimpica oramai assente dal remoto 1992 (bronzo a squadre). Bravo Riccardo la Sezione di Sabina-Romana ti ringrazia e ti saluta.

BOX

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Riccardo De Luca, classe ’86, residente a Mentana (Roma), atleta di punta della Nazionale italiana di P.M. e del C.S. Carabinieri. Scoperto e cresciuto alla corte del talent scout ed ex campione di Pentathlon M. Pietro Serena, Riccardo è primatista mondiale della specialità combined (9’40’’00 stabilito ai Mondiali di Roma 2012). Impressionante il curriculum sportivo di De Luca. Nato atleticamente presso il prestigioso Centro di avviamento al P.M. di Montelibretti, ha iniziato l’attività con la società Mezzaluna, passando quindi al C.S. Carabinieri. Qualificatosi per la prima volta in carriera per le Olimpiadi, debutterà a Londra congiuntamente al forestale Nicola Benedetti. E’ campione del mondo a squadre in carica e vice campione d’Europa uscente. Vincitore dell’argento individuale agli Europei juniores di Budapest 2007 e di numerosi titoli Italiani, vanta anche un terzo posto in Coppa del Mondo a Berlino nel 2010. Oltre al primato mondiale stabilito nella combined, Riccardo ha conquistato nel 2012 il bronzo nella World Cup a Rio de Janeiro (BRA). Che nel 2016 ci auguriamo possa trasformarsi in Oro Olimpico.

CONOSCIAMO IL PENTATHLON

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La disciplina Olimpica, cioè, più massacrante e coinvolgente: “per atleti completi” o meglio, per autentici “ Rambo” dello sport praticato i quali, per primeggiare devono esser destri nelle cinque ostiche, costose e durissime discipline: Nuoto, Corsa, Tiro, Equitazione e Scherma. Ma non basta. Da qualche anno, infatti, la cinquina è stata resa ancor più difficoltosa dall’inserimento della c.d. combined-event che contempla tre serie di tiri con la pistola ed altrettante frazioni di 1000 metri di corsa campestre. Il cui primatista mondiale è, appunto, di Riccardo De Luca. Una pratica agonistica che, appunto per la sua complessità, è per lo più appannaggio dei Centri Sportivi Militari. I quali, grazie alla loro straordinaria organizzazione logistica, riescono a sostenere meglio di altri sodalizi (civili) l’impatto con questa vitale e severissima disciplina; delegata a tener alto il nome ed il prestigio dello Sport italiano nel mondo.

LA NOSTRA INTERVISTA

Intanto, per saperne di più, ci siamo raccordati con il Prof. Pietro Serena – già commissario tecnico della Nazionale di P.M. alle Olimpiadi di Atlanta.

“ E’ un dato di fatto -dice il prof. Pietro Serena- il Pentatlhon a livello giovanile, è vivo, gradito ed in continua espansione. Il bacino del Tevere che anche per il passato si è rivelato un crogiolo di talenti da cui oltre al mio allievo Ricardo De Luca, sono scaturiti l’altra mia allieva Sabrina Crognale, nonché Alessia Pieretti, Benedetti, De Ligia, Petrucci, i tre Petroni, Di Berardino, i Lo Giudice, Valentini, Quinzi, De Santis, i fratelli Giancamilli ma anche Federica Foghetti e Sara Bertoli ecc. ecc., si sta confermando tale anche con le nuove generazioni. Altrettante sono però le promesse che poi si perdono per strada. E questo, non per un calo di interesse verso questo sport (duro per uomini di ferro) spietato ma affascinante, quanto per motivi extra sportivi. Andando avanti infatti, con la specializzazione, l’ atleta incontra vieppiù ostacoli dovuti soprattutto al logorio psico-fisico-mentale derivato dalla complessità delle prove, ai costi di esercizio e, perché no, al tempo che tale disciplina impone e pretende.”

Data:

17 Giugno 2015