Le “Ferrovie Sud est”, sono un’azienda interamente del Ministero dei trasporti, che ha in concessione più di 500 chilometri di ferrovie pugliesi. Pare veramente incredibile ma la Procura della Repubblica di Bari ha aperto su questa azienda una meticolosa inchiesta.
I reati ipotizzati vanno dalla truffa, all’abuso di ufficio, ma gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari sospettano anche che dietro questo vorticoso giro di denaro si nasconda “una tangente per la politica e per la burocrazia”.
Nel 2009 in seguito a un normale controllo fiscale dell’Agenzia delle Entrate venne fuori che le “Ferrovie Sud est” comperarono per soli 912 mila euro ben 25 carrozze passeggeri dismesse da due distinte società tedesche. Poco dopo però furono alienate ad una società polacca, la “Varsa”, nello stesso stato in cui erano state acquistate per soli sette milioni di euro. Pochi mesi dopo le stesse carrozze vengono rivendute dalla “Varsa” alle “Ferrovie Sud est”, seppur questa volta ristrutturate. Ma a un prezzo più importante: ventidue milioni e mezzo di euro.
Secondo una perizia qualificata il prezzo è stato, nella migliore delle ipotesi, raddoppiato rispetto ai reali valori di mercato. La “Varsa” non è esattamente un colosso del settore. Anzi, in realtà non ce l’ha un settore. La società “Varsa” , fu fatta nascere in Polonia, solo qualche giorno prima di chiudere il primo affare da un italiano, Marco Mazzocchi, oggi naturalmente sotto i riflettori degli investigatori.
Le “Ferrovie Sud est” sempre nel 2009 acquistarono, sempre da un’azienda polacca, 27 treni nuovi questa volta per circa 50 milioni di euro. Anche in questo caso vi fu un apporto della “Varsa” sotto la forma della “consulenza”, questo è quanto risulterebbe dagli atti e questo è quanto si sta riferendo. Un’attività di mediazione che viene riconosciuta con 11 milioni e 369mila euro. Circa il 20 per cento dell’intero ammontare dell’affare.
Queste strane coincidenze non hanno fatto altro che ancor megli ancorare il convincimento della Guardia di Finanza che la “Varsa” sia soltanto una scatola vuota essendo priva di una struttura aziendale, creata unicamente per ottenere i fondi erogati dalla Regione Puglia e dall’Unione Europea. Dietro alla quale in realtà si nasconderebbe qualcun altro, che al momento non è stato però ancora individuato ma che alacremente si sta cercando d’individuare.
La Regione Puglia, dopo aver ricevuto una serie di visite da parte delle Fiamme Gialle e aver saputo del primo avviso di garanzia all’attuale numero uno delle Ferrovie Sud est, Luigi Fiorillo, chiese da tempo, al governo presieduto dal Professor Senator Mario Monti il commissariamento dell’ente, ottenendo però risposta negativa.