Il mondo del vino esprime sorprese ogni volta. Quello che presento oggi è il silenzioso andare di persone che fanno la differenza; è il caso di una vera e propria enciclopedia vivente, che ha speso la propria esistenza a favore del comparto vitivinicolo. Una vita dedicata, per scelta, alla promozione territoriale di un intero territorio che potremo definire esempio di virtù. Un territorio carico di eccellenze che a volte fanno fatica ad esprimersi ma che, ogni qual volta si ha la possibilità di incrociare, regala emozioni colme di storie che riportano alla notte dei tempi. Storie di passione, lavoro, fatica, preoccupazioni. Famiglie intere dedite alla coltivazione della vite per dare origine a vini di importanza internazionale.
Si tratta dei vini della regione Abruzzo in cui esiste un uomo che da solo, in tanti anni di attività, ha promosso “silenziosamente” questo nettare mettendo tali prodotti al centro dell’attenzione della propria vita e di quella di chi ha creduto in lui, prime tra tutte le aziende stesse. Uomo instancabile, sempre pronto a donarsi letteralmente per far emergere un territorio che sente fortemente quasi fosse il suo. Non ci sono difficoltà che lo frenano, tanta è la passione che genera la sua energia vitale, ed incontrarlo nel suo ambiente naturale equivale a scendere nel proprio intimo. I racconti non sono mai frutto di fantasia, ma costante riscontro di una realtà in grado di ammaliare l’inconsapevole straniero che viene guidato tra mille sfaccettature.
Quest’uomo è in grado di mantenere alta l’attenzione sui suoi racconti semplicemente rendendo un momento di degustazione unico, sincero, perfetto. Conosce la storia di tutte o quasi le aziende che nel corso dei decenni si sono affacciate sul panorama vitivinicolo regionale. Non nasconde segreti così come i vini che racconta e riesce ad ammaliare le menti dei presenti trasportando i pensieri a bordo di un veliero che virtualmente naviga con il vento in poppa alla ricerca dell’essenza. Grande estimatore delle bellezze regionali proietta i convenuti in un contesto fiabesco che riconduce indietro nel tempo, perché, è risaputo, che i vini migliori hanno una storia profonda alle spalle, una storia che ha solcato diversi secoli prima di giungere a noi.
Uomo profondamente umile, grande professionista ma mai ostentatore della sua profonda conoscenza. A volte può sembrare burbero ma in realtà la sua indole umana rappresenta un esempio per tutti noi. Non conosco persona migliore in grado di trasmettere qualità espositiva così gratuitamente profonda. Ogni qual volta ho avuto bisogno di un consiglio su di un vino, su una azienda, su una storia, ho trovato sempre la risposta alle mie domande, risposta perfetta, puntuale, precisa. Attualmente è il delegato Adriatica per l’AIES (Accademia Internazionale Enogastronomi Sommeliers), ma è anche il direttore generale dell’Enoteca Regionale Abruzzese, nonchè promotore di Pescara Abruzzo Wine; che dire, ruoli di prestigio che fanno grande questa regione ma, soprattutto, rendono omaggio ad una viticoltura in piena espansione grazie anche all’intervento dell’assessorato all’agricoltura della regione che ha ben compreso il ruolo dell’architetto Sabatino “Nino” Catani, riconoscendolo quale profondo conoscitore del territorio abruzzese. In una recente intervista il fondatore dell’Annuario dei Vini Italiani, Luca Maroni, a proposito del Pescara Abruzzo Wine, lo ha definito “il vero Vinitaly delle aziende abruzzesi”. Un riconoscimento questo che la dice lunga sul cammino intrapreso da Nino Catani, di cui sentiremo senz’altro parlare con ancor più enfasi nei prossimi mesi.
Un onore averlo conosciuto, un privilegio poter ascoltare i suoi racconti, un arricchimento personale che può portare ad una consapevolezza maggiore delle nostre eccellenze territoriali. Anche questa è l’Italia che amiamo.
Grazie Nino