Un pareggio, giusto, tra Pescara e Bari che, probabilmente, non accontenta nessuna delle due squadre, anche se per motivi diversi. Il Pescara, perché potrebbe essere avvicinato dalle immediate inseguitrici (Virtus Entella e Perugia) ed il Bari perché avrebbe potuto portarsi, in caso di vittoria, a solo -3 lunghezze dalla zona play-off. Una vittoria, tuttavia, c’è stata allo stadio “Adriatico” di Pescara: il tifo. In una Pescara blindata, un grande spettacolo si è elevato sugli spalti, nonostante la rivalità storica tra le due tifoserie. Merito, probabilmente, anche del Presidente del Pescara, Daniele Sebastiani che, con la sua decisione di destinare l’intera Curva sud alla tifoseria barese (per motivi di ordine pubblico), ha contribuito alla distensione degli animi.
I tifosi: Dopo la netta vittoria nella partita giocata, al San Nicola, contro il Varese, è riesploso l’entusiasmo del tifo barese e, il derby dell’Adriatico, rappresentava una magnifica occasione di rilancio. Così, accantonati, come d’incanto, perplessità, critiche e vecchi rancori, circa 3000 tifosi hanno seguito e sostenuto la squadra inseguendo un sogno.
Un vero e proprio esodo di tifosi che hanno preso d’assedio (con pullman, minibus e auto private) l’autostrada A14, tingendola di colori biancorossi. Una vera festa, con tanto di appuntamenti per la partenza e di prodotti gastronomici tipici locali al seguito (patate, cozze e riso, focacce e calzoni vari). Insomma, una organizzazione degna delle migliori gite scolastiche.
La partita: Una gara sostanzialmente equilibrata con pochi tiri in porta e portieri praticamente inoperosi (una parata per parte) per tutta la gara. Ma la brutta serata di Avellino, è stata, se non altro, cancellata. Nicola(come del resto i tifosi) chiedeva più coraggio ai propri ragazzi e, così, è stato.
“Un atteggiamento diverso da quello di Avellino – ha dichiarato ai microfoni di Radionorba, il tecnico del Bari, Nicola – soprattutto sotto l’aspetto del coraggio. Una crescita importante, per continuità e per non aver subito gol dal miglior attacco del campionato”.
Per lunghi tratti della partita, il Bari ha dimostrato personalità, anche se, non è riuscita mai a pungere. L’unica novità nella formazione barese è stato l’inserimento di Romizi al posto di Donati, per dare maggiore vivacità al centrocampo e contrastare meglio gli avversari. Così, dopo un buon inizio del Pescara (con due conclusioni, finite, peraltro, fuori), è salito in cattedra il Bari che ha dominato il match, soprattutto negli ultimi venti minuti del primo tempo e per una buona mezz’ora della ripresa. Attente le difese che hanno murato qualche tiro interessante, come nel caso della doppia conclusione di Caputo e Bellomo, al 35’ del primo tempo. Buona, qualche minuto dopo, la conclusione a giro di Caputo finita, di poco fuori, alla destra di Fiorillo. Nella ripresa, il Bari comincia bene e schiaccia i biancocelesti nella propria metà campo concedendo solo qualche ripartenza. E’ di Galano, al 47’, con un sinistro insidioso dalla distanza, il primo tiro nello specchio della porta del match, ma Fiorillo para.
Ci prova anche Romizi, ma spara al lato. Qualche minuto dopo, sempre Galano, sfiora il gol, con un tiro dalla distanza, che accarezza la traversa. Sul finire della gara i padroni di casa reclamano un calcio rigore per un presunto fallo di Contini, ma solo a tre minuti dalla fine, arriva il primo tiro del Pescara nello specchio della porta barese.E’ bravo Guarna (fino a quel momento inoperoso), in questa circostanza, a deviare in angolo e a salvare la propria porta da Bjarnason. Bene la difesa del Bari contro il miglior attacco della serie B. Meno bene gli avanti biancorossi che avevano, di fronte, una delle peggior difese del torneo. E’ il secondo pareggio (8 in tutto) del Bari a reti inviolate (l’altro al San Nicola contro la Virtus Entella il 17 gennaio). Ma è chiaro, che per dare maggior valore a questo pareggio, bisognerebbe vincere la prossima gara.
(La redazione sportiva ringrazia gli amici Anna Biallo e Gennaro – del gruppo “Il Baffone” – per la collaborazione fotografica).