Con la scomparsa di Papa Francesco , si riaccendono i riflettori su una delle più misteriose e controverse profezie della storia della Chiesa: la Profezia di San Malachia . Una leggenda che intreccia spiritualità e apocalisse, credenze popolari e interpretazioni storiche, evocando timori che sembrano usciti dalle pagine di un’antica cronaca mistica.
Secondo la leggenda, San Malachia , vescovo irlandese vissuto nel XII secolo, avrebbe avuto una visione mistica a Roma, stilando una lista di 112 motti in latino , ognuno simbolicamente legato a un futuro pontefice della Chiesa cattolica. Quella lista si estenderebbe fino all’ultimo papa, il famigerato Petrus Romanus , associato alla fine dei tempi e alla distruzione di Roma.
Chi è Petrus Romanus e Perché Inquieta
Il misterioso Petrus Romanus , o Pietro il Romano, è l’ultimo nome della lista di San Malachia. A differenza dei motti brevi e criptici che precedono, la descrizione che lo riguarda è un intero paragrafo carico di tinte apocalittiche. Questo pontefice, secondo il testo, guiderà la Chiesa tra grandi tribolazioni, fino al collasso della “città dai sette colli” (Roma) e al Giudizio Universale .
Il passaggio chiave recita:
“Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge tra molte tribolazioni. Passate queste, la città dei sette colli sarà distrutta e il Giudice tremendo giudicherà il suo popolo. Fine.”
Il fatto che il nome sia esplicito – l’unico nella lista – e accompagnato da una descrizione drammatica alimenta timori e speculazioni. Per alcuni, Petrus Romanus rappresenta una figura biblica o profetica. Per altri, è simbolo della decadenza della Chiesa o, nei casi più estremi, viene associato all’ Anticristo . Ma la profezia non specifica se sarà un martire eroico o un papa malvagio : lascia tutto in un’angosciosa ambiguità.
Il Numero 111: Papa Francesco e il Mistero del Successore
Il nodo interpretativo della profezia è proprio nella numerazione. Papa Francesco era il 111º pontefice , o è già il 112º?
- Secondo una lettura comune, il motto “Gloria olivae” corrisponde a Papa Benedetto XVI , associato all’ordine benedettino e al simbolismo dell’ulivo. In questo scenario, Francesco sarebbe Petrus Romanus , l’ultimo della lista, per via delle molteplici crisi che ha affrontato: scandali interni, pandemia, guerre, e una crescente secolarizzazione del mondo.
- Tuttavia, alcuni sostengono che Francesco sia ancora il 111º , e che il vero Pietro il Romano debba ancora salire al soglio pontificio. Questa interpretazione si appoggia all’idea che le dimissioni di Benedetto XVI abbiano alterato la sequenza naturale dei pontificati.
Con la morte di Francesco, il Conclave che eleggerà il suo successore diventa inevitabilmente oggetto di speculazioni.
Quali Implicazioni per il Futuro della Chiesa?
Se il prossimo papa fosse interpretato come Petrus Romanus, le implicazioni profetiche scuoterebbero l’immaginario collettivo. Una figura del genere potrebbe rappresentare:
- Un papa riformista estremo , chiamato a guidare una Chiesa divisa in un mondo in crisi.
- Un leader martire , che affronta persecuzioni senza precedenti.
- La fine simbolica della Chiesa cattolica tradizionale , come istituzione centralizzata, portando a una nuova era della fede.
Sul piano geopolitico, le sfide che la Chiesa sta affrontando – dai rapporti con la Cina alla crescente secolarizzazione, dalla crisi ambientale ai conflitti globali – sembrano riflettere le “grandi tribolazioni” evocate nella profezia.
Profezia o Leggenda? Il Dibattito Storico
Ma quanto c’è di autentico nella Profezia di San Malachia ?
La maggior parte degli storici considera il testo un falso, redatto nel 1595 , con l’intento di influenzare le elezioni papali di quell’epoca. I primi motti sembrano incredibilmente accurati, descrivendo i papi fino al XVI secolo con dettagli sorprendenti. Tuttavia, le descrizioni successive appaiono più vaghe, lasciando spazio a interpretazioni generiche.
Molti studiosi vedono nella profezia un esempio di profezia ex post : un documento creato retroattivamente per apparire profetico, ma in realtà privo di qualsiasi legame autentico con il XII secolo. Eppure, la sua narrativa coinvolgente e la coincidenza di alcuni eventi continuano ad affascinare e inquietare.
Tra Mito e Realtà
La Profezia di San Malachia rappresenta un capitolo affascinante e misterioso della storia della Chiesa, un mix di spiritualità, leggenda e ansia apocalittica. Con la morte di Papa Francesco , si riaccende il dibattito su un testo che, nonostante la sua dubbia autenticità, continua a evocare scenari ricchi di simbolismo e riflessione.
Che sia una profezia reale o un’abile costruzione narrativa, il fascino di Petrus Romanus risiede nel suo interrogativo aperto: siamo davvero alla fine di un’epoca o assistiamo alla nascita di un nuovo capitolo per la Chiesa cattolica?
Mentre il Conclave si prepara a eleggere il prossimo papa, il mondo resta a guardare, sospeso tra fede e mistero.