Nel 2023, in Italia sono stati piantati oltre 2,4 milioni di alberi su una superficie di oltre 3.000 ettari. Questo investimento per il futuro è il risultato della pianificazione regionale e nazionale, nonché della collaborazione tra pubblico e privato. Si stima che genererà un ritorno economico di oltre 16 milioni di euro all’anno per ciascuno degli anni di vita degli impianti arborei e arbustivi. Questi dati sono riportati nella quarta edizione dell’Atlante delle Foreste, un’indagine condotta da Legambiente e AzzeroCO2 con il supporto tecnico di Compagnia delle Foreste per Il Sole 24 Ore, che descrive un’Italia che investe nelle infrastrutture verdi.
Benefici Economici e Ambientali
Lo studio, basato sull’analisi di circa 300 macro-progetti in aree urbane ed extraurbane, evidenzia il valore economico e sistemico delle nuove infrastrutture verdi. La mitigazione degli eventi climatici estremi e la regolazione della qualità dell’aria e del suolo contribuiscono per 2.202,9 euro per ettaro all’anno. L’impatto sul turismo sostenibile e sulle attività culturali è valutato in 639,2 euro per ettaro all’anno. Inoltre, le foreste garantiscono la biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi per le generazioni future, con un apporto stimato in 2.342,5 euro per ettaro ogni anno. La metodologia di analisi si basa su una rigorosa raccolta dati e su un modello di calcolo elaborato da AzzeroCO2.
Dichiarazioni e Obiettivi
Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha dichiarato: “Con questa nuova edizione dell’Atlante delle Foreste abbiamo realizzato un quadro significativo degli interventi di messa a dimora di alberi effettuati in Italia e offerto un’analisi dei benefici che ne derivano, da quelli economici a quelli sistemici. La messa a dimora di piante per creare polmoni verdi per le nostre città è uno degli obiettivi della nostra storica campagna Festa dell’Albero, che celebriamo dal 21 al 24 novembre con decine di eventi in collaborazione con il progetto europeo Life Terra. Vogliamo città più belle, respirabili e resilienti agli effetti della crisi climatica.”
Leader Regionali
Dal rapporto emerge che il Trentino-Alto Adige, con oltre 637.000 piante messe a dimora, è la regione con più alberi piantati nel periodo considerato, seguita da Piemonte, Basilicata e Puglia. Bari e Messina occupano le prime posizioni tra le Città metropolitane, grazie a interventi finanziati con i fondi del Decreto Clima e del Pnrr. Tuttavia, sette regioni (Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Toscana, Calabria e Molise) non hanno finanziato nuove piantagioni con fondi regionali nel 2023, probabilmente a causa della transizione delle politiche forestali italiane.
Scelta delle Specie Arboree
La qualità dell’investimento verde è fondamentale. Il cambiamento climatico impone una riflessione urgente sulla progettazione degli interventi di forestazione. Lo studio suggerisce il potenziale utilizzo di specie esotiche non invasive per rafforzare la resilienza dei territori. Queste piante non sono la risposta al clima che cambia, ma possono essere valutate caso per caso.
Sandro Scollato, amministratore delegato di AzzeroCO2, ha commentato: “In AzzeroCO2 collaboriamo con gli enti pubblici per identificare le piante più adatte a favorire la resilienza degli ecosistemi locali. L’obiettivo deve essere sempre quello di creare ecosistemi resilienti e adattabili, affrontando le sfide attuali e future con interventi di forestazione all’altezza dei cambiamenti climatici in corso.”