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PINK BARI….L’ORGOGLIO BARESE DELLA SERIE A FEMMINILE DI CALCIO

Dopo un esordio non esaltante con un solo punto nelle prime sei partite, la U.S.D. Pink Bari, squadra che milita nella serie A femminile di calcio, reagisce e regala alle migliaia di fans un finale di girone di andata convincente nel gioco e nei risultati fino ad occupare la settima posizione in classifica.

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Ne parliamo con la capocannoniera della Pink, Romina Pinna.

Può fare un bilancio su questa prima parte del campionato?

Beh, diciamo che nessuno si aspettava questa classifica prima di iniziare. Ovviamente ancor più dopo un inizio difficile dove abbiamo raccolto davvero poco … anche perché abbiamo giocato con le squadre più forti come la Juventus. Tuttavia abbiamo raddrizzato il tiro e raggiunto una posizione meritata anche se imprevista. Possiamo definirla una mezza rivelazione.

Possiamo dire che, forse, proprio la sconfitta con la Juve ha dato maggior convinzione della vostra forza?

Penso proprio di sì, ma anche con la Fiorentina c’erano stati dei segnali positivi. Diciamo che con la Juve abbiamo avuto la consapevolezza di valere come gruppo anche se non riuscivamo a cambiare marcia.

Come mai?

Forse per un po’ di inesperienza o, forse, per un’intesa con le nuove non ancora perfetta, ma anche per la qualità di diverse calciatrici veramente brave che hanno cambiato le sorti di alcune partite.

Ma alla luce di questi ultimi risultati, dove può arrivare la Pink?

Francamente non saprei. Ma dobbiamo proseguire con questo trend e dare continuità di risultati per non vanificare quanto conquistato fino ad ora, a cominciare dalla prossima gara contro il Tavagnacco che è terza in classifica.

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Lei è la capocannoniera della squadra con 2 reti e si è sbloccata solo nell’ultima giornata con una doppietta. Come se lo spiega?

Nelle ultime partite ho giocato più da esterna come lo scorso anno. Inizialmente, invece, giocavo come prima punta. I meccanismi di squadra probabilmente non erano perfetti e facevamo fatica a creare situazioni pericolose e quindi ad andare in gol.

Quindi avete modificato qualcosa?

Esattamente. Siamo passati da un 3-5-2 ad un 3-4-3, un modulo che ci permette di creare più occasioni da gol. Questo, probabilmente, è il ruolo più adatto a me, quello che risalta meglio le mie caratteristiche.

Quindi ora ci dobbiamo aspettare qualche gol in più da lei …

Personalmente vorrei tanto superare il record di 12 reti segnate lo scorso anno, ma spero di segnarne almeno 10. Farò tutto il possibile anche se al primo posto c’è il risultato della squadra.

Lei viene dal calcio inglese dove ha militato con il West Ham. Che differenze ha trovato?

Sostanzialmente la fisicità.

In che senso?

Gli inglesi basano la loro preparazione sulla corsa. Non sono qualitativamente eccezionali, ma corrono novanta minuti senza fermarsi, mentre peccano sul piano tattico. L’Italia, in tal senso, è molto più avanti, mentre, dal punto di vista del seguito, sia a livello mediatico che di tifoseria, gli inglesi sono più in là … ma va detto che negli ultimi anni il calcio femminile è cresciuto anche in Italia.

A proposito, come mai è tornata in Italia?

Non c’è un motivo particolare, ma è vero che volevo ritornare. Poi, quando ho avuto l’occasione e mi hanno chiamata per giocare a Bari non ho avuto dubbi. Sono stata molto contenta.

Qualche motivo in particolare?

Beh, questa è una società è ambiziosa e ben organizzata che punta a fare le cose per bene. Ho girato tanto e società così, fino ad ora, non ne avevo mai incontrate. E poi a Bari mi sono trovata sempre bene con le persone, con i tifosi, con l’ambiente e con la società.

E con le compagne?

Benissimo. Come le dicevo, nonostante la sconfitta con la Juve ho avvertito la forza del gruppo … un gruppo che cresce sempre più.

Rispetto al gruppo ha qualche curiosità che può raccontarci?

Si, c’è un rito che pratichiamo prima di iniziare a giocare… Ci stringiamo in cerchio e recitiamo uno slogan….

Quale?

È un segreto che per scaramanzia non posso svelarle ora, però le posso dire uno personale. Quando segno esulto con la mano in testa come la pinna di uno squalo.

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Siamo giunti alla conclusione. Vuol fare un augurio o lanciare un messaggio?

Certo. Auguro alla Pink la salvezza diretta e spero che possa restare a lungo in serie A come merita, così come auguro al Bari maschile di raggiungere la massima serie già da quest’anno. Sarebbe bello avere due squadre in serie A. Ma voglio ringraziare i tifosi della Pink perché ci sono sempre stati vicini, ci seguono e ci sostengono. Chiedo loro di continuare così sperando che possa essere un anno propizio per loro e per noi.

(Foto: pagina facebook della Pink Bari e pugliain.net- si ringrazia)

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Data:

13 Gennaio 2018