
Dal 4 aprile al 18 maggio, Palazzo degli Alessandri, nel cuore del quartiere medievale di Viterbo, ospiterà la mostra Le Avventure di Pinocchio nel fantastico mondo di Carlo Collodi, realizzata in collaborazione con la Fondazione Carlo Collodi. Ispirata al celebre romanzo (1881-1883), l’esposizione rievoca le atmosfere del film di Luigi Comencini attraverso musiche, proiezioni, installazioni e scenografie evocative. Oltre 50 artisti hanno dato vita a un viaggio immersivo in cui i visitatori potranno incontrare personaggi iconici come la Fata Turchina, il Grillo Parlante e il Gatto e la Volpe.
Nato dalla fantasia di Collodi, Pinocchio è tra le più grandi storie italiane riconosciute in tutto il mondo. Un viaggio che riecheggia quello di F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis e Affini, azienda nata in Italia che si è affermata a livello internazionale portando qualità e passione con i suoi strumenti per disegnare, colorare, modellare, dipingere e scrivere, alimentando l’immaginazione di generazioni di artisti, studentesse/studenti e appassionate/i. Eppure questo libro non ebbe immediatamente il successo straordinario che fece poi sviluppare, negli anni a seguire, una vera e propria letteratura parallela in cui altri scrittori si cimentarono nel creare nuove avventure del burattino. La storia non poteva avere una facile accoglienza da parte della critica letteraria, abituata a romanzi perbenisti (si giunse persino a sconsigliarne la lettura ai ragazzi di buona famiglia) e da parte delle istituzioni di potere (i carabinieri inseriti in una favola???? Orrore).
Il pubblico è spesso il miglior giudice e per fortuna esistono anche persone illuminate (quelle che i libri li leggono e, particolare non irrilevante, ne comprendono il messaggio). Fu Benedetto Croce, il primo tra gli intellettuali di levatura a dichiarare Pinocchio una delle migliori opere della letteratura italiana affermando che “Il legno in cui è tagliato Pinocchio è l’umanità”. Una morale di rottura con quella del filone nazional-pedagogico di stampo ottocentesco con le sue contraddizioni travestite da “valori” palesemente divenuti ormai antistorici.
Una favola evergreen ancora oggi per adulti capaci rintracciare l’allegoria della società di un tempo senza tempo e di saperla raccontare ai bambini.
La creatività e manualità saranno al centro dei laboratori “Piccoli artisti crescono”, organizzati per accogliere oltre 1000 bambini e bambine delle scuole primarie del territorio che, guidati da un team di educatori potranno esplorare il mondo di Pinocchio attraverso il colore e la modellazione. Per dar forma agli affascinanti personaggi della fiaba, in particolare l’indimenticabile Pinocchio, utilizzeranno DAS Wood, innovativa pasta per modellare con vere fibre di legno, mentre il catalogo della mostra diventerà una tela da personalizzare con GIOTTO Supermina, i pastelli esagonali di qualità superiore, ricchi di pigmenti e con le iconiche linee dorate in corrispondenza degli spigoli.
Questa duplice esperienza tra arte e creatività rende la mostra non solo un viaggio culturale, ma anche un’opportunità educativa che unisce tradizione, fantasia e manualità. Con il supporto dei brand di F.I.L.A., da sempre vicina al mondo della scuola e della didattica, l’evento offrirà ai/alle partecipanti un’occasione speciale per immergersi nel mondo di Pinocchio, scoprendo il valore dell’espressione artistica e della creatività.