Nel momento più delicato della stagione, la squadra biancorossa, ancora in silenzio stampa, ritrova se stessa e dà una risposta forte e chiara ai tifosi, al campionato e anche al proprio tecnico. Vince per 4-0 e porta a 10 il numero di vittorie (con 4 pareggi e 4 sconfitte) nei complessivi 18 scontri diretti disputati a Bari tra biancorossi e rossoverdi.
Una vittoria legittima e meritata che riporta subito il Bari in zona play-off, anche se, a pari punti con Entella e Spezia. Un’ autentica boccata d’ossigeno per i ragazzi di Camplone che nelle ultime 10 partite avevano collezionato una vittoria, sei sconfitte e tre pareggi e non vincevano, in casa, dal 23 gennaio u.s., quando si impose sul Vicenza con il risultato di 2-1. Una gara troppo importante, in casa biancorossa, che ha indotto Camplone a modificare ancora formazione. In difesa, tornano Di Cesare e Donkor (preferito a Cissokho) mentre, a centrocampo, giocano Gentsoglou, Valiani e Dezi (con Defendi in panchina). Cambia anche il trio d’attacco; confermati Puscas e Sansone, torna Rosina dal primo minuto. Una disposizione di uomini e ruoli che ha dato ragione al tecnico biancorosso, come nel caso di Valiani e Gentsoglou, che hanno ricoperto i ruoli a loro più congeniali, o come nel caso di Sansone, alla sua miglior prestazione stagionale. Ma la squadra, in generale, si è mossa molto bene in campo rendendosi ripetutamente pericolosa.
“Questa squadra ha sempre creato tante occasioni da gol – ha dichiarato il tecnico Camplone ai microfoni di Sky – e finalmente, oggi, ne abbiamo fatti 4, anche se ne potevamo fare altri. Vorrà dire che ci rifaremo nelle prossime partite. Sono contento per come abbiamo giocato. Esame di maturità a Chiavari? Credo di si, ma abbiamo bisogno di fare qualche colpo fuori casa”.
Una partita controllata dai biancorossi per tutti i 90 minuti. Un risultato che si commenta da sè. Propositivo e più attento, il Bari prende campo e crea più d’un grattacapo agli avversari sin dall’avvio. Già al 16’, infatti, i biancorossi passano in vantaggio con un colpo di testa di Puscas, su punizione, ben calciata da Sansone. Il Bari insiste e crea diverse occasioni pericolose, in particolare, con Rosina e Sansone.
Nella ripresa, questa volta, i biancorossi non si fermano, anzi, dilagano con Puscas (doppietta per lui), Dezi e Sansone. La Ternana, invece, si rende pericolosa solo in un paio di circostanze.
“Una rondine non fa primavera”, recita un antico proverbio di origine greca (la cui paternità risale ad Aristotele), ma un Bari così fa ben sperare per il futuro. Si sblocca Puscas, bene Sansone e Di Noia. Notizie positive anche sul fronte atletico dove i ragazzi hanno corso tanto anche nella ripresa. Ma ora, bisogna subito pensare alla prossima gara (come ha sottolineato anche Puscas a fine gara), poiché, il Bari, ha ormai esaurito i bonus e deve assolutamente dare continuità di risultati, a cominciare dalla difficile trasferta di Chiavari, dove, la Virtus Entella, sta vivendo un buon momento di forma e sta, giustamente, coltivando il sogno dei play-off, trascinati da un ex di lusso che risponde al nome di Ciccio Caputo, beniamino dei suoi nuovi tifosi e già autore di 11 reti.
Vincendo anche a Chiavari si impreziosirebbe ancor di più la vittoria contro la Ternana e darebbe nuova linfa psicofisica ai calciatori e nuovo slancio in ottica trasferta, laddove il Bari ha conquistato appena 13 (dei 41) punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Ma è inutile fare tabelle di marcia. La storia ci insegna che poi vengono puntualmente smentite.