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POLONIA: IN VIGORE LA NORMA CHE VIETA L’ABORTO

Nei giorni scorsi è stata approvata in Polonia una norma che vieterebbe l’aborto anche in caso di malformazione del feto. Dopo l’approvazione da parte della Corte Costituzionale polacca, il provvedimento è entrato già in vigore. Ma prima di questo atto finale, nello scorso ottobre, a Varsavia, si erano svolte diverse manifestazioni di protesta contro l’approvazione della norma, prevista proprio al tramonto del 2020, poi rinviata al 2021.

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Ora come allora, il provvedimento ha scatenato la reazione di diverse associazioni che vedono l’aborto come un diritto delle donne in gravidanza, quasi una necessità in quelle specifiche situazioni in cui è molto rischioso affrontare un parto. Centinaia di persone sono scese in piazza in diverse città della Polonia per scagliarsi contro una norma che lede la libertà di scelta delle donne.

La Corte Costituzionale ha specificato che la norma potrebbe subire qualche modifica in Parlamento, soprattutto in merito ai casi di malformazione del feto. Secondo alcuni parlamentari, però, l’aborto violerebbe quei principi della Costituzione che hanno lo scopo di tutelare qualsiasi individuo, anche in caso di malformazioni fisiche.

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La sentenza emessa dalla Corte è solo la punta dell’iceberg di restrizioni sull’aborto vigenti già prima che essa entrasse in vigore, dato che in Polonia era concesso interrompere la gravidanza solo in caso di stupro o gestazione rischiosa. Ma la maggior parte degli aborti eseguiti negli ultimi anni riguardavano erano perlopiù legati a malformazioni del feto, e solo in minima parte altri ad altre ragioni.

In realtà, secondo alcuni, la sentenza della Corte sarebbe dovuta anche al fatto che la Polonia è guidata da un partito di destra che gode dell’appoggio della Chiesa, molto influente in tutto il paese. Per questo motivo, le proteste contro la norma sull’aborto sono una chiara opposizione a un governo a detta di molti autoritario, che ha dimostrato enormi defezioni anche nella gestione della pandemia e che viola, spesso e volentieri, la libertà dei cittadini.

Data:

28 Gennaio 2021