Prescrizione, Conte: “No malintesi”
“Non vorrei si fosse creato un malinteso. Quando ragiono di ’ismi’, perché non mi appassionano, faccio riferimento alle forzature concettuali, alle semplificazioni astratte che vengono utilizzate e brandite come armi ideologiche in una contesa politica. E chiaro che dobbiamo essere tutti per tutte le garanzie costituzionali a partire dal diritto alla difesa per passare poi alla presunzione di non colpevolezza sino alla sentenza di condanna definitiva e sino alle regole del giusto processo”. Così il premier Giuseppe Conte, a margine del convegno ’Un nuovo bilancio europeo all’altezza delle sfide’.
“Detto questo a me piace lavorare per un processo penale più celere e giusto, che offra tutte le tutele all’imputato. Per fare questo, è da tanto che ci stiamo lavorando, siamo entrati nel merito di questa riforma e la prescrizione è un tassello in più ampio percorso di riforma” ha aggiunto.
Caso Gregoretti, ecco la difesa di Salvini
La nave Gregoretti ha salvato gli immigrati col parere favorevole di Salvini, intervenendo in acque maltesi. È quindi inverosimile immaginare che un ministro voglia salvare delle persone per poi sequestrarle. Non si trattava di sequestro: le persone a bordo erano al sicuro e protette. E’ uno dei passaggi, a quanto si apprende, della linea difensiva dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla vicenda.
La discesa a terra dalla nave Gregoretti era rallentata semplicemente dalle trattative per la redistribuzione e per la doverosa verifica delle persone a bordo: è evidente l’interesse nazionale, si sottolinea ancora. Il governo tedesco ha fatto sapere che tre persone a bordo della Gregoretti erano soggetti in grado di mettere a rischio la sicurezza nazionale, si afferma.
Insulti social a Meloni, Sardine contro ’Sardine Roma’
“Leggete gli amorevoli commenti che mi rivolgono sul gruppo ’Sardine di Roma’. Ma questi signori sono quelli che scendono in piazza contro il linguaggio d’odio?”. Giorgia Meloni pubblica sui social lo screenshot di una pagina delle Sardine di Roma piena di pesanti insulti nei suoi confronti. A stretto giro arrivano le scuse delle Sardine nazionali, che ricordano come gli insulti si trovano sulla pagina gestita da Stephen Ogongo che “non è più autorizzato” a usare il nome Sardine “per essersi autoescluso dal movimento”.