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PROPOSTE DI LETTURA – TORQUATO TASSO:LA GERUSALEMME LIBERATA

cms_19477/1.jpgTorquato Tasso (1544-1595) è il poeta preferito di Tomaso Kemeny, grande autore contemporaneo (esule ungherese, ha scritto La Transilvania liberata dove Torquato Tasso ed Ezra Pound si cercano vanamente tra le ombre). Kemeny l’ha recentemente ribadito, in occasione di una sua breve lectio magistralis a Torino, dove ha ricevuto il premio “I Murazzi” alla carriera. Parlare di Torquato Tasso è giocoforza far riferimento soprattutto alla sua “Gerusalemme Liberata”, poema eroico da lui stesso definito e dedicato ad Alfonso II d’Este, Duca di Ferrara. Il poeta sorrentino, nato nel 1544 e morto a soli 51 anni, è di famiglia nobile. Ma questo, nell’Italia cinquecentesca, non lo facilita, sia per le vicissitudini familiari (dovrà seguire il padre a Roma e separarsi dall’amatissima madre), sia per la sua indole tormentata, introspettiva, sensibile, sognante. E tuttavia combattiva, dai risvolti quasi isterici: ebbe alterchi violenti almeno due volte, e in una di queste occasioni scagliò un coltello contro un servo, ritenendosi – a torto o a ragione – spiato. Fu per questo rinchiuso per sette anni. Un autore intimamente travagliato, insomma, e continuamente bisognoso di dimostrare (forse soprattutto a se stesso) di non trasgredire principi di poetica né tanto meno di fede. Si sottopose infatti volontariamente al severo giudizio dell’Inquisizione (che forse non lo prese neppur troppo sul serio): le manie di persecuzione e l’instabilità si erano impadronite di lui, con tendenze autopunitive. Eppure, o forse proprio per questo, moltissime pagine della sua “Liberata” hanno vigore, pathos, chiaroscuri indelebili. Hanno vette e abissi.

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Data:

13 Ottobre 2020