L’Isola di Gary
Quando Maria Pia Latorre formulò nel 2021, la proposta di curare la pubblicazione di un’antologia di autori vari, con un’attenzione particolare alla nostra madre terra, ha avuto subito il consenso di Sandro Marano, poeta, esperto ambientalista, dirigente di Fare Verde, e di molti altri autori, trentatré nella prima cordata, compresa me, a cui si sono affiancati altri poeti, circa sessanta, mossi dalla voglia di voler condividere un percorso di riflessione, di approfondimento, di sollecitazione sulle problematiche ambientali. I poeti contemporanei, pur nella diversità delle loro voci, mossi da grande sensibilità e determinazione, si impegnano a scendere in campo, a testimoniare con il coraggio della parola, a farsi portavoce delle problematiche sociali, ambientali, promuovendo iniziative di cambiamento, coinvolgendo i giovani, i lettori, le scuole, le associazioni culturali, gli organi di stampa, le istituzioni politiche e sociali.

L’Isola di Gary, si caratterizza come una comunità di autori e artisti che, attraverso la scrittura, intende sensibilizzare, promuovere una nuova coscienza ambientale e si impegna a tenere i riflettori sempre accesi sulla salute della terra.
Il gruppo fa chiaro riferimento al poeta e scrittore americano Gary Snyder, (San Francisco, 8 maggio 1930), filosofo, antropologo, saggista, visionario della natura, secondo le indicazioni del poeta ed ecologista, Sandro Marano. Esponente della Beat Generation, Gary Snyder è considerato il “poeta dell’ecologia profonda”, per le campagne contro il nucleare, per le sue scelte di vita, le iniziative volte alla salvaguardia della natura. Dopo aver viaggiato in tutto il mondo, è vissuto in Giappone, è stato in India, in Italia, è tornato a vivere, alla fine degli anni ’60, tra i monti della Sierra Nevada californiana, dove oltre al mestiere di scrittore, ha insegnato all’università della California, ha tenuto conferenze e reading poetici e continua a lavorare nella sua fattoria, per progetti bioregionalisti, come animatore di comunità per “riabilitatori della montagna”.
Con le sue opere, raccolte poetiche, diari di viaggio, saggi, ha denunciato i disastri ambientali, ha influenzato generazioni di ecologisti con la sua idee di “ecologia profonda”, guardando al mondo non come a un insieme di oggetti isolati, ma come una rete di fenomeni profondamente interconnessi e interdipendenti, come parti di una totalità.
“Giuro fedeltà alla terraall’isola della tartarugae a tutti gli esseri ivi dimoranti…”
scrive Gary Snyder nella raccolta “L’Isola della Tartaruga”, Turtle Island, l’opera più famosa che gli valse nel 1975 il Premio Pulitzer per la poesia. Nel libro, Snyder ribattezza il suo Paese “Isola della Tartaruga” recuperando l’antico nome dato dai nativi, e “offrendo in questo modo una visione anticonformista, pacifica e armoniosa del continente nordamericano”.
Attraverso i suoi testi, la parola poetica, fortemente influenzata dalla cultura giapponese, Snyder denuncia i pericoli e i rischi di una società centrata sul consumismo, sullo sperpero delle risorse naturali, una società centrata essenzialmente sul lavoro e il progresso sfrenato, che dimentica l’uomo e la sua identità, il suo universo interiore.
Snyder invita a “ripartire dal primario, dalla grana delle cose“, per riconnetterci con la natura attraverso la ‘Wildnerness’, il “Grande Flusso”, in quanto tutto nell’universo è strettamente correlato, per un modello di vita ecocompatibile.
«È una questione d’amore, sostiene Gary, ma un amore che si estende agli animali, alle rocce, alla terra… a tutto. Senza questo amore possiamo finire, anche senza guerre, in un luogo inospitale».
Con la potenza dei suoi versi denuncia i danni causati dall’uomo verso il pianeta, i rischi a cui tutta l’umanità sta andando incontro; dà voce alla terra, ai fiumi, alle montagne e a tutti coloro che non hanno parole per farsi ascoltare, cercando di salvaguardare le esigenze della Terra.
«Una guerra contro il pianeta.
Quando sarà finita non esisterà più
alcun luogo
Dove un coyote si possa nascondere.
Mi piacerebbe poter dire
Il coyote sarà per sempre
Dentro di voi.
Ma non è vero.»
Gary Snyder si rifà al filosofo e ambientalista norvegese, Arne Naess (1912- Oslo, Norvegia – 2009), pioniere dell’ecologia profonda e che ha operato una distinzione tra ecologia superficiale (caratterizzata da una tendenza antropocentrica ed egocentrica) ed ecologia profonda (ecocentrica, una visione del mondo fondata sul rispetto di tutti gli esseri viventi).
Arne Naess infatti, nel 1984 formulò con lo scrittore americano George Sessions (1938- 2016), gli otto punti della piattaforma dell’ecologia profonda e le sue idee sono state condivise da molti ecologisti europei e americani.
Accanto a queste figure di rilievo, non possiamo non segnalare altri eminenti poeti e intellettuali, in prima linea nel proporre un diverso modello di società e di cultura, nel promuovere azioni concrete per salvaguardare il pianeta.
Il poeta e contadino Wendell Berry (1934, Henry County, Kentucky, Stati Uniti d’America), saggista e romanziere americano, con le sue opere invita gli uomini a vivere in armonia con i ritmi naturali della terra, l’ecologista Kirkpatrick Sale (1937 Ithaca, New York), esponente del bioregionalismo, lo scrittore e saggista francese, Pierre Drieu La Rochelle (1893, Parigi – 1945) precursore d’un’ecologia identitaria, la biologa e zoologa statunitense Rachel Louise Carson (1907, Springdale, Pennsylvania – 1964) autrice del libro “Primavera silenziosa”, che ha avviato la nascita del movimento ambientalista.
Nei versi di Wendell Berry riscopro la spiritualità di mio padre, il suo dialogo costante con la terra e l’infinito, l’abbraccio degli ulivi. Accanto a loro trovava pace e conforto, riusciva a immergersi nelle “grazie del mondo” e respirava in piena libertà.
La pace delle cose selvagge
Quando la disperazione per il mondo
cresce dentro di me
e mi sveglio di notte al minimo rumore
col timore di ciò che sarà della mia vita
e di quella dei miei figli,
vado a stendermi là dove l’anatra di bosco
riposa sull’acqua in tutto il suo splendore
e si nutre il grande airone.
Entro nella pace delle cose selvagge
che non si complicano la vita per il dolore che verrà.
Giungo al cospetto delle acque calme.
E sento su di me le stelle cieche di giorno
che attendono di mostrare il loro lume. Per un po’
riposo tra le grazie del mondo e sono libero.
(Poesia n. 258 Marzo 2011, Wendell Berry. L’ordine della natura
a cura di Paolo Severini)
Molti i poeti e le poetesse che nel corso dei secoli hanno dedicato le loro opere a celebrare il rapporto esistente tra l’uomo e la madre terra, alla bellezza del creato, alla fragilità, a quegli eventi che possono procurare gioia e conforto o essere causa di sofferenze, a confermare il profondo legame che ci unisce. La natura è sempre stata di grande ispirazione per grandi poeti del passato, da Teocrito (Siracusa, 315 a.C. – 260 a.C. circa), aVirgilio (Andes, Mantova 70 – Brindisi 19 a.C.), per giungere ad autori come Pascoli, Leopardi, D’Annunzio e moltissimi altri!
Negli ultimi anni l’interesse è aumentato sempre più per l’accentuarsi delle questioni ambientali, dai cambiamenti climatici all’inquinamento, per le disuguaglianze economiche tra i paesi più ricchi e quelli dove a stento si sopravvive, per il grande fenomeno delle migrazioni.
Molti gli autori che si sono interessati a tali problematiche; ritroviamo i grandi della nostra letteratura, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, Anna Maria Ortese, Paolo Volponi; Giuseppe Conte.
Sulla stessa linea si sono mobilitati intellettuali e ambientalisti di rilievo, attivisti come Giorgio Nebbia (1926, Bologna – 2019, Roma), Fulco Pratesi (1934, Roma – 2025), Elena Croce (1915, Napoli – 1994, Roma), Gino Strada (1948- 2021), fondatore dell’ONG italiana Emergency, a difesa della vitae le varie associazioni impegnate sul territorio, con l’obiettivo di intervenire sinergicamente per salvare il Pianeta. Si tratta di iniziative di notevole importanza che prevedono manifestazioni, incontri, dibattiti per perseguire quella che può essere definita una “missione ecologista” che valorizzi la natura come elemento cardine della nostra sopravvivenza.

Molta attiva in Puglia si sta rivelando la cordata delle voci poetiche legata a “L’Isola di Gary”, autori che si riconoscono come ambasciatori della natura, nel mondo, sostenitori dell’ecologia profonda e che si propongono come Costruttori di Pace, come custodi del creato, impegnati a promuovere un cambiamento, con l’obiettivo di migliorare la salute della terra.
Sono ormai quattro le raccolte di questo collettivo, già pubblicate da Opera Indomita e curate da Maria Pia Latorre e Sandro Marano, con Pietro Damiano.
Scorriamo velocemente i titoli delle antologie:
1. AA.VV. L’Isola di Gary – v.1, Antologia a cura di Maria Pia Latorre, prefazione di Sandro Marano – Ed. Opera Indomita, 2021 di Pietro Damiano
2. AA.VV. L’Isola di Gary: Paesaggi di Guerra e di Pace – v. 2, Antologia a cura di Maria Pia Latorre prefazione di Sandro Marano – Ed. Opera Indomita, 2022
3. AA.VV. L’Isola di Gary: Mutevoli grafie della Terra – v. 3, Antologia a cura di Maria Pia Latorre, prefazione di Sandro Marano – Ed. Opera Indomita, 2023
4. AA.VV. L’Isola di Gary: Alberi dentro di noi – v. 4, Antologia a cura di Maria Pia Latorre, prefazione di Sandro Marano – Ed. Opera Indomita, 2024 di Pietro Damiano.
“L’isola di Gary” è un percorso poetico e culturale, mosso dalla sensibilità degli autori, dal loro amore per la natura e per la poesia, un cammino di crescita condiviso, un appello alla responsabilità collettiva, un invito a non rimanere indifferenti ma ad attivarsi costantemente per ritornare in armonia con il Grande Flusso della Natura e “cambiare il mondo, un verso alla volta”.
In ogni volume sono presenti oltre trenta voci poetiche. Alcuni autori sono inseriti in tutte e quattro le raccolte, altri solo in qualcuna. Li accomuna l’impegno costante al dialogo e al confronto, l’interesse verso le tematiche ambientali.
“La poesia ha il potere di toccare le corde emotive e di raggiungere le persone in modi che altre forme di comunicazione non possono fare. Per questo crediamo che possa essere uno strumento di cambiamento sociale e ambientale”, spiega Maria Pia Latorre, curatrice dell’antologia.
“La poesia che affronta consapevolmente i temi ambientali ha davvero una missione speciale, quella di ridestare dal torpore i cittadini che si preoccupano più del loro tenore di vita che del consumo di suolo”. In particolare, il tema proposto nel terzo volume della raccolta, “Mutevoli grafie della Terra”, è indubbiamente impegnativo e affascinante, sostiene Sandro Marano “E i poeti presenti nell’antologia l’hanno declinato nel miglior modo”.
A partire dal 2021, “L’Isola di Gary” si è impegnata a confrontarsi con altre istituzioni, enti ed associazioni presenti nel territorio, ad organizzare eventi e iniziative non solo in Puglia ma in tutta Italia ed ha attivato collaborazioni con diverse realtà culturali ed ecologiste. Una grande intesa è nata con l’associazione ecologista nazionale “FARE VERDE”, presente sul territorio e impegnata a seguire le vicende amministrative legate all’ambiente e ad intervenire con azioni di democrazia partecipata.
Varie e interessanti le attività e gli eventi che i poeti hanno animato in questo quadriennio. Da segnalare la partecipazione a:
- Giornate Mondiale della Poesia presso le scuole;
- Reading di poesie a tema ambientale;
- Iniziative di passeggiate e di poesia nella natura in collaborazione con Fare Verde;
- Notti Bianche della Poesia, organizzate dall’Accademia delle Culture del Mediterraneo (Molfetta, Giovinazzo);
- Trasmissioni “Versipelle”, “Mezz’ora con L’isola di Gary” (13 puntate);
- Gemellaggio con i Poeti al Meridiano a Colletorto (Molise, 2023-2024);
- Iniziative di lettura presso case di riposo, biblioteche, centri sociali;
- Partecipazione a BitLibri 2023, 2024 (Bitritto, Ba); Poesando (Conversano- Ba); 86° Fiera del Levante; “Esperienze comunitarie di dialogo: Parola – Bellezza salvifica” presso l’Eccezione Teatro, Bari; Salotto letterario della Mimosa, Pulsano (Ta) 2024; Il libro possibile, con il Liceo psicopedagogico G. Bianchi- Dottula di Bari (Polignano); “La nave dei Poeti” (Isole Tremiti- FG).
- Reading di poesie a Ostuni, Noci, Cassano.
Si tratta di un percorso letterario di ampio spessore, per riflettere, promuovere confronti, mobilitare energie per il futuro del pianeta, diffondere poesia e attivare bellezza e condivisione. Insieme “armonizzare l’esigenza di una giusta società con le esigenze della Terra”.
“Abbiamo bisogno di poeti che possano aiutarci a amare il mondo, a trovare parole di speranza, a riprendere un rapporto più sano, più equilibrato con la natura. Abbiamo bisogno della riserva di umanità e di visione che i poeti rappresentano”, dichiara con grande passione, il cardinale José Tolentino de Mendonça, teologo e lui stesso poeta, in occasione dell’evento sugli 800 anni del Cantico delle Creature di San Francesco.
E per salutarci riporto alcuni versi tratti dal testo poetico “Signore del tempo”, inserito nella prima raccolta antologica, per ringraziare la Madre Terra del miracolo della vita, della meraviglia dell’alba di cui ci fa dono .
“Mi ritrovo accovacciata ai suoi piedi
a setacciare un pugno di terra fra le radici
per catturare l’oro della pazienza infinita
Coi semi della gioia inamidata di cielo
curare le ferite dei rami bruciati dall’odio
dall’indifferenza dalla xilella Dirgli grazie!”
(Dina Ferorelli, Signore del tempo, Dall’antologia AA.VV. L’Isola di Gary – v.1, – Ed. Opera Indomita, 2021)
Per saperne di più
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*Foto interna Poeti fotografati alla conferenza di poesia di Berkeley, dal 12 al 24 luglio 1965.
https://www.greelane.com/it/humanities/letteratura/gary-snyder-4706515