Continua senza sosta il braccio di ferro tra Est ed Ovest. Tra Putin e l’Occidente. Come in una lunga ed avvincente partita a “Risiko!” Mosca e Washington giocano a dadi e muovono pian piano le loro pedine in Europa dell’Est. Nei giorni scorsi i satelliti della Nato hanno rilevato la presenza di un folto gruppo di convogli militari russi in transito in diverse zone dell’Ucraina dell’est. Le immagini mostrerebbero militari e camion russi carichi di armi per rifornire e dare sostegno alle truppe separatiste filorusse.
“Queste ultime immagini satellitari forniscono una prova concreta delle attività russe sul territorio ucraino – spiega il Generale della Nato, Niko Tac -. Si tratta però appena della punta dell’iceberg. La portata dei movimenti di truppe e di armamenti russi è ben altra”.
Il Governo di Kiev ha subito gridato ad un invasione militare da parte della Russia, chiedendo immediatamente l’intervento delle forze Nato e delle autorità europee di Strasburgo e Bruxelles.
Dalla sede del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York, il Presidente americano Barack Obama ha cosi commentato: “la violenza è incoraggiata dalla Russia. I separatisti sono addestrati dalla Russia. Sono armati dalla Russia. Sono finanziati dalla Russia. La Russia ha violato deliberatamente e ripetutamente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, e le nuove immagini di forze russe all’interno dell’Ucraina lo rendono ancora più evidente, il mondo intero lo vede”.
Questa mattina il Cremlino da parte sua ha pubblicato sul suo sito web il messaggio del Presidente Vladimir Putin. La missiva inviata nella notte di giovedì alle milizie separatiste riconosce di fatto i territori della Novorossija (NuovaRussia) come entità ormai separate dallo Stato Ucraino. Il disegno geopolitico dello Zar Putin si sta concretizzando giorno dopo giorno. Ridare un Impero alla Grande Russia.
Ecco una parte del messaggio di Vladimir Putin: “è evidente che la milizia ha registrato seri successi bloccando le operazioni militari di Kiev, che rappresentano una minaccia mortale per la popolazione del Donbass e che ha già provocato enormi perdite tra la popolazione pacifica. Come conseguenza delle azioni della milizia, un gran numero di soldati ucraini – che non hanno partecipato all’operazione di propria iniziativa ma obbedendo a degli ordini – sono rimasti accerchiati. Invito le forze della milizia ad aprire un corridoio umanitario per loro…perché possano riunirsi alle proprie famiglie, tornare alle madri, alle mogli e ai figli; e invito a fornire assistenza medica ai feriti. La Russia, da parte sua, è pronta a offrire aiuti umanitari alla popolazione del Donbass, coinvolta in una catastrofe umanitaria. Invito nuovamente le autorità ucraine a interrompere immediatamente le operazioni militari, a fermare il fuoco, a sedersi al tavolo del negoziato con i rappresentanti del Donbass, a risolvere tutti i problemi esclusivamente per vie pacifiche”.