Traduci

Putin spaventa il mondo

Putin spaventa il mondo

cms_8588/putin_schermo_afp.jpgPutin provoca la reazione allarmata dell’Occidente. Angela Merkel è preoccupata per il discorso con cui il presidente russo ha annunciato di avere nuove armi imbattibili: “La cancelliera e il presidente Trump – ha reso noto la cancelleria tedesca, riferendo di una conversazione telefonica con l’inquilino della Casa bianca – sono preoccupati per le ultime dichiarazioni del presidente Putin sullo sviluppo dei suoi armamenti e delle conseguenze rispetto agli sforzi per il controllo internazionale dei sistemi di armamento”.

CREMLINO – Mosca ha però precisato di non voler rilanciare la corsa agli armamenti con gli Stati Uniti. In un briefing con i giornalisti, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha scandito: “La Russia non ha alcuna intenzione di lanciarsi in una corsa gli armamenti. Respingiamo con forza ogni accusa di violazione delle leggi internazionali riguardanti il controllo delle armi. La Russia è stata, è e sarà impegnata al rispetto di tutti gli obblighi internazionali”.

COS’E’ SUCCESSO – A poco più di due settimane dalle elezioni russe, di fronte all’Assemblea della Federazione (Duma di Stato e Consiglio della Federazione), nella sala del Maneggio a Mosca, Putin ha infatti parlato mentre, alle sue spalle, schermi giganti proiettavano filmati con simulazioni e grafica da videogame per nuove armi in grado di penetrare il sistema anti-missile americano, messe in cantiere dopo il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato ABM nel 2002, fra cui una nuove versione del missile intercontinentale multi-testata Sarmat.

MISSILI – Putin ha presentato poi un missile da crociera alimentato a nucleare (che nella simulazione proiettata raggiungeva l’Occidente, evitando i sistemi anti-missile americani) e un drone sottomarino più veloce di qualsiasi siluro, in grado di essere armato con una testate nucleare e di colpire portaerei e infrastrutture sulle coste. “Nessuno al mondo ha sistemi di questo tipo. Prima o poi lo faremo vedere – ha detto il presidente russo – ma a quel punto staremo già sviluppando qualcosa di nuovo”.

NATO – “Le dichiarazioni della Russia con minacce di colpire gli alleati sono inaccettabili e improduttive”, ha dichiarato Oana Lungescu, portavoce della Nato. “Non vogliamo né una nuova guerra fredda, né una nuova corsa agli armamenti. L’insieme degli alleati sostengono gli accordi di disarmo che creano un clima di fiducia per il bene di tutti”, ha aggiunto. “Come abbiamo già detto diverse volte, i sistemi di difesa antimissile dell’Alleanza non sono diretti contro la Russia. Il nostro sistema antimissile ci difende da missili balistici che arrivano da più lontano della zona euroatlantica”, ha quindi concluso.

La nuova guerra di Trump

cms_8588/Trump_lavoratore_acciao_Afp.jpgLe guerre commerciali fanno bene e sono facili da vincere“. Donald Trump tira dritto. Critiche e attacchi, a quanto pare, non condizionano il presidente degli Stati Uniti, che non cambia idea e direzione dopo l’annuncio dell’imminente varo di nuovi dazi sulle importazioni di acciaio (25%) e alluminio (10%).

The Donald ribadisce la linea, illustrata ieri nel meeting con le compagnie del settore, con una serie di tweet. “Quando un Paese (gli Usa) perde miliardi di dollari negli scambi commerciali con qualsiasi altro Paese – ha scritto Trump in un tweet – allora le guerre commerciali fanno bene e sono facili da vincere”. Nel corso della mattinata americana, il presidente dedica altri due cinguettii all’argomento. “Dobbiamo proteggere il nostro Paese e i nostri lavoratori. La nostra industria dell’acciaio è in pessime condizioni. Se non hai l’acciaio, non hai una nazione”, scrive, prima di approfondire ulteriormente il concetto.

“Quando un Paese impone dazi del 50% sui nostri prodotti e noi imponiamo dazi pari a zero sugli stessi prodotti che arrivano nel nostro Paese, non è giusto né intelligente”, osserva Trump. “Presto daremo inizio a dazi reciproci, così imporremo le stesse tariffe che vengono imposte a noi”, aggiunge prima di ricordare gli “800 miliardi di deficit commerciale” e di sentenziare che “non c’è scelta”.L’accelerazione di Trump crea scompiglio e fibrillazione nell’amministrazione. La portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, deve ridimensionare le voci secondo cui Gary Cohn intenda dimettersi dall’incarico di consigliere economico perché in disaccordo con la decisione annunciata dal presidente.

“Gary era qui ieri, ho parlato con lui diverse volte e quindi non ho ragione di credere altrimenti”, dice rispondendo alle domande dei giornalisti sulla possibilità che l’ex presidente di Goldman Sachs compia un passo indietro. In tv si presenta anche il segretario al Commercio, Wilbur Ross. E usa l’espressione ’’not a big deal’’, nulla di speciale, per riassumere la situazione.

In collegamento con l’emittente Cnbc, Ross si presenta davanti alle telecamere con un barattolo della celebre zuppa Campbell’s per una lezione: “In un barattolo come questo, c’è acciaio per 2,6 penny. In caso di un aumento del 25%, parliamo di 6 decimi di centesimo sul prezzo del barattolo… Oggi ho comprato questa a 1,99 dollari: chi mai sarà danneggiato?”.

Da Bruxelles, l’Unione Europea chiarisce che “è pronta a rispondere in modo fermo, rapido e proporzionato”, come sottolinea il vice portavoce capo della Commissione Europea Alexander Winterstein, durante il briefing con la stampa.

Non staremo con le mani in mano” mentre l’industria europea viene colpita, ma “risponderemo in modo rapido e proporzionato, seguendo le regole internazionali in vigore”, dice il portavoce, annunciando che mercoledì prossimo “il collegio dei commissari avrà l’opportunità di discutere le contromisure” del caso.

Dalla Cina, arrivano le parole – tra gli altri – di Wang Hejun, alto funzionario del ministero del Commercio, che stigmatizza la svolta ’’ultraprotezionistica’’ degli Stati Uniti. “Se altri Paesi seguissero la linea degli Stati Uniti, ci sarebbe un grave impatto sul commercio internazionale. Tutti i Paesi dovrebbero collaborare per individuare soluzioni e non adottare misure restrittive in maniera unilaterale”.

“Pericolo grave”, Berna in tilt

cms_8588/polizia_svizzera_1_afp.jpgCessato allarme a Berna, dove la polizia è intervenuta in maniera massiccia in seguito a un allarme bomba nella chiesa del Santo Spirito (Heiliggeistkirche), di fronte alla stazione ferroviaria. Si era parlato di un “pericolo grave“. Un afghano di 21 anni è stato arrestato. L’operazione, durata buona parte del pomeriggio, ha paralizzato i trasporti pubblici.

L’allerta è scattata attorno alle 13.30, ha indicato in serata una portavoce della polizia, quando nella chiesa è stata segnalata la presenza di un uomo dal comportamento anomalo. Il giovane portava con sé oggetti sospetti.

La polizia lo ha arrestato, ha evacuato la chiesa e isolato l’intera piazza antistante la stazione fino alle 18.30 circa. La misura ha completamente bloccato il traffico del centro città, interrompendo anche linee di tram e bus. Poco prima di riaprire l’area, le forze di sicurezza hanno reso noto di aver distrutto in modo controllato oggetti sospetti.

Sul posto erano presenti ambulanze e veicoli dei vigili del fuoco. Nulla è finora emerso sulle motivazioni del 21enne afghano, attualmente in carcere, e sulla sua eventuale pericolosità.

Autore:

Data:

2 Marzo 2018