Quale potrebbe essere la strada migliore per mantenere una coppia felice: sposarsi e col tradimento, lasciare moglie e figli e scappare con l’altra, oppure sarebbe meglio ragionare come i cugini d’oriente (che si prendono cura di tutte le mogli, in fondo tradendole tutte, e dei numerosi figli)?
Quando un occidentale dichiara alla propria moglie di tradirla, lei si offende e può succedere che lo lasci. Se un uomo musulmano dichiara la sua infedeltà, lei se lo tiene. La donna occidentale bada molto all’estetica e si preoccupa di piacere anche ad altri e a se stessa, e non solo al proprio uomo. Ed è un dato di fatto che tradiamo anche noi. La donna islamica non si mette in mostra, ed anche in questo atteggiamento appuriamo che non ci somigli, benché conosciamo la schiavitù che si cela sotto al burka, e ci piacerebbe esser certe che siano felici del loro modo di vivere l’amore (ma ciò non toglie che gli occhi sotto al velo, possano parlare similmente alla provocazione di un vestito succinto).
Affinché il tradimento avvenga in seno ad una coppia, non è indispensabile che tra i due non funzioni, in quanto anche in una relazione felice può accadere che il partner si distragga da noi e vada a prendere il sole su altre isole. Tutto dipende dall’inclinazione al tradimento che ognuno di noi possiede. Chi propende a tradire potrebbe sentirsi stimolato a farlo, senza neanche provare a resistere alla tentazione. Benché esista sempre una ragione perché una scappatella si verifichi e non è mai un evento improvviso, rimaniamo sempre impreparati quando ne prendiamo atto e ci ritroviamo con l’amaro in bocca.
L’idea della coppia perfetta è un’invenzione delle persone romantiche che amano le favole. Certo potrebbe esistere, se per perfezione si intende arrivare alle nozze d’argento senza screzi, dissapori, piatti rotti e nubi all’orizzonte. Poi c’è chi si nasconde dietro falsi sillogismi distinguendo l’amore dal sesso, giustificando una sbandata con la scusante che “era solo sesso”. E la ricetta dell’infedeltà del terzo millennio ha pochi ingredienti: è sufficiente una connessione rete, ed una chat.
Di dove sei? Caffè? Un drink…. e così via.
Ma in Oriente come si vive il tradimento? Per esempio, prendiamo il Giappone laddove il leggendario principe Genji non abbandona mai le sue mogli e concubine, amandole tutte con romanticismo e passione. Ma questa è una favola d’altri tempi. Anche in Giappone esistono siti di incontri extraconiugali che hanno colpito negli ultimi anni indifferentemente gli asiatici, risvegliando i loro sensi sopiti dal lavoro. Se giungi nella patria degli Shunga trovi immagini erotiche e i soapland, locali di incontri hot, e comprendi che anche loro non disdegnano le avventure e gli intrighi sentimentali.
La donna ha schemi diversi di tradimento dall’uomo, ma l’uomo questo non lo sa. La donna tradisce per vendetta, o perché le cose non vanno benissimo a casa. L’uomo tradisce perché così fan tutti gli uomini, ma anche perché si annoia e spesso perché va a scemare con il tempo la comunicazione, e subentra la routine. Basterebbe comunicare stati d’animo e ammettere che ci piace un altro, sinceramente riscoprendo complicità, onestà, feeling. Quando manca il rispetto verso l’altro, si può essere capaci di tutto. Tradire in amore come in guerra è semplicemente venir meno al rispetto e alle regole. Ci sono persone che non tradiscono mai, altre che tradiscono una volta sola, tante che lo fanno normalmente. Si tradisce in ogni tempo, ad ogni latitudine dell’emisfero. Ma che cosa compromette la capacità di amare: l’avere tutto o l’avere niente? Voglia di accumulare emozioni come si faceva da bambini, raccogliendo figurine degli album di animali o dei calciatori. Oggi collezioniamo emozioni rubate, senza badare alle conseguenze perché le avventure ci distraggono dal sentirci vuoti e insoddisfatti.
Il tradimento, se preso a piccole dosi ai primi sintomi di noia, ci fa stare bene e combatte il quotidiano mal di vivere che colpisce impietoso un po’ tutti noi.