Quarta dose vaccino covid, Ema frena
Quarta dose di vaccino, serve o no contro la variante Omicron? L’Agenzia europea del farmaco Ema mette in guardia sui booster, somministrati a intervalli molto brevi: potrebbero avere l’effetto contrario rispetto a quello desiderato e ridurre il livello di anticorpi, invece, che aumentarli.
Una posizione non completamente condivisa da Israele che va avanti con la quarta dose. Alcune persone con la quarta dose di vaccino, rivela il direttore generale del ministero della Salute israeliano Nachman Ash, sono state contagiate dalla variante Omicron. La protezione dalla malattia grave, aggiunge, “soprattutto per gli anziani e la popolazione a rischio funziona con la quarta dose, per cui invito comunque a venire a farsi vaccinare”.
In Israele, la quarta dose viene somministrata al personale medico, a soggetti fragili e a over 60. Il ’booster bis’ non pare fornire molta protezione ulteriore contro il contagio da variante Omicron rispetto alla terza dose.
“La crescita dei livelli di anticorpi che vediamo con Moderna e Pfizer è leggermente superiore a quella che abbiamo visto dopo la terza dose di vaccino”, dice Gili Regev-Yochay, direttore dell’Unità di Malattie infettive dello Sheba Medical Center di Tel Aviv, che ha condotto una ricerca in materia.
“Malgrado la crescita del livello di anticorpi, la quarta dose offre soltanto una difesa parziale contro il virus – spiega la professoressa – Abbiamo visto molte persone infettate con Omicron dopo la quarta dose. Un po’ meno che nel gruppo di controllo, ma sempre tante”.
La docente ha sottolineato che lo studio è ancora allo stadio preliminare e per questo non sono stati diffusi tutti i dati. La ricerca è stata condotta su 150 persone che hanno ricevuto una quarta dose di Pfizer 2 settimane fa. Altre 120, che avevano fatto tre dosi Pfizer, hanno ricevuto una settimana fa una quarta dose con Moderna.
Si tratta della prima ricerca sulla quarta dose condotta anche con la combinazione di vaccini diversi, ma i risultati dei due gruppi dopo una settimana appaiono molto simili.
QUARTA DOSE VULNERABILI
L’Ema “non ha ancora visionato i dati sulla quarta dose” del vaccino anti-covid. “Attualmente, non ci sono prove della necessità di una quarta dose nella popolazione generale” precisa Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco Ema. “Nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito e che hanno ricevuto già tre dosi, sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie prendessero in considerazione la somministrazione di una quarta dose” consiglia Cavaleri.
DATI MODERNA E OMICRON
A marzo dovrebbero arrivare i primi dati sul vaccino Moderna relativi all’efficacia sulla variante Omicron. Sarà quello il mese in cui, ha detto il ceo dell’azienda Séphane Bancel, “dovremmo essere in grado di avere dati da condividere con le autorità per capire il prossimo passo avanti”. “Per due anni abbiamo lavorato tutti letteralmente insieme sette giorni alla settimana per capire come combattere questo nemico comune che è il virus. Il nemico non è un’altra compagnia o un altro gruppo. Il nemico è stato e rimarrà sempre e solo il virus”.
“Al momento non c’è prova che serva la quarta dose. Sarà la scienza a dire se servirà, quando e a chi”, dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “Io ho preso il virus, ho avuto 2 dosi: non dovrei allora fare la terza dose, perché sarebbe la quarta. Invece andrò a farla”, dice.
Vaccino covid, effetti collaterali segnalati dopo placebo: studio
Anche chi ha ricevuto il placebo nei test sul vaccino covid ha segnalato effetti collaterali. Più di due terzi dei comuni eventi avversi associati al vaccino covid possono essere attribuiti all’effetto ’nocebo’, la versione negativa dell’effetto placebo. E’ l’indicazione fornita dagli scienziati che negli Stati Uniti hanno analizzato i dati relativi a 12 trial clinici sui vaccini covid. I ricercatori hanno evidenziato che l’’effetto nocebo’ è stato responsabile del 76% delle comuni reazioni avverse segnalate dopo la prima dose e di quasi il 52% dopo la seconda dose.
Ma cos’è l’effetto nocebo? La definizione fa riferimento agli effetti collaterali associati ad una sostanza che non è in grado di produrre conseguenze. Nei trial, quindi, non sarebbe stato il vaccino a provocare mal di testa, stanchezza, dolore al braccio.
“Dire ai pazienti che” la somministrazione del vaccino “ha effetti collaterali simili a quelli prodotti dal placebo nei trial riduce l’ansia e induce i pazienti a prendersi del tempo per valutare gli effetti stessi”, dice Ted Kaptchuk, professore all’ Harvard medical school e autore dello studio. “Servono in ogni caso altri dati”, aggiunge.
Kaptchuck e la collega Julia Haas, del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, hanno analizzato gli eventi avversi durante i vari studi. In ogni trial, a chi ha ricevuto il placebo è stata somministrata una soluzione salina. Più del 35% delle persone ’vaccinate’ con il placebo hanno lamentato mal di testa e stanchezza, mentre il 16% ha fatto riferimento a dolore, arrossamento e gonfiore nel punto dell’iniezione.
Nel complesso, i ricercatori hanno calcolato che circa due terzi degli effetti collaterali comuni riportati negli studi sui vaccini covid sono collegati all’effetto nocebo. Il discorso in particolare vale per mal di testa e affaticamento, che i bugiardini dei volantini inseriscono tra le reazioni avverse più comuni dopo un’iniezione. La ricerca potrebbe indurre a pensare che che le informazioni sugli effetti collaterali possano spingere le persone ad attribuire erroneamente disturbi comuni al vaccino o a valutare in maniera errata le proprie condizioni. Il professor Kaptchuk sostiene in ogni caso che tali informazioni vadano fornite nel modo più ampio ed esaustivo possibile: “La maggior parte dei ricercatori sostiene che ai pazienti dovrebbe essere dette meno cose sugli effetti collaterali per ridurre l’ansia. Io – si legge sul Guardian- penso che questo sia sbagliato. Bisogna seguire la via dell’onestà”.
In Italia ulteriori 228.179 contagi e altri 434 morti
Sono 228.179 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 434 morti. Si tratta dei numeri più alti della quarta ondata sia per quanto riguarda i contagi che i decessi.
Sono 150 gli ingressi in terapia intensiva con coronavirus nelle ultime 24 ore, ma cala il numero totale dei ricoverati nelle rianimazioni, che sono 1.715 (-2). Aumentano i ricoverati con sintomi che sono 19.448 (+220).
Nelle ultime 24 ore sono stati processati 1.481.349 tamponi con un tasso di positività al 15,4%. Dall’inizio dell’emergenza sono state contagiate dal Covid 9.018.425 persone, mentre le vittime salgono a 141.825. In totale sono 6.314.444 le persone guarite, 220.811 nelle ultime 24 ore. Ad oggi in Italia ci sono 2.562.156 (+6.878) positivi.
I dati delle Regioni
(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 – 18 Gennaio 2022)
LOMBARDIA – Sono 37.823 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 18 gennaio 2022 in Lombardia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 64 morti. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 319.123 tamponi, tra molecolari e antigenici, per un indice di positività dell’11,8%.
Da inizio pandemia le vittime sono state 36.056. I ricoverati negli ospedali della Regione sono 3.704, 55 in più da ieri, e quelli in terapia intensiva 267, invariati rispetto a ieri.
Sono 11.322 i nuovi positivi al Coronavirus, registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Milano, di cui 4.663 a Milano città. Secondo i dati della Regione Lombardia, a Bergamo sono 3.287, a Brescia 5.699, a Como 2.025, a Cremona 1.222, a Lecco 1.178, a Lodi 806, a Mantova 1.999, a Monza e Brianza 3.444, a Pavia 2.204, a Sondrio 587 e a Varese 2.874.
SICILIA – Sono 8.606 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 18 gennaio 2022 in Sicilia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 72 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati 1.150 i pazienti dimessi o guariti.
Nell’isola in totale ci sono 184.138 positivi, 7.384 in più rispetto a ieri. I pazienti Covid negli ospedali dell’Isola sono 1.559, di cui 170 in terapia intensiva.
LAZIO – Sono 13.286 i contagi da coronavirus nel Lazio oggi, 18 gennaio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati 26 morti. A Roma, segnalati 5.195 casi. “Su 22.945 tamponi molecolari e 97.206 tamponi antigenici per un totale di 120.151 tamponi, si registrano 13.286 nuovi casi positivi (+6.839), sono 26 i decessi (+9), 1.849 i ricoverati (+60), 207 le terapie intensive (+3) e +5.247 i guariti. il rapporto tra positivi e tamponi è all’11%. I casi a Roma città sono a quota 5.195”, dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Nel Lazio, evidenzia, “oggi è stata superata la quota dei 12 milioni di vaccini totali e sono 2,9 milioni le dosi booster effettuate, il 56% della popolazione over 12 anni. L’obiettivo entro fine mese è di arrivare a 3,5 mln di dosi booster superando il 70% della popolazione adulta”.
PUGLIA – Sono 12.414 i contagi da coronavirus in Puglia oggi, 22 gennaio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati altri 10 morti. I nuovi casi sono stati individuati su 74.684 tamponi. I nuovi casi provincia per provincia – Bari: 3.775; Bat: 1.401; Brindisi: 1.212; Foggia: 1.948; Lecce: 2.213; Taranto: 1.705; Residenti fuori regione: 82; Provincia in definizione: 78. Le persone attualmente positive in Puglia sono 133.344. I pazienti covid in ospedale ricoverati in area non critica sono 655. In terapia intensiva, invece, 64 persone.
TOSCANA – Sono 14.799 i contagi da coronavirus in Toscana oggi, 18 gennaio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione anticipato dal governatore Eugenio Giani su Telegram. Registrati altri 29 morti. “I nuovi casi registrati in Toscana sono 14.799 su 93.572 test di cui 20.014 tamponi molecolari e 73.558 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 15,82% (76,0% sulle prime diagnosi)”, scrive Giani, aggiungendo che i vaccini attualmente somministrati in Toscana sono 7.755.913.
I nuovi casi sono il 2,5% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono del 3,4% e raggiungono quota 414.133 (68,8% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 20.014 tamponi molecolari e 73.558 tamponi antigenici rapidi, di questi il 15,8% è risultato positivo.
Sono invece 19.470 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 76% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 179.815, +0,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.449 (8 in più rispetto a ieri), di cui 131 in terapia intensiva (7 in meno). Oggi si registrano 29 nuovi decessi: 9 uomini e 20 donne con un’età media di 84,5 anni.
SARDEGNA – Sono 685 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 18 gennaio 2022 in Sardegna, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 7 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 81.508 tamponi, compresi 53.614 test effettuati nei giorni scorsi e finora non conteggiati.
I pazienti, ricoverati nei reparti di terapia intensiva, sono 27, uno in meno di ieri. I pazienti ricoverati in area medica sono 235, 3 in meno di ieri. In isolamento a casa 20.757 persone.
CAMPANIA – Sono 21.670 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 18 gennaio 2022 in Campania, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Sono stati registrati 38 nuovi morti, di cui 25 avvenuti nelle ultime 48 ore. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 130.428 tamponi, di cui 95.097 antigenici e 35.331 molecolari.
Diminuiscono i ricoveri di pazienti Covid negli ospedali della Campania: ad oggi sono 92 i posti letto di terapia intensiva occupati, dato stabile rispetto a ieri, e 1.290 i posti letto di degenza occupati, 21 in meno rispetto al dato diffuso ieri.
CALABRIA – Sono 2.834 i nuovi contagi da coronavirus oggi 18 gennaio 2022 in Calabria, secondo dati e numeri dell’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registrano altri 12 morti. I 2.834 nuovi contagi sono stati rilevati su 12.408 tamponi effettuati. Sono +1.592 i guariti. In totale 1.743 decessi da inizio emergenza. Il bollettino, inoltre, registra +1.230 attualmente positivi, +8 ricoveri (per un totale di 446) e, infine, -2 terapie intensive (per un totale di 33).
VENETO – Sono 25.166 i contagi da record in Veneto oggi, 18 gennaio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati altri 44 morti. I pazienti covid ricoverati in ospedale in area non critica sono 1.797 (+31). In terapia intensiva, invece, 208 persone (+3).
EMILIA ROMAGNA – Sono 17.977 i contagi da coronavirus in Emilia Romagna oggi, 18 gennaio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati 40 morti. I nuovi casi sono stati individuati su un totale di 91.456 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 31.614 molecolari e 59.842 test antigenici rapidi.
Questo il dato comunicato al ministero della Salute, che però comprende 3.147 casi relativi ai giorni scorsi che sono stati recuperati oggi: 1.718 riguardano la provincia di Piacenza e 1.429 quella di Reggio Emilia. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 30%; se si considerassero i casi reali odierni, quindi 14.830, la percentuale scende al 18%.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 151 (+2 rispetto a ieri, pari al +1,3%); l’età media è di 62,2 anni. Sul totale, 95 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,5 anni), il 63%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65 anni).
Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.441 (-15 rispetto a ieri, -0,6%), età media 70 anni.
VALLE D’AOSTA – Sono 526 i nuovi contagi da coronavirus oggi 18 gennaio 2022 in Valle d’Aosta, secondo l’ultimo bollettino Covid-19 della Regione. Si registra un altro decesso. I nuovi casi di positività in Valle d’Aosta portano il totale delle persone contagiate dal virus da inizio epidemia a oggi a 24.647. I casi positivi attuali sono 5657 di cui 5573 in isolamento domiciliare, 76 ricoverati in ospedale, otto in terapia intensiva. I guariti sono saliti a 18.493 unità, +864 rispetto a ieri. I casi fino ad oggi testati sono 120.362 mentre i tamponi effettuati sono 405.170. Con il decesso di oggi salgono a 497 in Valle d’Aosta le persone decedute risultate positive al virus da inizio emergenza.
ALTO ADIGE – Sono 4.223 i contagi da coronavirus in Alto Adige oggi, 18 gennaio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino. Registrati altri 4 morti. I laboratori dell’Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 1.394 tamponi Pcr e registrato 281 nuovi casi positivi e 3.942 test antigenici positivi.
I pazienti ricoverati nei normali reparti ospedalieri sono 101 (ieri erano 95), mentre quelli nelle strutture private convenzionate (postacuti) sono 63 (ieri 58), e quelli in isolamento nelle strutture di Colle Isarco oggi sono 70 (ieri 72). Aumentano i ricoveri in terapia intensiva, oggi ne risultano 18 (+2). Oggi si registrano 4 decessi arrivando a un complessivo, da inizio pandemia, di 1.335. I guariti totali sono 107.649 (+793).
PIEMONTE – Sono 18.095 i contagi da coronavirus in Piemonte oggi, 18 gennaio 2022, secondo numeri e dati del bollettino della regione. Registrati 35 morti. I nuovi casi, di cui 16.259 dopo test antigenico, sono pari al 16,5% di 109.837 tamponi eseguiti, di cui 95.933 antigenici. Dei nuovi contagiati, gli asintomatici sono 15.170 (83,8%). Il totale dei casi positivi diventa 725.595. I ricoverati in terapia intensiva sono 149 (+4 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.059 (-3rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 166.827. I tamponi diagnostici finora processati sono 13.177.590 (+ 109.837 rispetto a ieri). Sono 35, 5 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.
ABRUZZO – Sono 5.075 i contagi da coronavirus in Abruzzo oggi, 18 gennaio 2022, secondo numeri e dati covid nel bollettino della regione. Registrati altri 2 morti. I nuovi casi (di età compresa tra 3 mesi e 102 anni) portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 173.034.
Dei positivi odierni, 3.842 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 2 nuovi casi (si tratta di una 86enne della provincia dell’Aquila e di una 88enne residente fuori regione) e sale a 2.707, comunica l’Assessorato regionale alla Sanità.
Sono 400 i pazienti (+2 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in area medica; 36 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 5.725 tamponi molecolari e 33.580 test antigenici. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 12,91%.
LIGURIA – Sono 8.482 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 18 gennaio 2022 in Liguria, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 20 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 43.400 tamponi, di cui 36.870 antigenici rapidi. Si registrano 768 ospedalizzati di cui 42 in terapia intensiva, 2 in più di ieri.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Sono 4.853 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 18 gennaio 2022 in Friuli Venezia Giulia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 9 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 8.997 tamponi molecolari e 25.614 test rapidi antigenici. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 42 e i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 436. Da inizio pandemia i decessi sono stati 4.364.
Variante Omicron, Crisanti: “Può aiutare immunità di gregge”
La variante Omicron del Covid “potrebbe contribuire ad avvicinarci a una situazione di immunità di gregge se protegge anche contro Delta e altre varianti. Al momento questo non è definito con certezza. Abbiamo risultati su poche persone, una decina, coinvolte in uno studio condotto in Sudafrica”, dove il mutante è stato intercettato per la prima volta. “Questo lavoro indica che chi si ammala di Omicron ha anche un incremento di anticorpi contro Delta, specie se già vaccinato. Se dunque Omicron dovesse avere questa capacità, si potrebbe aspirare a una sorta di immunità di gregge”.
A spiegarlo è il virologo Andrea Crisanti.
“E’ quello che ho detto quando questa variante si è affacciata sul mondo: se fosse emerso che nelle persone che hanno un ciclo vaccinale all’attivo è effettivamente meno dannosa – conclude il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova – la sua avanzata si sarebbe dovuta considerare una buona notizia, perché con poco prezzo stimola la risposta immunitaria in quelli che sono già vaccinati”.