È accaduto ad Afragola, piccola cittadina alle porte di Napoli, durante la visita del vice Premier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, quando un sostenitore gli ha baciato la mano, in segno di gratitudine.
Il video è, come era prevedibile, diventato virale, facendo il giro del web.
Il titolare del Viminale si era recato nella cittadina campana, spesso balzata agli onori delle cronache a causa dei molteplici attentati incendiari di matrice camorristica che hanno devastato piccole e medie attività commerciali, per rassicurare gli abitanti del luogo sui provvedimenti che saranno presto messi in atto al fine di scongiurare ulteriori episodi intimidatori che stanno affossando l’economia della regione Campania e non solo…
Tra i presenti all’incontro con gli artigiani e commercianti danneggiati, Gino Sorbillo, titolare della storica pizzeria nel cuore di Napoli, anch’essa danneggiata per l’esplosione di un ordigno, il quale ha assicurato al premier che, lungi dall’esser intimidito dall’attentato, riaprirà presto i battenti del suo locale.
È fondamentale infondere fiducia ed offrire un’immagine di compattezza per provare a sconfiggere la criminalità organizzata che imperversa ovunque nel nostro Paese. Ed è anche importante che le Istituzioni facciano sentire la loro presenza, rassicurando i cittadini, non solo a parole, ma soprattutto con gesti concreti.
Legiferando ad esempio, potenziando i sistemi di sicurezza e tutto ciò che può servire a migliorare il controllo sul territorio.
Interrogato circa il fenomeno del terrorismo islamico, e sull’operato dell’intelligence nel nostro Paese, Andrea Margelletti, presidente del Ce.S.I. (Centro di Sicurezza Internazionale), ha recentemente affermato: “Chi promette sicurezza assoluta, in materia di attentati terroristici, è un bugiardo oppure penso che faccia uso di sostanze allo stato attuale proibite dalle legge”.
Questa affermazione può essere ugualmente valida per gli attacchi della criminalità organizzata: molto si può fare (e molto si DEVE fare), tuttavia non si è mai totalmente al riparo. Il ministero dell’interno è in prima linea in questa lotta e con esso le istituzioni in genere, politici compresi.
Quello che tuttavia spesso accade – ad onor del vero non solo in politica – è che l’apparire conti più dell’essere. Così indossare una divisa, spettacolarizzare un arresto o lanciare slogan propagandistici, personalizza un’ideologia, privandola del suo significato valoriale.
Cosa gravissima questa, ma ancor più grave, specie in tema di lotta alla criminalità organizzata (che del “baciamo le mani” ne ha fatto un saluto deferente), è quel gesto di prostrazione tutt’altro che opportuno, in un momento che, per la Campania e per l’intero Paese, poteva essere una vera occasione di riscatto.