Rapporto Onu: “Nordcorea va avanti su nucleare”
La Corea del Nord non ha fermato il suo programma nucleare e missilistico, in violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite. E’ quanto denuncia un rapporto di esperti indipendenti commissionato dal Consiglio di sicurezza dell’Onu e diffuso pochi giorni dopo le accuse dell’intelligence americana, secondo cui Pyongyang starebbe sviluppando un nuovo missile balistico. Una denuncia che sembra avallare i timori di quanti sostenevano che gli impegni presi da Kim Jong-Un con Donald Trump al vertice di Singapore fossero troppo generici.
Tra l’altro, sottolinea il rapporto, il regno eremita starebbe facendo ricorso ad “un massiccio aumento” di contrabbando via nave di prodotti petroliferi, colpiti dalle sanzioni, e starebbe cercando di vendere armi all’estero. “La Corea del Nord – si legge nel documento preparato dagli esperti che monitorano l’attuazione delle sanzioni – non ha fermato i suoi programmi nucleari e missilistici e continua a sfidare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza attraverso un massiccio incremento di trasferimenti da nave a nave di prodotti petroliferi, come di carbone nel 2018”.
Non solo: secondo la denuncia contenuta nel rapporto, Pyongyang “ha cercato di vendere armi piccole e leggere ed altro equipaggiamento militare attraverso intermediari stranieri” alla Libia, allo Yemen e al Sudan. Lo scetticismo degli esperti dell’Onu non sembra essere condiviso dal segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che parlando da Singapore, dove era in corso la riunione ministeriale dell’Asean, si è detto “ottimista” sulla denuclearizzazione della Corea del Nord, nei confronti della quale va però mantenuta “la pressione diplomatica ed economica”.
Dreamers, giudice boccia Trump
Un giudice federale ha ordinato all’amministrazione del presidente Donald Trump di riavviare il programma Daca, sulla base del quale non possono essere deportati i ’dreamers’, migranti entrati nel Paese senza documenti quando erano minorenni.
Contro la decisione del giudice di Washington, John Bates, l’amministrazione potrà fare appello entro il 23 agosto, scrive ’Politico’, secondo cui la corte ha così respinto la richiesta del dipartimento di Giustizia di riconsiderare la decisione già presa ad aprile di riavviare il programma introdotto da Barack Obama nel 2012. Circa 800mila persone si sono registrate sulla base del programma Daca.
Borse europee negative su timori dazi, Milano la peggiore (-1,73%)
Chiusura negativa per le piazze finanziarie europee con Milano che mette a segno la peggiore performance di giornata. A pesare sui listini del Vecchio Continente nuovi timori per la guerra commerciale in seguito all’annuncio che l’amministrazione americana sta valutando la possibilità di incrementare al 25% i dazi sui beni cinesi per 200 miliardi di dollari. Ma oggi è stato anche il giorno della Bank of England sui tassi di interesse. La banca centrale della Gran Bretagna ha dato corso a quanto previsto e dunque ha rialzato i tassi bancari allo 0,75%. Di conseguenza si è assistito ad un ampliamento dello spread tra i titolo governativi decennali tedeschi e italiani che ha superato i 250 punti base per poi tornare a 246.
In questo scenario, Francoforte ha terminato le contrattazioni con una flessione dell’1,5%; Londra ha perso l’1,01%, Parigi ha segnato -0,68%. A Milano il Ftse Mib ha lasciato sul terreno l’1,73% a 21.414 punti e l’All Share ha chiuso a 23.664 punti (-1,73%).
La peggiore tra le blue chips è Tenaris che perde il 6,3%. Vendite anche su Poste Italiane (-5,41%) e Saipem (-5,29%). In calo il comparto bancario:BancoBpm -4,63%, Unicredit -4,27%, Banca Generali -3,89%, Intesa Sanpaolo -3,86%, Bper -3,57%. Tra i finanziari, pesanti anche i titoli assicurativi: Unipol perde il 4,14%, UnipolSai -3,28%. Acquisti invece su Ferrari che rimbalza dopo il crollo di ieri: cresce del 4,03%. Bene anche StM +0,81% e Italgas +0,15%