Reddito, Di Maio: “Al lavoro con Poste”
“Visto che sul reddito c’è questo giallo delle tessere di cui si parla in Italia, ci tengo a dire che io già da due settimane ho dato ordine al mio staff di lavorare con Poste per avviare tutto il progetto del reddito di cittadinanza, che include anche la stampa delle tessere”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, a Bruxelles. “Quindi – ha proseguito il vicepremier dopo le polemiche degli ultimi giorni- non c’è nessun giallo sulle cosiddette carte di credito per la spesa del reddito”.
Interpellata ieri a Otto e mezzo su La7, la viceministra Laura Castelli aveva confermato che le card per una platea di 5 milioni e mezzo di beneficiari erano in fase di pubblicazione. “Quando verrà pubblicato il progetto completo si vedrà chi (stampa ndr) e tutti i dettagli – aveva detto ieri sera – Ve lo diremo presto”.
Salvini: “Quota 100 parte a febbraio”
“Mi auguro che quota 100 parta a febbraio“. Parola del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, facendo riferimento alla nuova misura previdenziale che consentirà il pensionamento a 62 anni di età e con 38 anni di contributi. “Per me l’inizio del 2019” per attuare la cosiddetta quota 100 sulle pensioni “non è aprile”, ha sostenuto il ministro dell’Interno, sottolineando che “l’inizio del 2019 se non è gennaio per motivi tecnici evidenti, perché coinvolge circa mezzo milione di persone, però mi auguro che sia febbraio“.
“Non verrà tolto nulla“, ha garantito Salvini, ma “se gli esperti ci diranno che abbiamo messo a bilancio più soldi del necessario per garantire questo diritto è chiaro che li useremo per fare altro”. Sulla manovra, ha spiegato il vicepremier, “ci sono gli esperti che stanno facendo di conto giorno e notte per valutare quanti soldi serviranno effettivamente nel 2019 per garantire il superamento della Fornero, la riduzione delle tasse alle partite Iva, il reddito di cittadinanza”.
“Quando ci sarà la somma totale – ha aggiunto Salvini – investiremo i soldi che eventualmente avanzeranno in tutela del territorio e andremo a Bruxelles a testa alta, portando rispetto e chiedendo rispetto, con l’obiettivo di far crescere questo Paese”. Secondo Salvini “è pieno di investitori sia in Italia che all’estero che non vedono l’ora che questa manovra sia approvata per comprare italiano ed investire in Italia. E’ gente che non solo non ha venduto titoli ma ha tenuto quelli che aveva e ne comprerà di nuovi”.
Fi ’si allarga’ e cambia simbolo
Alle Europee ci sarà la lista dell’Altra Italia. In vista del voto di maggio, Forza Italia avrà una nuova veste grafica e ’si allargherà’: aprirà cioè alla società civile, alle altre forze politiche moderate e alle organizzazioni legate al Ppe, per rappresentare tutta quella fetta elettorale che sta tra la Lega salviniana e il Pd renziano. Antonio Tajani spiega all’Adnkronos la futura strategia politica del partito azzurro, che sta studiando con Silvio Berlusconi. Immagina una federazione o una ’lista dei moderati’? ’’La lista -assicura il numero due forzista- è la lista dell’Altra Italia, perché ci siamo noi di Fi e altre forze che sono alternative al governo giallo verde”.
Nel frattempo il 7 dicembre, alle 15.30, all’Hotel Ergife di Roma Forza Italia terrà una convention per presentare la sua ’contromanovra’ e invitare il governo gialloverde a riscrivere quella attuale. Interverrà il presidente azzurro Berlusconi. Ad annunciarlo all’Adnkronos è stato il vicepresidente del partito Tajani. ’Contromanovra, ti aspettiamo’, si legge nel ’volantino’ virtuale diffuso sui social.
“Dopo le europee avremo un altro governo“, è convinto il vicepresidente di Fi che prende spunto dalle ’’nuove contraddizioni interne” a M5S e Lega sul caso dl global compact, per pronosticare una crisi prima dell’estate. “Un governo come questo -avverte Tajani- non esiste in nessun Paese al mondo. Questa è l’ennesimo contrasto che c’è tra M5S e Lega, un governo così non può durare molto. Allora, avevamo ragione noi. Questo è un matrimonio contro natura ed è destinato a durare poco. Già sono separati in casa… Dopo le europee avremo un altro governo’’.