Elezioni regionali ormai alle porte e tempo di bilanci per molte amministrazioni pubbliche, anche per ciò che riguarda la trasparenza dei governi locali. A fare le cosiddette pulci alle regioni italiane ci ha pensato l’autorevole rivista Wired, una tra le principali testate in fatto di tecnologia e innovazione. Secondo un articolo apparso qualche mese sulla versione online del periodico, la Regione Puglia sarebbe la più moderna sul tema dell’amministrazione trasparente. La Giunta Vendola, grazie al progetto Moses (Monitoraggio spese Economali dei Servizi) ha fatto un vero e proprio balzo in avanti sul delicato tema della rendicontazione delle spese dell’ente regionale, rendendo accessibili a chiunque le informazioni riguardanti l’operato dei vari assessori. I cittadini pugliesi possono con un semplice click accedere liberamente a una grossa mole di dati su ciò che riguarda la spesa pubblica. L’opinione pubblica si è potuta fare un’idea chiara e trasparente su quanto e come sia stato speso denaro pubblico, per esempio in caso di missione degli assessori, o di acquistato di biglietti per voli aerei. Buoni anche i risultati dei nostri vicini lucani. Il Presidente della Regione Basilicata infatti ha pubblicato in maniera chiara e trasparente tutti i rimborsi ricevuti e le conseguenti motivazioni.
Al contrario, sempre per la rivista Wired, meno virtuosamente si è comportata la Regione Calabria, in questo caso maglia nera in fatto di trasparenza. L’ex Giunta capitanata dal governatore Scopellitti, decaduto per abuso d’ufficio, è la peggiore in Italia in fatto di rendicontazione pubblica per ciò che riguarda i rimborsi e le spese di missione. I dati sono implacabili e non lasciano spazio a molti commenti: più di 350mila euro spesi in due anni da governatore e assessori, senza che i cittadini siano in grado di capire cosa abbiano fatto e dove siano andati a finire questi soldi. Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Al termine di questa legislatura i pugliesi possono ritenersi fieri di aver avuto un’amministrazione che si è prodigata (e bene) per ciò che riguarda una serie di processi legati all’innovazione tecnologica e alla buona amministrazione della cosa pubblica in fatto di trasparenza amministrativa. Un dato quest’ultimo molto importante in un’epoca in cui ogni nostro movimento e ogni nostra parola viene immediatamente monitorata e criticata dallo smisurato popolo del web.