Dopo i veti incrociati sulle vicepresidenze della Commissione europea, il voto sul Regolamento relativo alla deforestazione ha messo in crisi la “Maggioranza Ursula”. Questa maggioranza, guidata dalla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, potrebbe disgregarsi lentamente, secondo i socialisti europei.
Il Voto al Regolamento sulla Deforestazione
Il regolamento Ue sulla deforestazione è stato emendato nella miniplenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. Gli emendamenti dal 3 al 7 e dal 9 all’11 sono stati approvati, mentre il 12 è stato respinto. Il voto finale sull’intero testo è stato approvato con il sì di Popolari, Ecr, i Patrioti e Esn (l’ultradestra). Renew si è spaccata, mentre Socialisti e Verdi hanno votato contro. Gli ecologisti hanno chiesto a Von der Leyen di ritirare il testo, mentre Patrioti e Conservatori rivendicano la vittoria e immaginano la nascita di una nuova coalizione di destra. Il testo emendato, approvato con 371 sì, 240 no e 30 astensioni, ora torna alla commissione competente, la Envi, per il trilogo, il negoziato interistituzionale, con il Consiglio.
Reazioni e Critiche
Il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo ha sottolineato che, insieme “all’estrema destra”, il Ppe ha “indebolito” le disposizioni principali del regolamento Ue sulla deforestazione. A seguito del voto, il gruppo S&D esprime “profondo disappunto” per quella che considera una “significativa battuta d’arresto” rispetto agli impegni ambientali dell’Ue. Per i Socialisti, “questo voto è l’ennesimo esempio del siluramento del Green Deal da parte del Ppe e dell’indebolimento degli sforzi dell’Ue sul clima e sulla biodiversità, in presenza di un’urgente crisi ambientale”. L’S&D chiede quindi alla Commissione di “ritirare la sua proposta“.
Il Regolamento sulla Deforestazione
Il regolamento sulla deforestazione, adottato dal Parlamento il 19 aprile 2023, mira a combattere i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità prevenendo la deforestazione connessa al consumo nell’Ue di prodotti ottenuti da bovini, cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma, carbone e carta stampata. Già in vigore dal 29 giugno 2023, le sue disposizioni avrebbero dovuto essere applicate dalle imprese a decorrere dal 30 dicembre 2024. Il testo è stato riaperto per dare più tempo alle Piccole e medie imprese per applicare le norme.
La Reazione Italiana e i Veti Incrociati su Fitto
Il rinvio del regolamento sulla deforestazione, approvato ieri dal Parlamento europeo, rappresenta una grande vittoria per l’Italia. Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato che la richiesta di rinvio è stata avanzata non solo dai produttori italiani, ma anche dagli Stati di origine delle merci, sottolineando l’inapplicabilità attuale delle regole previste e il forte rischio di favorire un mercato illegale parallelo. La Germania, durante il G20 in Brasile, aveva richiesto un rinvio di sei mesi, mentre l’Italia ha proposto un rinvio di un anno, indicazione che è stata poi accolta.
Il voto sul regolamento arriva dopo i veti incrociati sui commissari preposti a vice della von der Leyen, tra cui l’italiano Raffaele Fitto. Matteo Ricci, europarlamentare Pd, ha spiegato che il partito di Giorgia Meloni, appartenente al gruppo dei conservatori, non ha votato il programma europeista di Ursula von der Leyen. Ricci ha sottolineato che se Meloni avesse proposto un esponente di Forza Italia invece di un esponente di FdI, che è fuori dalla maggioranza europea, il dibattito non ci sarebbe stato.
Conclusioni
La situazione attuale mette in evidenza le tensioni all’interno della maggioranza Ursula e la necessità di trovare un equilibrio tra le diverse forze politiche. Se von der Leyen vuole mantenere la sua maggioranza, dovrà affrontare queste sfide e trovare un modo per conciliare le diverse posizioni all’interno del Parlamento europeo.