“Sono mesi che cercano di mettermi da parte, ma non ci riusciranno nemmeno stavolta”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews. “Dire che il problema sono io – sottolinea -per il voto in Sicilia si colloca nello stesso filone: utilizzare ogni mezzo per togliere di mezzo l’avversario scomodo. Che poi è l’obiettivo di chi è contro di noi”. “Non a caso Di Maio rinuncia al confronto, non a caso Berlusconi per prima cosa attacca me e il Pd”, prosegue il segretario del dem spiegando che il Pd, “insieme ai nostri compagni di viaggio” può arrivare al 40%.
“Personalmente credo nella squadra”, scrive Renzi. “Siamo un bel gruppo di persone e possiamo rivendicare sia i risultati del passato sia i progetti del futuro – prosegue il segretario del Pd -. Ma per farlo torniamo a parlare liberi, in mezzo alla gente. Qui non si molla di un centimetro. E anzi l’Ottava edizione della Leopolda avrà come simbolo L8: lotto per iniziate a scrivere se sarete con noi dal 24 al 26 novembre e per cosa lottate voi. L8, lotto per altro che mollare”.
“Già oggi – sottolinea – siamo in coalizione. E siamo pronti ad allargare ancora al centro e alla nostra sinistra”. “Le cose che abbiamo fatto al governo in questi anni hanno fatto uscire l’Italia dalla crisi, sia nel settore economico che in quello dei diritti – prosegue il segretario del Pd -. Se qualcuno ha idee migliori, le ascoltiamo volentieri. Non abbiamo veti verso nessuno, noi”.
“Dopo la vittoria alle primarie di sei mesi fa ho girato – e continuo a farlo – l’Italia in lungo e in largo. Ho ascoltato, incontrato, condiviso: eppure tutti i giorni si leggono solo notizie in politichese su accordi, litigi, discussioni. Quello che ci preme è far sì che il Pd stia in mezzo alla gente, non blindato nelle chiacchiere di palazzo”, spiega Renzi.
“Forse sarebbe il caso di dire – continua – che se qualcuno dentro il Pd pensa di passare i prossimi mesi a litigare fa un grande regalo a Silvio Berlusconi e a Beppe Grillo. Sono mesi che si discute, si media, si fanno compromessi, si limano documenti: una vita fantastica, lo immaginate”.
“Personalmente – prosegue Renzi – penso che sia arrivato il momento di cominciare la campagna elettorale. Da un lato c’è Berlusconi, dall’altro Grillo: due schieramenti pieni di estremisti e populisti. Noi siamo nel mezzo. Tiriamo fuori le migliori idee e i migliori candidati. E poi scelgano i cittadini”. “Ma quello che deve essere chiaro è che io non posso essere il segretario dei caminetti tra correnti, degli equilibri e dei bilancini – spiega il segretario dem -: io sono perché tutti nel Pd si sentano a casa, rispettando il pluralismo e mettendo i migliori in lista. Ma sono anche perché finalmente si parli agli italiani e con gli italiani”. “Basta chiacchierarsi addosso. Con la Direzione Nazionale del 13 novembre si inizia la campagna elettorale, altrimenti facciamo il gioco degli avversari”, sottolinea Renzi.
Per l’esito delle elezioni in Sicilia “nessuno – chiarisce – ha dato la colpa a Grasso, neanche il sottosegretario Faraone che ha rilasciato la dichiarazione contestata da tanti. Si è solo detto che se Grasso si fosse candidato, come gli era stato chiesto, i risultati sarebbero stati diversi”.
Tornando a criticare il candidato premier del M5s per aver fatto saltare il confronto in tv, Renzi scrive: “Tutti noi abbiamo avuto un Di Maio compagno di scuola. Uno di quelli che ti provocava nell’intervallo dicendo: ’Vieni fuori, che ti faccio vedere io’. Poi tu uscivi fuori e lui non c’era. Li conosciamo. Magari sono anche simpatici. Però a nessuno di loro affideresti il futuro dei tuoi figli”. Di Maio “ha avuto paura”, ribadisce il segretario del Pd spiegando che invece lui staserà sarà in Tv perché “avevo dato la mia disponibilità e rinunciare mi sembrerebbe un atto da vigliacco”.
“Non toccare le pensioni”, alt di Bankitali
Bankitalia ribadisce la necessità di non fare “passi indietro” nella riforma delle pensioni: sono cruciali “per mettere in luce migliore” i conti e per la loro “sostenibilità”. Così il vice direttore generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini risponde durante l’audizione davanti le commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato a Palazzo Madama nel giorno del secondo round tra governo e sindacati sulle pensioni.La necessità di mantenere, preservare, difendere l’equilibrio pensionistico” di lungo periodo “è una priorità assoluta“, aggiunge Bankitalia. “Questo non vuol dire che non ci possano essere aggiustamenti sui singoli casi” ma “l’importante è preservare la stabilità complessiva”, rileva ancora Signorini.
L’attuale sistema è un elemento “chiave, che contribuisce nel lungo periodo a mettere le finanze pubbliche italiane in una luce migliore che si potrebbe avere guardando alla sola dimensione debito”, ha detto, sottolineando che il paese deve assicurare la “sostenibilità” dei conti.
Gli interessi che l’Italia paga sul debito, aggiunge ancora, “pesano sull’economia in maniera notevole e riducono i margini” per interventi di politica economica. Ne consegue “la necessità, approfittando del periodo congiunturale favorevole, di intervenire sul risanamento della finanza pubblica”, rileva.
In audizione al Senato sulla manovra, il presidente della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi sottolinea che per tutelare “gli equilibri di fondo della finanza pubblica” eventuali interventi sulle pensioni vanno “disegnati in maniera tale da limitare la platea dei destinatari alle situazioni di effettivo disagio, anche per minimizzare gli ovvi effetti di frammentazione che finiscono per produrre”. Misure come l’Ape sociale, sottolinea, vanno articolate in modo “chiaro” per “favorirne la celere implementazione”.
“2018 anno di grandi terremoti”
2018 anno di grandi terremoti? La previsione degli eventi sismici, si sa, è un campo minato, ma un nuovo studio potrebbe portare ad una svolta e sembrerebbe proprio che dal prossimo anno ci si debba aspettare un incremento sismico. Nei giorni scorsi, durante l’annuale incontro della Geological Society of America tenutosi a Seattle, due geofisici hanno dimostrato che esiste una correlazione tra i rallentamenti della rotazione terrestre e il numero dei grandi eventi sismici. Si tratta di rallentamenti impercettibili che non hanno alcuna ricaduta sulla nostra quotidianità ma che, secondo quanto emerso dallo studio, potrebbero rivelarsi decisivi nell’influenzare la tempistica dei terremoti e quindi anche nel prevederli.
Nel corso degli ultimi 100 anni, i rallentamenti della Terra sono sorprendentemente coincisi con periodi che hanno visto un aumento globale del numero dei terremoti di magnitudo 7 o più intensi. Un fenomeno che porta ad un aumento da 2 a 5 terremoti rispetto alla media e che precede di 5/6 anni l’incremento sismico. Già in un lavoro pubblicato qualche mese fa, gli studiosi avevano dimostrato come i più violenti terremoti sembrino raggrupparsi nel tempo con un intervallo di 32 anni. Quando sarà quindi il prossimo grande terremoto? Secondo quanto riporta sciencemag.org, James Dolan, geologo presso l’Università della California del Sud a Los Angeles, sostiene che ” se l’ipotesi è corretta, il prossimo grande evento si avrà presto, perché da 4 anni a questa parte la Terra ha iniziato un rallentamento periodico della sua rotazione. A partire dall’anno prossimo il nostro pianeta potrebbe subire 5 grandi terremoti in più rispetto alla media annuale di 18 terremoti”
Neve e freddo: è allerta meteo
Forte pioggia e disagi nel Napoletano e in diverse zone della Campania. A causa delle condizioni meteo-marine avverse sono fermi anche quasi tutti gli aliscafi sulle tratte tra Napoli e le isole di Ischia, Procida e Capri, come anche tra Sorrento e Capri.
Momentaneamente fuori servizio anche la funivia del Faito, impianto che collega Castellammare di Stabia con il monte e che avrebbe dovuto riaprire in via eccezionale dalle 8:35 alle 15:25 per venire incontro ai residenti e far fronte all’interruzione della comunicazione stradale, sempre in conseguenza dell’emergenza maltempo.
ALLERTA ARANCIONE – La Protezione civile della Regione Campania ha prorogato l’allerta meteo con livello di criticità arancione (moderata) almeno fino alle 20 per le zone Napoli, Piana Campania, isole e area vesuviana, Alto Volturno e Matese, Penisola Sorrentino-Amalfitana e monti Picentini, Tusciano e Alto Sele, Alto e Basso Cilento.
ALLERTA GIALLA – Scuole chiuse a Caserta e a Cava de’ Tirreni, secondo quanto previsto dalle ordinanze firmate dai rispettivi sindaci. In Irpinia, Sanno e Tanagro è stata prorogata, anche in questo caso fino alle 20, l’allerta di colore giallo.
PROSSIME ORE – Anche per le prossime ore il maltempo non mollerà: giovedì, infatti, forti piogge al Centro-Sud e rischio nubifragi nel pomeriggio sulle coste campane. Precipitazioni, più deboli, sulla Romagna e sulla Pianura Padana centro-orientale, secondo quanto prevedono gli esperti de ’ilMeteo.it’.
NEVICATE – Neve sulle Alpi occidentali al mattino sopra i 1.200 metri e in Appennino dai 1.500. Al Nord tempo diffusamente instabile, specie su Emilia Romagna e Liguria, con possibili temporali. Forti piogge poi tra Toscana meridionale e Lazio e fenomeni meno intensi sul versante adriatico. Sulla Sardegna, piogge sui settori centro settentrionali. Temperature in calo dalla sera. Peggiora nuovamente sulla Campania con locali nubifragi; piogge verso Sicilia e Calabria dopo metà giornata.