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Renzi: “Futuro premier? Anche Gentiloni”

cms_7664/renzi_floris_2.jpg“Non ho l’ansia di tornare a Palazzo Chigi. Futuro premier? Ce ne sono tanti, uno forse se ne è accorto è a Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni, e non è arrivato lì per caso”. Così Matteo Renzi a ’diMartedì’ alla domanda di un nome di candidato premier a Palazzo Chigi alternativo al suo. Nel corso dell’intervista con Giovanni Floris, l’ex premier ha toccato diversi argomenti, partendo naturalmente dal grande assente della serata: Luigi Di Maio, che ha prima sfidato il segretario dem con un tweet, poi ha liquidato il duello in tv perché Renzi – a suo dire – “non è più il candidato premier “.

DI MAIO – “Mi dispiace che non ci sia Di Maio perché lo aveva chiesto lui. E’ come quel compagno di classe che ti dice ’ti aspetto fuori’, poi suona la campanella, esci e non c’è nessuno. Non è un modo serio”.

SICILIA – Sulla débâcle alle Regionali siciliane l’ex premier afferma: “Questa storia che il Pd ha perso… Sì, abbiamo perso in Sicilia, ma lo dite che nei sondaggi il Pd è il doppio di Forza Italia?”

Parlando poi di alcune critiche ricevute per essersi speso troppo poco per il voto in Sicilia, replica: “Quando si tratta di elezioni amministrative, locali, regionali io cerco sempre di non mettere il mio volto al posto di quello del candidato”.

ELEZIONI POLITICHE – Matteo Renzi è la personalità giusta per vincere? “Glielo dico il giorno dopo le elezioni politiche, il giudizio sul Pd si dà alle elezioni politiche”.

Per Renzi la qualifica che potrebbe portare il suo partito alla vittoria è “quanto fatto nei precedenti anni di governo”. Il segretario si riferisce in particolare ai posti di lavoro: “Ci sono 986mila posti di lavoro in più. Di questi il 71% a tempo indeterminato”.

Poi un pronostico: “Sulle coalizioni e sui collegi vedremo come andrà a finire, ma la mia opinione è che il Pd sarà il primo gruppo parlamentare e che il centrodestra si spaccherà il giorno dopo”.

FUTURO PREMIER – Chi sarà il premier “è un dibattito sterile” perché il “potenziale premier lo decide il Parlamento e il presidente della Repubblica che dà un incarico”.

“Quando le elezioni? Quando decide il presidente della Repubblica. Io avrei votato prima, avrei votato durante quest’anno, a giugno”.

BANKITALIA – “Se fossi stato il presidente del Consiglio, avrei cambiato il governatore della Banca d’Italia, ma ho molto rispetto per Paolo Gentiloni”, ha detto Renzi prima di specificare che “non abbiamo chiesto le dimissioni di Visco, abbiamo detto che il giudizio su Bankitalia era negativo”. “II presidente del Consiglio ha scelto, io sono rispettoso”, ha ribadito.

PD – E sui malumori interni al Partito Democratico commenta lapidario: “D’Alema o Bersani non mi vogliono? Non mi hanno messo loro qui, ma due milioni di voti”.

Poi l’attacco a D’Alema: “Dice che io mi devo dare fuoco in piazza? Qual è la proposta di D’Alema? Siccome hanno scelto un altro partito, ognuno pensi al proprio partito”.

“Lì dove io sono – sottolinea Renzi – non mi ci ha messo lei Floris o Bersani o D’Alema né mi ci sono messo io da solo, ma i due milioni alle primarie”.

Fisco, caccia agli immobili fantasma

cms_7664/immobili_Piani_di_Zona.jpgUna banca dati integrata degli immobili italiani per la gestione del territorio e a beneficio dell’attività di controllo e accertamento fiscale in particolare dei cosiddetti ’immobili fantasma’. A fare il punto sul tema fiscalità e patrimonio immobiliare nazionale – mentre ancora manca all’appello una riforma del catasto che riveda gli estimi nazionali – è stato il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla commissione Anagrafe tributaria.

Si tratta di “un inventario completo e uniforme del patrimonio immobiliare italiano che integri l’oggetto (l’immobile) con il soggetto (il titolare): l’Anagrafe immobiliare integrata” spiega, sottolineando che “è evidente la strategicità di una banca dati immobiliare integrata di tutte le componenti necessarie da un lato alla gestione del territorio (pianificazione urbanistica, protezione civile, sicurezza delle abitazioni), dall’altro alla gestione della fiscalità, non solo per le attività di accertamento e controllo ma anche per offrire servizi ai cittadini”.

“Per allineare informazioni disomogenee, risalenti nel tempo, tanto è stato fatto ma tanto c’è ancora da fare e l’Agenzia assicura il massimo impegno per il conseguimento di questo importante obiettivo”, assicura Ruffini.

I DATI – Dati alla mano, gli accertamenti effettuati dall’Agenzia nel corso dell’anno 2017 hanno interessato, alla data del 31 agosto, circa 300.000 unità immobiliari urbane con un incremento della rendita complessiva, per le unità controllate, pari a circa 111 milioni di euro. L’attività periodica riguarda quattro diversi procedimenti di accertamento: il primo relativo ai cosiddetti ’immobili fantasma’, il secondo riguarda la revisione dei classamenti, il terzo l’attività di verifica di nuove costruzioni o di variazioni non dichiarate al Catasto, l’ultimo gli ’immobili rurali’. “Una banca dati immobiliare completa diventa cosi indispensabile per alcuni procedimenti di contrasto all’evasione fiscale”, sottolinea Ruffini.

ANAGRAFE IMMOBILI – Sul fronte del processo di implementazione dell’Anagrafe nazionale degli immobili “è già stata realizzata una piattaforma informatica, basata sulla cartografia catastale vettoriale a grande scala, a copertura nazionale, che viene tenuta costantemente aggiornata e che può essere valorizzata anche per scopi diversi dalla stessa fiscalità”.

ARCHIVIO STRADARI – Procedono anche i lavori per il futuro Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici che “costituirà, dalla data della sua attivazione, il riferimento nazionale per gli stradari e indirizzari comunali e comporterà un abbattimento dei costi legati alla gestione degli indirizzi. Infatti, sfruttando un’economia di scala a livello nazionale, alle amministrazioni pubbliche, ai cittadini e alle imprese sarà possibile disporre di un archivio di riferimento informatizzato, codificato e certificato dai Comuni, che garantisce un elevato grado di integrazione con altre banche dati di interesse nazionale, quali la banca dati catastale, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, l’Anagrafe Tributaria, le banche dati utilizzate dall’Istat per lo svolgimento del censimento permanente della popolazione”.

CARTOGRAFIA – “Il miglioramento costante della qualità dei dati immobiliari e l’aggiornamento automatico della cartografia – conclude – sono parte essenziale delle politiche che governeranno, nel prossimo futuro, l’innovazione metodologica, tecnologica ed organizzativa dei dati immobiliari gestiti dall’Agenzia”.

Pensioni, gli esclusi da quota 67

cms_7664/pescatore_ftg_f.jpgQuindici categorie di lavoratori escluse da quota 67. È la proposta che il governo ha formalizzato ai sindacati sull’aumento dell’età pensionabile. Nello specifico, l’esecutivo propone di esonerare dalle aspettative di vita 15 categorie di lavori gravosi, circa 15-20mila lavoratori: agli operai dell’industria estrattiva, ai conduttori di gru, a chi lavora sulle macchine di perforazione, ai conciatori, ai macchinisti ferroviari, ai camionisti, ai professori di scuola pre-primaria, ai facchini, agli addetti alla pulizia, alle ostetriche ospedaliere e assistenti per non autosufficienti, già individuati per l’accesso all’Ape social, aggiunge anche gli agricoltori, i siderurgici, i marittimi e i pescatori.

Per poter accedere al blocco dell’aspettativa di vita i lavoratori dovranno avere versato 36 anni di contributi e dimostrato di aver svolto una attività gravosa continuativamente per sei anni negli ultimi sette anni. La platea così individuata è pari al 10-15% delle previste pensioni di vecchiaia del 2019.

Il governo avrebbe anche proposto una Commissione scientifica con Inail, Istat, Inps, Mef aperta eventualmente ai sindacati, per analizzare le diverse aspettative di vita in relazione alle mansioni svolte.

Freddi i sindacati che ritengono non sufficienti le aperture del governo. Sarà una riunione unitaria prevista per oggi nel pomeriggio a fare comunque un primo punto sulla trattativa. Supplemento d’indagine tecnica anche lunedì 13 nella mattinata prima del vertice politico a Palazzo Chigi.

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8 Novembre 2017