Renzi: “Voteremo nel 2023, governo Conte ha lunga vita”
“Voteremo nel 2023, c’è bisogno di rimettere mano alle regole del gioco per una leadership del Paese consolidata sulla base del voto, o la legittimazione rischia di passare per la democrazia sondaggistica e vince chi è più popolare nei sondaggi”. Lo ha detto Matteo Renzi presentando il suo ultimo libro ‘La mossa del cavallo’ alla presenza, tra gli altri, delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti.
“La legislatura durerà fino al 2023. Le considerazioni fatte ieri da Conte” sul piano di Rinascita “sono condivisibili, sui temi posti siamo assolutamente d’accordo, condividiamo l’impianto, ci ritroviamo al 95%”, ha sottolineato il leader di Italia Viva. “A patto che si scelga la politica e non il populismo, l’aspettativa di vita” del governo Conte secondo Renzi “è la più lunga possibile”.
“Un cambio di governo non lo vedo all’orizzonte, c’è un presidente del Consiglio che gode della fiducia parlamentare, una maggioranza cui noi partecipiamo”, ha aggiunto.
“L’Italia ce la può fare, ce la farà, ce la deve fare. Si può utilizzare il post coronavirus come la più straordinaria opportunità per rimettersi in carreggiata”.
Fase 3, ecco bozza Dpcm Golden Power
Ventuno pagine, compresa la relazione illustrativa, e 15 articoli. Questa la bozza di Dpcm sul Golden Power, messa nero su bianco dal premier Giuseppe Conte e inviata al Consiglio di Stato per un parere. Il Dpcm è adottato su proposta del Mef, del Mise e del Mit di concerto con i ministri dell’Interno, della Difesa, degli Esteri e della Giustizia. Si tratta, in estrema sintesi, dello ’scudo’ che lo Stato mette su beni e infrastrutture strategiche contro il rischio di scorrerie estere.
Il Dpcm regola, nello specifico, i settori dell’energia, dell’acqua, della salute, di accesso e controllo di dati e informazioni sensibili, del settore finanziario, compreso quello creditizio e assicurativo, intelligenza artificiale e robotica, infrastrutture e tecnologie aerospaziali non militari, approvvigionamento di fattori produttivi nel settore agroalimentare.
Insorge la Lega. “La bozza del testo del Dpcm sulla Golden Power inviata questa mattina al Consiglio di Stato per l’espressione dei pareri è stata scritta in evidente violazione della Costituzione, non tenendo conto della norma primaria votata dal Parlamento e che recepiva l’emendamento della Lega sul settore siderurgico ed agroalimentare. Se questa bozza non verrà corretta, siamo di fronte ad una gravissima violazione della sovranità parlamentare di cui Palazzo Chigi dovrà rispondere” dichiara in una nota Barbara Saltamartini, presidente della commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
“Nel testo del Dpcm, infatti – avverte – viene stravolto l’emendamento approvato che prevedeva come strategici i livelli produttivi ed occupazionali del settore siderurgico e di quello agroalimentare. Una ’manina’ ha ritenuto invece di trattare l’agroalimentare e il siderurgico in maniera diversa, eliminando di fatto la strategicità della produzione e dei livelli occupazionali nel settore dell’acciaio in Italia e invece conservandola per il settore dell’agroalimentare. A voler pensar male, e trattandosi di questo governo ci si azzecca sempre. Che ci sia qualche favore da rendere ad altri Stati europei produttori di acciaio?”, si chiede l’esponente leghista.
“La Lega – assicura – non permetterà che il Parlamento venga calpestato in questa maniera illegittima ed arrogante da una maggioranza che, anziché tutelare il nostro sistema industriale e i lavoratori, fa accordi per svendere il nostro patrimonio produttivo”.
Dl liquidità, da Senato ok fiducia con 156 sì
Con 156 voti favorevoli e 119 contrari il Senato ha detto sì alla fiducia posta dal governo sul cosiddetto decreto legge liquidità. Il provvedimento, già licenziato dalla Camera, è stato quindi convertito in legge in via definitiva.
Scuola, ok fiducia Camera a decreto
Con 305 sì, 221 no e 2 astensioni, la Camera ha concesso la fiducia al governo sul decreto legge scuola. Ora la seduta è sospesa e riprenderà alle 20 con l’esame degli ordini del giorno.
Si va verso la seduta fiume della Camera per l’approvazione definitiva del decreto scuola. Durante la conferenza dei capigruppo, terminata poco prima di mezzanotte nella Sala della Regina di Montecitorio, su richiesta della maggioranza, il presidente dell’Assemblea, Roberto Fico, ha deciso di porre in votazione la proposta di seduta fiume, che ha ottenuto l’ok dell’Aula.
La capigruppo si è riunita in tarda serata con l’obiettivo di trovare un’intesa tra i gruppi parlamentari sul timing del voto finale sul decreto scuola, che scade domenica prossima. Le opposizioni avevano puntato i piedi, minacciando ostruzionismo sugli odg cosi’ da impedire la conversione in legge entro sabato.
Meloni e Salvini contro Bersani: “Dichiarazioni disgustose”
“L’odio ideologico della sinistra non si ferma nemmeno davanti ai morti. Ascoltate queste vergognose dichiarazioni di Bersani”. Il tweet è di Giorgia Meloni che posta una dichiarazione di Pier Luigi Bersani. L’ex segretario del Pd, intervistato da ’Carta Bianca’, ha affermato: “Con il centrodestra al governo non sarebbero bastati i cimiteri”.
“Il messaggio che il centrodestra sta dando da fuori e da dentro il parlamento è una coltellata al Paese – ha detto ancora Bersani – E questa gente qua, lo lasci dire a uno di Piacenza”, città in cui ci sono stati molti morti da Covid, ricorda Bianca Berlinguer, “viene il dubbio che se avessero governato loro non sarebbero bastati i cimiteri”.
’Bersani? Dichiarazioni disgustose. A me sembra una dichiarazione di un cretino… Ci sono 30mila morti e si scherza su questo. Davvero c’è qualcuno che non sta bene. Quando si fa polemica sui cimiteri, vuol dire che non stai bene’’, ha commentato Matteo Salvini ospite del tg4.
“Chiaro che ho usato un’iperbole. Ma un ex ministro dell’interno che ridicolizza mascherine e distanziamento dopo che a pochi giorni dalla prima zona rossa chiedeva di aprire tutto si espone a un giudizio che, ripeto, per iperbole, confermo assolutamente”, ha scritto su Twitter Bersani, replicando a Matteo Salvini e Giorgia Meloni.