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Renzi: “Nel settore banche è successo di tutto”

cms_7491/renzi_recanati_casa_leopardi.jpg“Ieri abbiamo votato una mozione che il governo ci ha chiesto di modificare. Non c’è nessuno scontro tra il Pd e il governo, che ci ha chiesto di cambiare il testo è che noi abbiamo cambiato con logica di collaborazione”. Lo ha detto Matteo Renzi parlando della vicenda Bankitalia.

“C’è una discussione sul futuro di Bankitalia, non tocca al Pd e il governo deciderà. Ma è certo che se qualcuno vuole raccontare che nel settore delle banche non è successo niente, non sarò io a essere d’accordo”, ha aggiunto il segretario del Pd in una tappa del treno del Partito democratico. “Nelle banche è successo di tutto, è mancata una vigilanza adeguata, ci sono stati dei manager che hanno preso un sacco di soldi e non hanno lavorato con professionalità”, ha detto ancora.

“Noi non facciamo polemiche, ciascuno si assume le sue responsabilità. Ma se si dice che non è accaduto niente nelle banche non è accettabile. C’è bisogno di scrivere una pagina nuova“, ha affermato Renzi.”Chi sarà scelto come governatore avrà pieno rispetto istituzionale del Pd”, ha spiegato il segretario dem aggiungendo: “Io penso che noi del Pd non abbiamo niente da nascondere, siamo intervenuti per rimediare ai disastri degli altri”.

Allarme Ocse: Italia paese per vecchi

cms_7491/nonni_nipoti_fg.jpgL’Italia è già uno dei Paesi con più anziani nell’area dell’Ocse ma diventerà, nel 2050, il terzo Paese con più anziani nel mondo dopo Giappone e Spagna. E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi dall’organizzazione internazionale.

Nel 2050, infatti, in Italia ci saranno 74 over 65 anni per ogni 100 attivi (persone di un età compresa tra i 20 e i 64 anni). Attualmente sono 38. Solo il Giappone (78 per 100) e la Spagna (76 per 100) precederanno il Belpaese.

In Italia i lavoratori più anziani (quelli fra i 55 e i 64 anni) lavorano e guadagnano più dei giovani, conferma l’Ocse nel rapporto da cui emerge come il tasso di occupazione dei lavoratori anziani è salito di 23 punti percentuali fra il 2000 e il 2016 mentre la quota di giovani con una occupazione è scesa di 11 punti.

LA SITUAZIONE NELL’AREA OCSE – L’invecchiamento della popolazione colpirà fortemente le giovani generazioni nell’area dell’Ocse e farà crescere le disuguaglianze, avverte l’organizzazione. Nel 2050, infatti, ci saranno 53 over 65 anni per ogni 100 attivi, contro 28 nel 2015 e 20 nel 1980.

Al Nord è allarme smog

cms_7491/smog_palazzi_ftg.jpgAllerta smog nel Nord Italia. “Il problema è conosciuto ed è un problema molto complesso” che “interessa tutte la grandi capitali europee come Londra, Berlino e Parigi. Noi abbiamo un problema più grave degli altri in Pianura Padana anche per la morfologia dell’area che mantiene le polveri sottili. Lì abbiamo bisogno di interventi forti” e “che tutti i Comuni di quella zona li facciano insieme con la stessa determinazione”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel suo intervento a ’Radio anch’io’, a proposito del problema smog al Nord Italia.

LOMBARDIA – Ieri, infatti, in Lombardia sono stati segnati sei giorni consecutivi con valori oltre i limiti: superata la media provinciale di 50 microgrammi per metro cubo, secondo quanto segnalato dalle centraline di Arpa Lombardia nelle province di Milano, Monza, Mantova, Bergamo, Brescia; 7 invece in quelle di Lodi e Cremona. La media provinciale a Milano si attesta su 69,9 microgrammi/metro cubo. Da mercoledì, spiega l’Arpa, “la circolazione tenderà gradualmente a mutare per correnti più instabili di origine atlantica, con un primo lieve passaggio perturbato atteso per venerdì”.

MILANO – A Milano, come su tutta la pianura occidentale della Lombardia, non piove dal 19 settembre e a ottobre risultano 0 mm su gran parte delle stazioni in città, mentre l’anno scorso nello stesso periodo si registravano 42 mm.

TORINO – Nel capoluogo piemontese, inoltre, è stato previsto il blocco totale della circolazione di tutti i veicoli a motore con qualsiasi alimentazione, eccetto i mezzi ecologici, dopo 20 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 microgrammi al metro cubo delle concentrazioni di polveri sottili nell’aria.

PIEMONTE – Lo prevedono le misure antismog approvate ieri dalla Giunta Appendino su proposta dell’assessore all’Ambiente, Alberto Unia, in attesa del piano per la qualità dell’aria della Regione Piemonte. Il piano comunale entrerà in funzione venerdì prossimo.

VENETO – Anche l’analisi delle concentrazioni di Pm10 nei capoluoghi di provincia del Veneto, come già lunedì, ha mostrato come il valore limite giornaliero sia stato superato per più di 35 giorni in tutti i capoluoghi del Veneto a eccezione di Belluno e Verona (35 superamenti da inizio anno).

ALTRI CAPOLUOGHI – Per tutti i capoluoghi del Veneto, l’analisi da parte dell’Agenzia regionale per l’ambiente Arpav evidenzia un peggioramento della situazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il limite giornaliero non era stato superato per più di 35 giorni in nessuna delle stazioni di fondo della rete considerata.

GALLETTI – In quattro Regioni, ha detto il ministro Galletti, è stato firmato un protocollo con il quale le Regioni “si sono impegnate a fare le stesse azioni al verificarsi di determinate condizioni. Ci siamo incamminati su una strada che in un medio periodo potrebbe dare alcuni risultati”.

PARCO AUTO – “Quello degli autoveicoli è un problema vero italiano – ha continuato -. Abbiamo un parco veicoli molto obsoleto; il problema dell’incentivazione alla rottamazione degli autoveicoli è una misura che bisognerà prendere ed è contenuta nella Sen (Strategia energetica nazionale, ndr). Gli obiettivi di Parigi di riduzione di Co2 sono al centro per la prima volta della strategia”.

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18 Ottobre 2017