Open to the public from Saturday May 28th to Sunday November 27th 2016 at the Giardini and the Arsenale, the 15th International Architecture Exhibition, titled REPORTING FROM THE FRONT, will be directed by Alejandro Aravena and organized by La Biennale di Venezia chaired by Paolo Baratta.
The preview will take place on May 26th and 27th, the awards ceremony and inauguration will be held on Saturday May 28th 2016.
The Exhibition will also include the 62 National Participations in the historic Pavilions at the Giardini, at the Arsenale and in the historic city centre of Venice. Five countries will be participating for the first time: Philippines, Kazakhstan, Nigeria, Seychelles and Yemen.
The Italian Pavilion at the Tese delle Vergini in the Arsenale, sponsored and promoted by the Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, will be curated this year by Simone Sfriso, curatorial team Massimo Lepore, Simone Sfriso, Raul Pantaleo TAMassociati.
The International Exhibition
The Exhibition REPORTING FROM THE FRONT will be laid out in a unitary exhibition sequence from the Central Pavilion (Giardini) to the Arsenale, and will include 88 participants from 37 different countries. 50 of them will be participating for the first time, and 33 architects are under the age of 40.
“REPORTING FROM THE FRONT will be about sharing with a broader audience, the work of people who are scrutinizing the horizon looking for new fields of action, facing issues like segregation, inequalities, peripheries, access to sanitation, natural disasters, housing shortage, migration, informality, crime, traffic, waste, pollution and the participation of communities. And simultaneously it will be about presenting examples where different dimensions are synthesized, integrating the pragmatic with the existential, pertinence and boldness, creativity and common sense. “
“It is not easy – concluded Aravena – to achieve such a level of expansion and synthesis; they are battles that need to be fought. The always menacing scarcity of means, the ruthless constraints, the lack of time and urgencies of all kinds are a constant threat that explain why we so often fall short in delivering quality. The forces that shape the built environment are not necessarily amicable either: the greed and impatience of capital or the single mindedness and conservatism of the bureaucracy tend to produce banal, mediocre and dull built environments. These are the frontlines from which we would like different practitioners to report, sharing success stories and exemplary cases where architecture did, is and will make a difference.”
La Biennale Architettura di Venezia 2016
Sarà aperta al pubblico da sabato 28 maggio a domenica 27 novembre 2016, ai Giardini e all’Arsenale, la 15. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo REPORTING FROM THE FRONT, diretta da Alejandro Aravena e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 26 e 27 maggio, la cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà sabato 28 maggio 2016.
La Mostra sarà affiancata da 62 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 5 i paesi presenti per la prima volta: Filippine, Kazakistan, Nigeria, Seychelles e Yemen.
Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà curato quest’anno da Simone Sfriso, team curatoriale Massimo Lepore, Simone Sfriso, Raul Pantaleo TAMassociati.
La Mostra REPORTING FROM THE FRONT formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 88 partecipanti provenienti da 37 paesi. Di questi 50 sono presenti per la prima volta, e 33 sono gli architetti under 40.
«REPORTING FROM THE FRONT propone dunque di condividere con un pubblico più ampio, il lavoro delle persone che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi ambiti di azione, affrontando temi quali la segregazione, le disuguaglianze, le periferie, l’accesso a strutture igienico-sanitarie, i disastri naturali, la carenza di alloggi, la migrazione, l’informalità, la criminalità, il traffico, lo spreco, l’inquinamento e la partecipazione delle comunità. Propone altresì di presentare degli esempi di sintesi delle diverse dimensioni, dove il pragmatico si intreccia con l’esistenziale, l’attinenza con l’audacia, la creatività con il buon senso.»
«Non è facile – conclude Aravena – raggiungere un tale livello di espansione e sintesi; sono battaglie tutte da combattere. Il rischio sempre incombente di insufficienza dei mezzi, i vincoli spietati, la mancanza di tempo e le urgenze di ogni sorta rappresentano una costante minaccia e spiegano perché così spesso non riusciamo ad assicurare la qualità. Le forze che contribuiscono a dare forma all’ambiente costruito non sono poi necessariamente amichevoli: l’avidità e l’impazienza del capitale; o l’ottusità e il conservatorismo della burocrazia tendono a produrre ambienti banali, mediocri e monotoni. Sono queste le prime linee dalle quali vorremmo notizie da diversi professionisti, condividendo successi e casi emblematici nei quali l’architettura ha potuto, può e potrà fare la differenza.»