La Galleria dell’Accademia di Firenze fa “di necessità virtù” e sfrutta il periodo di chiusura per ottimizzare i suoi percorsi espositivi, in attesa di poter accogliere al più presto nuovi visitatori. Tante sono infatti le operazioni di manutenzione e risanamento in corso, che vedono coinvolta, tra le altre, “La Resurrezione” di Raffaellino del Garbo, tavola che necessita da tempo di restauro.
“Come già annunciato in precedenza – spiega Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze – il grande cantiere della Sala del Colosso è iniziato più di un mese fa, in accordo con il Mibact. Quasi tutte le opere, escluso quelle amovibili, sono state spostate negli ambienti dedicati alle esposizioni temporanee, sottoposte a una valutazione del loro stato di conservazione e stiamo lavorando a un piano di veri e propri restauri. E sono lieta di annunciare che oggi, mercoledì 11 novembre, iniziamo con La Resurrezione, una splendida tavola di Raffaellino del Garbo, degli inizi del XVI secolo, che con la sua monumentale cornice lignea è stata trasportata presso i laboratori di restauro che si prenderanno cura di questo dipinto in tutta la sua complessità.”
Sarà effettuata sull’opera un’ampia diagnosi multi-tecnica non invasiva, composta da imaging fotografico e varie metodologie di analisi, che consentiranno di ottenere una dettagliata visione del dipinto per la conoscenza dei materiali e della tecnica esecutiva.
“Questo intervento riguarderà sia il supporto ligneo che gli strati pittorici e sarà condotto per gradi – fa sapere la responsabile dell’ufficio restauro della Galleria, Eleonora Pucci – Il complesso insieme delle operazioni che interesseranno gli strati pittorici procederà da una pulitura eseguita dopo gli opportuni test per individuare la metodologia da usare ed il livello più corretto da raggiungere, alla stuccatura con integrazione delle parti pittoriche, prima di arrivare alla protezione finale”.