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RILEGGENDO POESIA – PAOLO VALESIO

cms_23190/1.jpgPaolo Valesio è un autore per il quale la scarna nota biografica comparsa sul n. 63 del giugno 1993 può tranquillamente essere saltata a piè pari. La rubrica dei suoi Inediti, con una nota critica di Clelia Martignoni, era intitolata Il Figlio dell’Uomo spicca il volo.

Il sito personale del poeta, romanziere, saggista e critico letterario è gradevole, ben fatto, molto curato. Lo proponiamo ai nostri lettori: https://paolovalesio.wordpress. Poeta, narratore e critico, Paolo Valesio nasce a Bologna dove si laurea. Ottenuta in seguito la libera docenza, Valesio si trasferisce negli Stati Uniti, dove insegna a Harvard, New York University, Yale e attualmente alla Columbia University nella città di New York, dove è titolare della Cattedra “Giuseppe Ungaretti” in Letteratura Italiana. Egli dirige la rivista Italian Poetry Review presso la Italian Academy for Advanced Studies in America (situata nel campus di Columbia), e collabora a riviste e giornali italiani.

Oltre a numerosissimi saggi, articoli, racconti e poesie sparse, Paolo Valesio ha pubblicato diciassette libri di poesia, due romanzi, una raccolta di racconti, e cinque libri di critica. Ha inoltre messo in scena un suo atto unico, e collaborato alla messa in scena di due opere teatrali tratte da due sue diverse raccolte di poesia. Da vari anni, Valesio è impegnato nella scrittura di cinque romanzi-diari, paralleli ma diversi, che costituiscono una Pentalogia narrativa ancora inedita (a parte alcune anticipazioni su riviste) e comprendente a questo punto più di 20.000 fogli manoscritti.

cms_23190/2_1631851433.jpgPossiamo soltanto aggiungere che il poeta bolognese è nato nel 1939 e che ha dedicato gran parte della sua ricerca allo studio della retorica e della sua realizzazione in scrittura, anche nella dimensione spirituale, ad esempio a Gabriele d’Annunzio e al futurismo, organizzando il convegno per il centennale Beyond Futurism: Filippo Tommaso Marinetti, Writer (For the Centennial Anniversary of the Italian Avant-Garde) tenutosi alla Columbia nel 2009 e curando, assieme a Patrizio Ceccagnoli, la pubblicazione di Venezianella e Studentaccio di Filippo Tommaso Marinetti. Durante la sua permanenza a Yale, Valesio creò il “Yale Poetry Group”, riunione bisettimanale di letture e conversazioni poetiche (1993-2003). Nel 1997 fondò la rivista Yale Italian Poetry (YIP), che dal 2006 ha mutato il titolo in Italian Poetry Review (IPR), collocandosi in sedi internazionali (New York, Bologna e Firenze). Oltre a una vasta produzione di saggi su riviste scientifiche, Valesio collabora con la stampa periodica italiana. Affermava Clelia Martignoni: “Questo poemetto di Paolo Valesio aggiunge alla già nota narratività dell’autore e alla consueta ricerca lirico-ritmico-fonica un repertorio di temi cosmici, sacrali, numinosi, e un taglio drammatico e dialogico che segnalano forse una interessante svolta nel suo percorso. […] Se il poeta Valesio ci aveva abituato nella sua produzione precedente a decifrare epifanie e magici indizii dentro la minuta quotidianità, il Valesio di oggi sembra volerci accostare alle grandi forze e ai turbinosi eventi della Natura e del Sacro.” Così egli parla della sua poetica: La mia poetica (in brevissimo — anche perché questo termine mi pare un po’ pesante) parte dal riconoscimento del fatto che nulla può essere adeguatamente espresso dal linguaggio umano nel suo uso normale. Le cose del mondo stanno lì, dure e spigolose, e il linguaggio ha una capacità molto limitata di (de)costruirle; in compenso, ha capacità pressoché illimitate di produrre fraintendimenti. Il linguaggio umano, insomma, sembra fatto per fraintendersi. La speranza (utopica necessaria realistica) che ci sostiene nella nostra vita quotidiana in quanto vita soprattutto linguistica è che il fraintendersi divenga, a volte e in parte, un fra-intendersi: cioè, piuttosto che un ‘non intendersi’ un ‘intendersi fra’. Io vedo la mia poesia come un’accettazione profonda del fraintendimento, un tuffo nel fraintendimento, un modo di sguazzare nel fraintendimento (ma non si tratta di un giuoco frivolo e compiaciuto, bensì di un ludus molto serio). Accettare in partenza il fraintendimento in tutta la sua latitudine è la speranza migliore di attingere qualche volta il fra-intendimento, cioè di realizzare momenti di intesa reciproca. Segnaliamo infine la pubblicazione Il servo rosso – The red servant (Puntoacapo, 2016), a cura di Graziella Sidoli, è una “prima selezione” delle poesie pubblicate da Paolo Valesio, tratte da: Poesie in prose (1979) fino a Ogni meriggio può arrestare il mondo (2002). Si tratta di un libro bilingue in cui le poesie originariamente scritte in italiano sono accompagnate dalle loro versioni in inglese, realizzate da Michael Palma e da Graziella Sidoli. Proponiamo ai nostri lettori La tentazione.

La tentazione

Forse passai la vita respirando,
giornata dopo giornata,
gli odori di un’alba non mia.
Viene sopra di me la tentazione
della disperazione:
io e la vita mia,
mai ci siamo incontrati. Ma poi penso:
queste albe qualcuno le ha mandate;
queste albe, qualcuno
le deve accogliere.

Data:

17 Settembre 2021