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Ripensare missioni Ue, la linea del governo

Ripensare missioni Ue, la linea del governo

cms_9664/migranti_libia7_afp.jpgNo all’ingresso in Italia dei cosiddetti movimenti secondari, rafforzamento della protezione delle frontiere esterne e la richiesta di un serio ricollocamento europeo dei richiedenti asilo. Sì al sostegno alla Libia e un ripensamento sulle varie missioni europee, in particolare sulla parte che prevede che chi viene salvato sia portato automaticamente in Italia. Questi, in estrema sintesi, alcuni tasselli messi insieme durante il vertice a Palazzo Chigi di oggi – riuniti attorno al tavolo il premier Giuseppe Conte, i ministri Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Giovanni Tria – in vista del vertice sui migranti dei ministri dell’Interno dell’Ue in agenda l’11 e il 12 luglio.

Il governo italiano, è quanto filtra dall’interno, parlerà con una sola voce, e l’incontro di oggi era finalizzato a concordare una linea comune. Domani, intanto, è previsto un incontro tecnico sempre sull’immigrazione, mentre mercoledì ci sarà una seconda riunione tra il ministro dell’Interno e vicepremier Salvini e il presidente Conte. Al termine della riunione di oggi si è tornato a ribadire il fine ultimo, con un ruolo da protagonista dell’Italia in Europa.

Nel vertice di oggi sarebbe stata inoltre presa in considerazione la richiesta del responsabile dell’Interno francese di un confronto con Salvini prima dell’inizio dell’atteso vertice di Innsbruck. Intanto, in vista della due giorni, è stato confermato l’incontro bilaterale con il ministro dell’Interno tedesco per l’11 luglio e per il 12 quello trilaterale con i ministri tedesco e austriaco prima dell’inizio del vertice.

“GOVERNO AGISCE CON UNA VOCE SOLA” – In tema di migranti ’’il governo lavora e agisce con una voce sola. Un conto è la forma un conto è la sostanza’’ ha detto Matteo Salvini a margine della firma, presso il Comando generale dei Carabinieri, di un protocollo d’intesa per la prevenzione degli incendi, riferendosi ai presunti contrasti con la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta. “La linea del governo italiano sul fronte della sicurezza, dell’immigrazione, e della lotta al terrorismo è una e una sola” ha ribadito il vicepremier. ’’Non ci sfiliamo dalle missioni internazionali ma le regole devono cambiare, come ha detto oggi anche l’Unione europea’’ ha sottolineato il leader della Lega.

Oggi sulla questione è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, nel corso di una conferenza stampa congiunta con l’inviato Onu per la Libia, Ghassan Salamé. “Non c’è nessun rischio che l’Italia si sfili dalle missioni internazionali, siamo pienamente dentro e non abbiamo nessuna intenzione di muoverci al di fuori del quadro di diritto internazionale, quindi anche europeo” ha detto il titolare della Farnesina.

COLLOQUIO CON MATTARELLA – Salvini oggi ha avuto un faccia a faccia al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il colloquio con il capo dello Stato è durato poco più di 30 minuti. “Quello che ci siamo detti rimane tra me e il presidente Mattarella. È stato un incontro utile, positivo e proiettato nel futuro’’ ha affermato il leader della Lega rispondendo alla domanda se durante il colloquio si fosse parlato dei fondi della Lega, dopo la recente sentenza della Cassazione. ’’Qualcuno guarda al passato, io e Mattarella abbiamo lavorato per il futuro con soddisfazione di entrambi’’, ha concluso Salvini.

E’ stato un incontro “molto cordiale” e si è incentrato, secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale, sulle tematiche proprie del Viminale: immigrazione, sicurezza, terrorismo, confisca dei beni dei mafiosi e la situazione della Libia. Come da previsioni, non si sarebbe parlato di vicende legate all’operato della magistratura.

Ilva, Di Maio: “I piani non soddisfano”

cms_9664/Ilva_Taranto_Fg-kNa--1280x960@Web.jpg“Il Piano ambientale e occupazionale non sono soddisfacenti. Ci aspettiamo proposte fortemente migliorative“. Così il ministro per lo sviluppo economico Luigi Di Maio al termine dell’incontro con i vertici Arcelor Mittali sul caso Ilva. “Da un primo colloquio sul piano ambientale ci sono delle novità, non entusiasmanti”, mentre sul “piano occupazionale i numeri sono gli stessi”, dice Di Maio. Quindi “il piano occupazionale è fermo al palo, ci aspettiamo di più”, aggiunge.

“Ho dato mandato ai commissari per esplorare le proposte migliorative’’ sul fronte ambientale, “ma prima di esprimermi dobbiamo analizzarle”, aggiunge il ministro, ribadendo che il governo ha “due obiettivi: il livello occupazionale e il fatto che i cittadini di Taranto tornino a respirare”. E, aggiunge, “dallo studio delle 23mila pagine viene fuori che ci si aspetta di più rispetto alle proposte del precedente governo”, quei livelli occupazionali concordati con il governo precedente “non ci soddisfano. Mi aspetto maggiori garanzie. Ci sarà un confronto tecnico serrato”.

Sui tempi Di Maio, aggiunge che “adesso l’interlocuzione è in corso” auspicando “in tempi brevi passi avanti”. E insiste: “Ho chiesto passi avanti, ci aspettiamo di più sul piano occupazionale”. E sui tempi aggiunge: “I sindacati hanno ragione a dire che i tempi sono strettissimi. Stiamo lavorando a 360 gradi per migliorare il piano ambientale e occupazionale”.

Di Maio oggi ha incontrato al Mise anche i sindacati. Il segretario generale Fiom Francesca Re David ha detto: “Pensiamo che se il ministro dice che l’azienda deve cambiare posizione noi siamo d’accordo”. La sindacalista ha spiegato che non ci sono state “indicazioni sui tempi”, ma aggiungendo di aspettarsi “nell’arco di pochi giorni un ritorno di questo approfondimento”.

Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl, ha chiesto al ministro di fare “più e di meglio”. “Il tempo è scaduto”, ha proseguito aggiungendo: “Il ministro capisca che noi non guardiamo al colore o all’impronta politica del governo”. Il sindacalista ha criticato la proroga dei commissari per l’Ilva. E’ stata una scelta “irresponsabile”, ha attaccato. “Ci aspettiamo – ha detto il leader della Uilm, Rocco Palombella – che tutto accada al più presto per raggiungere un’intesa con Arcelor Mittal entro luglio. Tutti i lavoratori degli impianti e le comunità si aspettano risposte chiare e concrete nel brevissimo periodo. Non c’è più tempo”.

Amazon assume, 1700 posti in Italia

cms_9664/Amazon_piacenza_fg.jpgAmazon creerà 1.700 posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia entro la fine dell’anno. E’ quanto annuncia la società in una nota, sottolineando che “le nuove opportunità di lavoro sono destinate a persone con ogni tipo di esperienza, istruzione e livelli di competenza, dagli ingegneri e sviluppatori di software agli operatori di magazzino”. Con le nuove assunzioni Amazon supererà così i 5.200 dipendenti dai 3.500 di fine 2017, di cui oltre 600 collocati nella nuova sede di Milano.

“Molti dei ruoli – prosegue la nota aziendale – sono disponibili nei nuovi centri di distribuzione che sono stati aperti nell’autunno 2017 a Passo Corese (RI) e a Vercelli così come nel centro di distribuzione Amazon già esistente a Castel San Giovanni (PC), nel Customer Service di Cagliari, nel Centro di Sviluppo di Torino e nella nuova sede direzionale a Milano“. Dal 2010 Amazon ha investito oltre 1,6 miliardi di euro per sviluppare le sue attività in Italia.

“Siamo impegnati a investire in Italia per migliorare continuamente i servizi che offriamo ai nostri clienti e per portare innovazione, in tutta Europa e in Italia, attraverso la ricerca e lo sviluppo in particolare negli ambiti del Machine Learning e della Robotica”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon.it e Amazon.es. “Nel 2018 – conclude – 1.700 nuovi dipendenti rafforzeranno i nostri team italiani per assicurare ai nostri clienti consegne più veloci, una selezione più ampia e maggiore convenienza”.

Alitalia riparte, ricavi in aumento

cms_9664/alitalia_ftg.jpgProsegue il trend di crescita dei ricavi da traffico passeggeri di Alitalia. La compagnia ha registrato a giugno ricavi da traffico passeggeri in aumento del 10,6% rispetto al giugno 2017. Una crescita a doppia cifra trainata sia dai collegamenti nazionali che da quelli internazionali e intercontinentali. Complessivamente, dopo l’incremento del 6,4% registrato nei primi tre mesi del 2018, nel secondo trimestre di quest’anno i ricavi da traffico passeggeri sono cresciuti del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Positivi i risultati anche per quanto riguarda il numero dei passeggeri: nel mese di giugno Alitalia ha trasportato 2.020.402 viaggiatori con una crescita del 1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’aumento è stato determinato, in particolare, dalla crescita a doppia cifra del lungo raggio che, con 265.086 passeggeri trasportati, ha registrato un incremento dell’11,4%.

Crescono anche i ricavi legati al settore cargo, aumentati a giugno 2018 dell’11,8% e del 9,1% nel secondo trimestre di quest’anno rispetto agli stessi tre mesi del 2017. Sul fronte operativo, nel periodo gennaio-giugno 2018 Alitalia si è confermata la compagnia più puntuale in Europa e la quarta più puntuale al mondo con l’85,1% dei voli atterrati in orario. I dati relativi al primo semestre dell’anno sono stati raccolti e analizzati da FlightStats, autorevole società indipendente Usa.

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10 Luglio 2018