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ROMANIA E BULGARIA ENTRANO IN SCHENGEN PER CONFINI AEREI E MARITTIMI

cms_32980/schengen-area-iexpats.jpgUna prima buona notizia per questo 2024, dal fronte politico europeo, arriva da Bruxelles e riguarda l’area Schengen: dal prossimo 31 marzo, infatti, Romania e Bulgaria aboliranno parzialmente i controlli in ingresso. Una decisione presa dai 27 Stati Ue, al termine di negoziati che duravano da anni. L’ultimo veto, apposto da Vienna, è caduto, per cui via libera all’accordo. L’Austria, infatti, si era da tempo opposta alla maggiore liberalizzazione, per timori legati al flusso di immigrazione clandestina proveniente proprio da questi ultimi due Paesi, ma Sofia e Bucarest hanno offerto idonee garanzie tanto da convincere Vienna a sbloccare la situazione e addivenire all’accordo in maniera unanime. Probabilmente, però, le diffidenze non si sono completamente dissolte e, anche per questo motivo, l’adesione è stata prevista in maniera “parziale”, ovvero solo per i confini marittimi e aerei. Non dunque per quelli terrestri, per abolire i quali servirà invece una nuova decisione. La data di entrata in vigore dell’odierno accordo è stata opportunamente scelta per il 31 marzo, in occasione del cambio dell’orario da invernale a estivo programmato dalla Iata, ovvero l’associazione internazionale del trasporto aereo.

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Come noto, l’Unione Europea e la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali previste per i cittadini dei paesi membri è cosa differente rispetto alla circolazione agevolata derivante dagli accordi di Schengen. In generale, pertanto, un Paese appartenente all’Unione Europea potrebbe non aver aderito agli accordi di Schengen o viceversa: uno di questi casi era rappresentato proprio da Bulgaria e Romania, entrambi entrati nell’Unione Europea nel 2007, ma che non erano membri della nota area Schengen. “Oggi è un giorno di grande orgoglio. La decisione di abolire i controlli alle frontiere aeree e marittime interne rappresenta un importante passo avanti per loro e per lo spazio Schengen. Entrambi hanno lavorato duramente per questo. Lo meritano entrambi. Renderanno Schengen ancora più forte” ha commentato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. “Congratulazioni ai cittadini di Romania e Bulgaria per l’estensione di Schengen ai passeggeri del trasporto marittimo e aereo” ha invece dichiarato Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, spiegando che si tratta “di un passo atteso da tempo, affinché i cittadini rumeni e bulgari possano godere di una più facile libertà di movimento, con la prospettiva dei futuri trasporti terrestri”.

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Mentre ancora Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, ha esultato per un’Europa che ne esce “più forte”, più unita e più sicura per i nostri cittadini. Il primo ministro rumeno Marcel Ciolacu ha dichiarato che “dopo 13 anni di attesa, abbiamo finalmente un accordo politico. L’abolizione delle frontiere aeree e marittime nel marzo 2024 è un diritto conquistato dopo lunghi negoziati, ma le cose non si fermeranno qui”, mostrandosi fiducioso sul fatto che, sempre nel corso del 2024, l’accordo possa essere esteso pienamente a tutte le frontiere. Il premier bulgaro Nikolay Denkov ha invece dichiarato che “I negoziati saranno combinati con un sostegno iniziale da parte della Commissione europea per proteggere le frontiere esterne dell’Ue con la Turchia e la Serbia e ridurre il flusso di migranti illegali verso l’Europa”, alludendo all’ultimo veto dell’Austria, relativo alle frontiere terrestri, che potrebbe cadere proprio quando (e se) la Commissione rafforzerà i controlli esterni di tutta l’Unione.

Data:

1 Gennaio 2024