“Non condivido l’immagine tutta negativa di Salvini, penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé“. Con queste recenti dichiarazioni il cardinal Ruini (ex presidente dei vescovi), apriva uno spiraglio di dialogo con il leader leghista, che in questi mesi ha difeso il clero sulla sua visione di fede nella politica odierna. Aldilà del dualismo fede/fideismo, l’ex segretario della CEI ha aperto in maniera importante verso la politica della lega. Come ben sappiamo, Ruini per anni ha sostenuto il centrodestra, condividendone la linea politica. Ad oggi la politica salviniana è molto discussa all’interno della Curia e vede come uno dei maggiori antagonisti il Santo Padre. L’apostolato di Papa Francesco, è tutto incentrato sull’accoglienza e la missionarietà, punti non convergenti da quelli esposti da Salvini. Un altro elemento da evidenziare in questa vicenda, sta nel fatto che mai nessun prelato si era mai spinto così oltre come ha fatto Camillo Ruini. Infatti, secondo il Corriere della Sera il leader leghista ha incontrato il cardinale nella giornata di martedì.
Il motivo non è ancora ben chiaro agli addetti ai lavori, ma sicuramente il cardinale vuole vederci chiaro e inquadrare meglio la personalità di Salvini. Il consueto bacio al rosario nei vari comizi, risale al febbraio del 2018, ma l’idea/strategia non è sua bensì dell’ex ministro Fontana. Infatti, lo stesso Salvini restò sorpreso del consenso del pubblico tanto da farlo diventare un’abitudine. Ad ogni modo, tornando al famoso incontro segreto, bisogna sottolineare l’importanza di Giorgetti. Nulla di nuovo insomma, perché il vice segretario leghista è molto abile nell’arte diplomatica tanto da esercitare molto consenso nelle fila conservatrici del Vaticano. Una brutta tegola per Francesco, che vede nuovamente attaccarsi tra le mura amiche. L’ascesa della Lega in questi mesi, ha impressionato molti esponenti vaticani, tanto da avviare una sottile intesa per capire i reali obiettivi del carroccio. Pertanto, definire l’importanza dell’incontro tra Ruini e Salvini risultata molto difficile. Sicuramente, l’ala più conservatrice del Vaticano vuole vederci chiaro per poter dare finalmente il suo parere, e nel caso, il suo appoggio non solo spirituale.