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Russia, esplosione ai servizi segreti

Russia, esplosione ai servizi segreti

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E’ di un morto e tre feriti il bilancio di un’esplosione avvenuta all’ingresso della sede dei servizi di sicurezza della Federazione russa Fsb (erede del Kgb sovietico) nella regione di Arkhangelsk, nel nordovest della Russia. A renderlo noto è stato il governatore, Igor Orlov.

“Tre persone sono ricoverate in ospedale – ha dichiarato – una è rimasta uccisa”. La vittima è un 17enne che era riuscito a portare l’esplosivo – poi deflagrato – all’ingresso degli uffici Fsb. Le tre persone ferite sono dipendenti dell’Agenzia. L’esplosione è avvenuta alle 8.52 (ora di Mosca, le 6.52 in Italia) quando il ragazzo, di Arkhangeks, ha estratto l’ordigno dalla sua borsa.

Il 17enne avrebbe anticipato la sua azione su Telegram, con un messaggio pubblicato pochi minuti prima di farsi esplodere, denunciando di essere stufo dell’Fsb che “tortura la gente”. L’attentatore sarebbe un anarchico. “E’ il primo attentato suicida portato a termine non da un jihadista”, ha detto Andrei Soldatov, esperto di intelligence in Russia. Il 17enne sarebbe uno studente di un istituto tecnico, scrivono i media russi. La Commissione inquirente ha aperto un’inchiesta e diffuso una foto su Twitter. Le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza in tutti gli uffici pubblici.

Asia Bibi è libera

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La Corte Suprema del Pakistan ha assolto Asia Bibi , la donna cristiana condannata a morte nel 2010 per blasfemia, il cui caso ha scatenato indignazione all’estero e violenze nel Paese. “E’ assolta da tutte le accuse” ha detto il giudice Saqib Nisar leggendo il verdetto, aggiungendo che “è libera di andare immediatamente”.

LA VICENDA – Madre cattolica di cinque figli, Asia Bibi è stata condannata nel 2010 dopo essere stata accusata di aver insultato il Profeta Maometto durante una discussione con delle donne musulmane, lavoratrici stagionali di un frutteto nella provincia del Punjab. Lei ha sempre sostenuto la sua innocenza, ma ha trascorso la maggior parte degli ultimi otto anni in isolamento.

LE PROTESTE – La sentenza storica ha già innescato le proteste degli estremisti che sostengono le forti leggi sulla blasfemia. Fuori della Corte Suprema è stato schierato un ingente numero di poliziotti per prevenire episodi di violenza.

Anonymous attacca il governo

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Anonymous torna all’attacco. Il gruppo di ’hacktivisti’, insieme a Lulz Security ITA e AntiSecurity ITA, annuncia in un nuovo video postato online la violazione di alcuni siti web “per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato”. L’obiettivo è quello di “dare risalto a questo 5 novembre”, il giorno in cui nel 1605 Guy Fawkes tentò di far saltare in aria il Parlamento inglese e che, secondo gli attivisti di Anonymous, è “sprofondato nell’oblio”. Nel mirino degli hacker vi sarebbe soprattutto il governo, colpevole di avere diffuso nel paese “paura” e “caos” al fine di essere eletto. “La verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese, crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. Di chi è la colpa? Se cercate il colpevole non c’è che da guardarsi allo specchio”.

“Noi sappiamo perché l’avete fatto – proseguono gli attivisti – Sappiamo che avevate paura. E chi non ne avrebbe? Guerre, attentati, esplosioni, malattie, masse di immigrati e rifugiati. C’era una quantità enorme di problemi. Una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi ed il caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all’attuale governo. Vi hanno promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso”.

“In questa settimana cercheremo di porre fine a questo silenzio. A partire dal 29 ottobre rilasceremo i dati dei siti violati, uno ogni sera, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato – sottolineano gli attivisti – Molti anni fa un gruppo di anarchici ha impresso per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La loro speranza quella di ricordare al mondo che l’equità, la giustizia più che parole sono prospettive. Se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consigliamo di lasciare passare inosservato il 5 novembre ma se vedete quello che vediamo noi – sottolineano – se la pensate come la pensiamo noi e se siete alla ricerca come siamo noi vi chiediamo di mettervi al nostro fianco – concludono – e non accettare più le menzogne e il bavaglio dello Stato“.

Schianto Lion Air, rilevato segnale scatola nera

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Un segnale dalla scatola nera. Gli inquirenti indonesiani hanno infatti rilevato un segnale che apparterrebbe alla scatola nera del Boeing della compagnia Lion Air, inabissatosi con 189 persone a bordo.

E’ stato rilevato anche un oggetto che potrebbe essere la fusoliera del velivolo precipitato nel Mar di Giava con 189 persone a bordo, tra cui l’italiano Andrea Manfredi. “Il sonar di una nave ha rilevato un oggetto di 22 metri a una profondità di 32 metri” ha detto un ufficiale impegnato nelle ricerche all’emittente locale ’TVOne’, aggiungendo che i sub sono stati inviati sul luogo. Secondo un maresciallo capo, “l’oggetto potrebbe essere la fusoliera dell’aereo”.

Intanto il sito ’Aviation-safety.net’ ha reso noto che, la notte prima dello schianto, l’aereo – che era diretto a Pangkal Pinang – aveva registrato problemi alla strumentazione nel volo precedente, con letture “inaffidabili” di altitudini e velocità.

E la compagnia indonesiana ha già licenziato il suo direttore tecnico. Lo ha riferito alla Dpa l’amministratore delegato Edward Sirait. I media locali hanno riferito che il ministro dei Trasporti, Budi Karya Sumadi, aveva ordinato il licenziamento del direttore tecnico e di altri dipendenti che avevano autorizzato il volo. Budi, secondo il portale di notizie ’Detik.com’, ha anche annunciato che il ministero avrebbe valutato i sistemi di sicurezza dei vettori low cost nel Paese. “I ’Low Cost Carrier’ sono una necessità – ha affermato – non c’è niente di sbagliato negli LCC: si tratta di trovare il modo per migliorarne la sicurezza”.

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1 Novembre 2018