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RUSSIA IMPONE LE SUE CONDIZIONI AI NEGOZIATI DI PACE CON L’UCRAINA – Analisi approfondita

La Russia continua a esercitare un forte controllo sui negoziati di pace con l’Ucraina, dettando i termini e i tempi delle discussioni. Secondo un’analisi dell’Institute for the Study of War (ISW), Mosca sta cercando di “offuscare l’attuale stato dei negoziati, con i funzionari russi che stanno creando le condizioni per accusare falsamente Kiev di ritardarli”. Questa tattica sembra essere parte di una strategia più ampia volta a ottenere concessioni significative dall’Ucraina.

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha dichiarato il 28 maggio che la Russia è pronta a presentare il suo memorandum sui termini dei negoziati di pace durante il prossimo incontro bilaterale con l’Ucraina, suggerendo Istanbul come luogo dell’incontro il 2 giugno. Il memorandum russo si concentra su come superare “in modo affidabile” quelle che vengono percepite come “cause profonde” della guerra in Ucraina, ovvero l’espansione della NATO verso est dopo il crollo dell’Unione Sovietica negli anni ’90 e la presunta discriminazione del governo ucraino nei confronti dei russofoni e della cultura russa.

Tuttavia, l’Ucraina sembra essere su una posizione diversa. Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha risposto alla proposta russa affermando che l’Ucraina è pronta per un cessate il fuoco e ulteriori negoziati e che ha già presentato il suo memorandum alla Russia. Ma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha successivamente affermato che la Russia non ha ricevuto una copia del memorandum dell’Ucraina e che Kiev non ha risposto alla proposta di Lavrov.

Questa discrepanza nelle comunicazioni ha sollevato preoccupazioni circa la buona fede delle parti coinvolte nei negoziati. L’ISW sostiene che la Russia sta costringendo l’Ucraina a fare concessioni su tempi, termini e luogo dei negoziati, e che i funzionari russi tenteranno di sfruttare eventuali ulteriori guadagni sul campo di battaglia per ottenere ulteriori concessioni dall’Ucraina e dall’Occidente durante i negoziati.

Precedenti Storici

I negoziati di pace tra Russia e Ucraina non sono una novità. Nel marzo 2022, un ciclo di colloqui tra le parti aveva portato alla formulazione del “Comunicato di Istanbul”, che prevedeva garanzie multilaterali per la sicurezza dell’Ucraina. Tuttavia, i colloqui si interruppero a maggio dello stesso anno a causa di diverse interpretazioni delle condizioni di sicurezza.

Il comunicato di Istanbul prevedeva che l’Ucraina sarebbe stata dichiarata uno stato permanentemente neutrale e denuclearizzato, con la rinuncia a qualsiasi intenzione di aderire ad alleanze militari. Tuttavia, le parti non riuscirono a trovare un accordo sulle garanzie di sicurezza e sulle dimensioni dell’esercito ucraino.

Prospettive Future

La situazione attuale sembra essere bloccata, con entrambe le parti che mantengono posizioni rigide. Il presidente russo Vladimir Putin ha inizialmente suggerito di “riprendere” i negoziati di pace bilaterali del 2022 a Istanbul, ma ha successivamente respinto l’invito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per un incontro di persona.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito che Russia e Ucraina avrebbero potuto spostare i colloqui di pace in Vaticano, ma i funzionari russi hanno respinto questa offerta. L’Ucraina, gli Stati Uniti e gli stati europei hanno ripetutamente chiesto a Mosca di accettare un cessate il fuoco rinnovabile prima che inizino i negoziati per una pace duratura, richieste che il Cremlino ha ripetutamente respinto ¹.

In questo contesto, appare chiaro che i negoziati di pace tra Russia e Ucraina saranno un processo lungo e complesso, con entrambe le parti che dovranno fare significative concessioni per raggiungere un accordo duraturo.

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Data:

31 Maggio 2025

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