San Paolo della Croce, all’anagrafe Paolo Francesco Danei, nasce ad Ovada, nel Monferrato, il 3 gennaio 1694 da Luca Danei e Anna Maria Massari, coniugi religiosi e di nobili origini.
La leggenda racconta che il giorno in cui viene al mondo, la stanza si illumina di vivissima luce, quasi a far presagire i favori straordinari che Dio gli riserva.
Nel 1701 il piccolo Paolo si trasferisce con i genitori nella proprietà di famiglia a Castellazzo Bormida, dove riceve la prima educazione umana e religiosa. Fin da giovanissimo manifesta un vivo interesse per la spiritualità, trascorrendo molto tempo in preghiera e frequentando assiduamente le funzioni religiose e i sacramenti.
S. Paolo della Croce – opera dell’artista Ignazio Tosi
Contemporaneamente porta avanti gli studi, dedicando il proprio tempo libero alla visita di chiese e santuari e rimanendo, per ore intere, ai piedi del SS. Sacramento.
L’anno 1713 segna la sua totale conversione a Cristo: rinuncia a contrarre matrimonio e alla cospicua eredità lasciatagli dallo zio sacerdote, tenendo per sé soltanto il Breviario.
La meditazione della Passione di Cristo e la partecipazione alle sue sofferenze sono il centro della vita di Paolo, tanto che il Vescovo lo incarica di predicare al popolo.
Si reca, dunque, a Roma per studiare teologia e viene ordinato sacerdote da Papa Benedetto XIII.
Nel 1720, intuisce di dover fondare una nuova Congregazione, detta dei “Poveri di Gesù”. La Vergine Maria in persona gli mostra, in una visione, l’abito che avrebbe indossato e lo stemma della Congregazione: «In questo tempo mi vidi in spirito vestito di nero sino a terra, con una croce bianca in petto e sotto la croce il nome SS. di Gesù in lettere bianche.»
Con i suoi primi discepoli – tra cui il fratello – si ritira nella solitudine di Monte Argentaro, in Toscana, dove scrive la Regola aggiungendo, ai tre voti consueti di povertà, castità e obbedienza, quello di promuovere il ricordo della Passione.
Lo stemma della congregazione dei “Passionisti”, fondata da San Paolo della Croce
Ottenuta l’approvazione della regola dal Vescovo Francesco Giuseppe Gattinara, si reca a Roma per farla avallare dal Papa ma viene respinto dal servizio d’ordine del Quirinale.
Nel frattempo, insieme al fratello Giambattista, si ritira per qualche tempo nell’eremo della Santissima Annunziata, sul monte Argentario, prima di stabilirsi a Troia (Foggia) dove il Vescovo Emilio Cavalieri lo aiuta nella correzione della Regola. È sempre lui a patrocinare il ricevimento a Roma da parte di Papa Benedetto XIII che lo autorizza ad accogliere nuove vocazioni.
La Regola viene definitivamente approvata nel 1741 da Papa Benedetto XIV.
Nonostante sia favorito di molti doni celesti – rivelazioni, profezie, dono delle lingue – si definisce “grande peccatore, degno d’essere calpestato dai demoni”. Ma Dio non la pensa così e lo dimostrano i frutti del suo apostolato.
Uno di questi “frutti” si chiama Agnese Grazi. Questa donna, figlia spirituale e prima collaboratrice di San Paolo della Croce, incontra il santo nel 1730 nel corso di un ritiro spirituale da lui predicato. Rimane talmente colpita dalle sue parole che, pur restando in famiglia, decide di offrire a Dio tutta la sua vita. Viene considerata la prima ispiratrice del ramo femminile dell’opera Passionista.
San Paolo della Croce mentre redige la Regola dei Passionisti
Dopo l’approvazione della Regola, ha luogo il primo Capitolo Generale della Congregazione: Paolo, pur contro la sua volontà, viene eletto superiore generale, carica che ricopre fino all’ultimo giorno della sua vita.
Il 3 maggio 1771 fonda, insieme alla venerabile Crocifissa Costantini, il ramo femminile claustrale della Congregazione: le monache Passioniste.
Instancabile nella preghiera, nella penitenza e nell’apostolato, Paolo della Croce si spegne a Roma il 18 ottobre 1775.
Tutta la sua vita è stata dedicata a far comprendere la Passione di Gesù “come la più grande e stupenda opera del divino Amore”, come amava ripetere nelle sue predicazioni. Altro impegno imprescindibile era quello di “insegnare a meditare”, per aiutare le persone ad avere un rapporto intimo e personale con Dio.
Beatificato il 1° maggio 1853 da Papa Pio IX, è canonizzato dallo stesso Pontefice il 29 giugno 1867.
Lo scultore Ignazio Jacometti scolpisce una statua del santo che viene posta all’interno della Basilica Vaticana.
La memoria liturgica di San Paolo della Croce ricorre il 18 ottobre.