Torna la paura a Salisbury, città della contea del Wiltshire, in Inghilterra, dove il 4 marzo scorso erano stati avvelenati con gas nervino l’ex spia russa Sergey Skripal e sua figlia Yulia. Quell’episodio segnò l’inizio di un incidente diplomatico, che portò il governo inglese ad accusare la rete di spionaggio sovietica. Domenica 16 settembre, una coppia, un uomo di 40 e una donna di 30 anni, hanno accusato un malore all’interno del ristorante italiano della città, “Prezzo”. Intorno alle 19 sono stati chiamati i soccorsi e la polizia per motivi precauzionali dopo i fatti accaduti a marzo. Secondo fonti interne, gli inquirenti arrivati sul posto hanno ispezionato il locale per capire cosa avesse causato il malore che ha colpito la coppia. Dopo i primi controlli, nell’organismo delle due vittime non sono state riscontrate tracce di Novichok, il letale gas nervino prodotto in Russia che fu utilizzato per avvelenare la spia Skripal. Attualmente la coppia si trova in ospedale sotto osservazione, mentre si lavora per appurare le cause del malore.
Questo episodio ha allarmato la popolazione della cittadina di Salisbury dopo i fatti di marzo, e la polizia stessa rimane in allerta per evitare che sostanze tossiche possano diffondersi tra i cittadini e mettere in pericolo la loro vita. Pertanto i cittadini, qualora colti da malore, sono invitati a mettersi in contatto con le forze dell’ordine per qualsiasi episodio di presunto avvelenamento, al fine di prevenire altri casi di intossicazione da agenti nervini. Oltre all’ormai noto caso Skripal, da cui sono passati all’incirca 6 mesi, qualche mese dopo un’altra coppia britannica, Dawn Sturgess e Charlie Rowley, era venuta a contatto con il gas nervino sempre a Salisbury. Dawn Sturgess, di 44 anni, era morta successivamente in ospedale.
Ricordiamo che il Novichok contiene una serie di agenti nervini di quarta generazione creati in un laboratorio di Mosca. Essi sono molto facili da maneggiare, sono permeabili e sono difficilmente rintracciabili dai classici sistemi chimici di rilevamento, come avviene invece con altre armi chimiche. Secondo alcune recenti scoperte, questi agenti verrebbero utilizzati sotto forma di polvere, piuttosto che allo stato liquido o gassoso. Quando immesse nell’organismo, queste sostanze inibiscono il sistema nervoso e attaccano le difese immunitarie, causando un arresto sia respiratorio che cardiaco.
Queste imprevedibili condizioni giustificano appieno la paura dei cittadini, in quanto attualmente non sono state trovate cure sostanziali per prevenire avvelenamenti da questi agenti di gas nervino e le poche disponibili sono altamente rischiose per l’organismo. Secondo alcune notizie trapelate alcuni anni fa, in Germania si sarebbe trovato un modo per studiare dei campioni di agenti Novichok e di renderli disponibili alla NATO, per creare un antidoto o addirittura utilizzarli per l’equipaggiamento militare su apposite attrezzature protettive.