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Salvini: “Conte a Bruxelles..non arriverà una lira” (Altre News)

Salvini: “Conte a Bruxelles..non arriverà una lira”

“Stasera ai telegiornali vedrete che Conte è a Bruxelles, ma dall’Europa non arriverà mai una lira, dobbiamo contare solo sulla forza degli italiani e sui risparmi degli italiani”. Così Matteo Salvini, in piazza a Gallipoli.

“Grazie anche a chi ci fa vedere la bandiera con la falce e martello, che mi fa simpatia, tenetevi pure D’Alema se volete, noi preferiamo il futuro”, ha detto il leader della Lega rivolgendosi a chi manifesta contro di lui.

Poi rivolto ai contestatori in fondo alla piazza: “Sono sicuro che poliziotti e carabinieri vorrebbero essere ora a mettere in galera spacciatori e delinquenti e non a tenere a bada quattro figli di papà”.

Calenda a Boccia: “Chiedete a medici quanto Mes serve a sanità, buffoni”

“Francesco Boccia, chiedilo ai medici, agli infermieri e agli specializzandi quanto serve il Mes. Chiedilo a chi aspetta 13 mesi per una mammografia. Per inchinarvi ai 5S vi inventereste qualsiasi scusa. Sulla pelle di quelli che ieri definivate ’angeli ed eroi’. Buffoni”. Così su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando le dichiarazioni del Ministro secondo cui sul Mes bisogna aspettare per capire quanto serve alla sanità.

Migranti, Saviano attacca Zingaretti

“Il silenzio di Zingaretti sul rifinanziamento dei trafficanti libici di esseri umani regala il Paese alla peggiore destra populista. Quei soldi, i nostri soldi, vanno usati per costruire corridoi umanitari non per finanziare lager”. E’ l’affondo di Roberto Saviano su twitter contro il leader del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. “I militanti del Pd scrivono a Zingaretti per chiedere conto del voto favorevole dei gruppi parlamentari al rifinanziamento degli aguzzini libici che qualcuno, per lavarsi la coscienza, ancora chiama Guardia costiera libica”, dice lo scrittore.

“Ma il Segretario del Pd non risponde. Non risponde a me che ieri ho chiesto conto del cambio di rotta su Repubblica e, peggio, non risponde alla sua base. Ma è normale: lui è lui e per la nomenclatura del Pd i migranti in Libia sono meno di niente”, continua Saviano.

“Direte: ma perché chiedi coerenza a una politica che ha come caratteristica l’incoerenza? Perché le menzogne di chi si fa portatore di istanze umanitarie sono pericolose. Spingono la società ad accettare progressivamente che tutto ciò che è giusto non ce lo possiamo permettere. Il silenzio del Segretario del Pd sul rifinanziamento della Guardia costiera libica -conclude- può essere interpretato solo come il silenzio dei complici”.

Zingaretti: “Chi provocò scissione Pd voleva distruggere partito”

“Questa è una forza politica che negli ultimi anni è stata rimessa in discussione non solo dalle destre, i nostri avversari, ma che ha subito diverse scissioni, alcune delle quali, per stessa ammissione di chi le ha provocate avevano come unico obiettivo quello di distruggere il Pd, oggi possiamo dire che abbiamo vinto noi e hanno perso loro”. E’ la denuncia del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, durante il congresso del Pd siciliano a Morgantina (Enna).

Sindaco Messina: “Hotspot abusivo, pronto a denunciare Lamorgese”

Si dice pronto a denunciare il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per omissione e abuso se l’hotspot di Bisconte a Messina non sarà demolito. Il sindaco della città dello Stretto, Cateno De Luca, torna all’attacco e dopo aver annunciato ieri l’ordinanza con cui disponeva la chiusura della struttura oggi ha pubblicato l’atto. Lo schema di ordinanza sindacale è stato inviato ieri sera alla Prefettura. “In nottata è arrivata una nota dal Palazzo del Governo con la quale si comunicava che ’si fa riserva di esaminarne il contenuto ai fini della conformità ai presupposti normativi e di fornire successivo riscontro’”, spiega il primo cittadino, aggiungendo di aver provveduto “qualche ora fa all’adozione e pubblicazione” dell’ordinanza “non avendo ricevuto altre notizie in merito”.

“L’hotspot di Bisconte è collocato nel posto sbagliato, oltre a essere abusivo e a rappresentare un pericolo per la pubblica e privata incolumità – dice De Luca -. Se dopo il termine previsto dall’ordinanza per la demolizione di tale obbrobrio, nulla cambierà, denuncerò tutti per omissione e abuso, dal ministro Lamorgese a scendere”. La decisione del primo cittadino è arrivata dopo la fuga dall’ex caserma Gasparro di alcuni migranti, che sono riusciti a fare perdere le proprie tracce. Nell’ordinanza il sindaco, oltre a fissare un termine ultimo di 5 giorni per la dismissione dell’hotspot, ordina alle Autorità amministrative competenti di dare esecuzione all’ordinanza. Inoltre, impone ai Dipartimenti comunali di procedere alle verifiche sull’abusivismo della struttura che “è priva della conformità urbanistica necessaria”.

“L’ordinanza entrerà in vigore alle ore 00.01 del 25 luglio prossimo – conclude il primo cittadino -. La mancata osservanza degli obblighi, comporterà le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 del Codice penale, se il fatto non costituisce addirittura reati più gravi. Io nel mio territorio rappresento la massima autorità amministrativa e sanitaria e ciò vale anche per i soggetti che dimorano temporaneamente presso l’hotspot. Esigo di conseguenza che si rispetti quanto disposto”.

Meloni difende Ferragni: “Insulti insensati”

“Che senso ha insultare chi, in un modo o nell’altro, contribuisce a far conoscere al mondo il nostro inestimabile patrimonio artistico e culturale? Promuovere l’arte e il turismo, soprattutto in questi tempi difficili, deve essere una battaglia di tutti”. Lo scrive su Twitter Giorgia Meloni, leader di Fdi, in merito alla polemica nata attorno alla collaborazione social tra gli Uffizi e Chiara Ferragni.

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19 Luglio 2020