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Salvini: “Non siamo più il campo profughi del mondo”

Salvini: “Non siamo più il campo profughi del mondo”

cms_9717/salvini_micr2_afp.jpgL’Italia ha finito di essere il campo profughi del mondo. Finalmente esiste un governo che fa l’interesse dei cittadini italiani. Dopo 650.000 sbarchi di cui pagheremo le conseguenze per parecchio tempo, adesso tutti in Europa si sono resi conto che non possiamo accogliere solo noi. E’ l’inizio di un percorso. E’ chiaro che l’obiettivo finale del governo non è la suddivisione a livello europeo, ma il blocco delle partenze. Meno gente parte, meno gente muore”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini intervistato da Rainews24 a Mosca.

Salvini ha risposto al premier ceco, Andrej Babis, che ha definito “una strada per l’inferno” la richiesta dell’Italia ai Paesi dell’Ue di accogliere parte dei 450 migranti soccorsi al largo di Lampedusa. “Allora ci diano una mano ad aiutare le autorità libiche e a soccorrerli tutti, a salvarli, curarli e a riaccompagnarli in Libia” ha detto il titolare del Viminale. “L’unica soluzione – ha continuato – per mettere fine al traffico di esseri umani, per combattere realmente la mafia degli scafisti è far capire a tutti che in Italia e in Europa ci arrivi se hai il permesso“.

“Aiutare la Libia a controllare i suoi confini, i suoi porti e le sue acque è l’unica soluzione” ha rimarcato Salvini, evidenziando che il premier Conte “sta lavorando egregiamente” in contatto con le altre cancellerie “che hanno fatto meno di noi” e ricordando ancora una volta che “a differenza di Renzi, Monti, Letta e Gentiloni, non siamo più disposti ad accogliere tutti”.

Salvini ci ha tenuto quindi a sottolineare: “Le due navi delle Ong che stanno tornando in acque libiche risparmino tempo, fatica e denaro, se intendono continuare ad aiutare gli scafisti, sappiano che i porti italiani per loro non sono disponibili”.

Scintille governo-Boeri

cms_9717/boeri8_fg.jpg“Le dichiarazioni contenute nella nota congiunta dei ministri Tria e Di Maio rivolgono un attacco senza precedenti alla credibilità di due istituzioni nevralgiche per la tenuta dei conti pubblici nel nostro Paese e in grado di offrire supporto informativo alle scelte del Parlamento e all’opinione pubblica. Nel mirino l’Inps, reo di avere trasmesso una relazione ’priva di basi scientifiche’ e, di fatto, anche la stessa Ragioneria Generale dello Stato che ha bollinato una relazione tecnica che riprende in toto le stime dell’Inps”. Lo dichiara il presidente dell’Inps, Tito Boeri, replicando alla nota congiunta dei ministri del Lavoro Luigi Di Maio e dell’Economia Giovanni Tria, sui numeri del decreto dignità.

Siamo ai limiti del negazionismo economico“, “il provvedimento – sottolinea il presidente dell’Inps – comporta un innalzamento del costo del lavoro per i contratti a tempo determinato e un aumento dei costi in caso di interruzione del rapporto di lavoro per i contratti a tempo indeterminato. In presenza di un inasprimento del costo del lavoro complessivo, l’evidenza empirica e la teoria economica prevedono unanimemente un impatto negativo sulla domanda di lavoro. In un’economia con disoccupazione elevata, questo significa riduzione dell’occupazione”.

“E’ difficile stabilire l’entità di questo impatto, ma il suo segno negativo – insiste Boeri – è fuori discussione. La stima dell’Inps è relativamente ottimistica. Prevede che il 10% dei contratti a tempo determinato che arrivano a 24 mesi di durata non vengano trasformati in altri contratti, ma diano luogo a flussi verso la disoccupazione riassorbiti al termine della durata della Naspi. Non si contemplano aggravi occupazionali legati alle causali. In termini assoluti l’effetto è trascurabile: si tratta dello 0,05% dell’occupazione alle dipendenze in Italia. Da notare che l’effetto, contrariamente a quanto riportato da alcuni quotidiani, non è cumulativo. In altre parole il numero totale non eccede mai le 8.000 unità in ogni anno di orizzonte delle stime”.

“Se l’obiettivo del provvedimento era quello di garantire maggiore stabilità al lavoro e più alta produttività in futuro al prezzo di un piccolo effetto iniziale di riduzione dell’occupazione, queste stime non devono certo spaventare. Spaventa invece – sottolinea – questa campagna contro chi cerca di porre su basi oggettive il confronto pubblico. Consapevoli dell’incertezza che circonda le stime svolgeremo, come sempre, il monitoraggio attento, che peraltro la legge ci richiede. Ma sin d’ora, di fronte a questi nuovi attacchi – e a quelli ulteriori del ministro Salvini – non posso che ribadire che i dati non si fanno intimidire”.

Secondo Salvini, il presidente dell’Inps si dovrebbe dimettere. “Il presidente #Inps, nominato da #Renzi, continua a ripetere che la legge #Fornero non si può toccare e che gli immigrati pagano le pensioni degli italiani. Io penso che sbagli e che si dovrebbe dimettere” scrive il vicepremier su Twitter.

Di Maio: “Da soli alle amministrative”

cms_9717/m5s_bandiere_fg.jpg“Il Movimento è al governo con la Lega che non è un’alleata, ma con la quale abbiamo sottoscritto un contratto. Non abbiamo alleanze in progetto perché la nostra idea è sempre quella di andare al governo delle Regioni e dei Comuni con un nostro progetto. Peraltro nelle Regioni e nei Comuni per via del maggioritario l’ipotesi del contratto non esiste, avvalorando così l’ipotesi che non ci saranno alleanze di alcun tipo“. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio nel corso di una diretta Facebook da Matera.

“Noi come Movimento Cinque Stelle abbiamo sempre scelto di andare da soli: sono in arrivo – tra una settimana, massimo dieci giorni – le nuove regole per le candidature del nostro Movimento” ha annunciato Di Maio. Le nuove regole riguarderanno le candidature “a presidente, a consigliere regionale, come abbiamo sempre fatto”.

E’ morto l’ematologo Franco Mandelli

cms_9717/mandelli_ftgIPA.jpgE’ morto l’ematologo Franco Mandelli. A darne notizia è stata l’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus (Ail), sulla sua pagina Fecebook. “Addio al nostro Presidente, professor Franco Mandelli, una vita dedicata alle malattie del sangue e alla solidarietà. Anima della nostra organizzazione di cui era Presidente Onorario e fondatore del Gimema. Ha pubblicato più di 700 studi scientifici. L’Ail tutta su stringe con riconoscenza e grande affetto alla sua famiglia”.

Mandelli (nato a Bergamo il 12 maggio 1931) si è spento a Roma, all’età di 87 anni. Medico ed ematologo, presidente del Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto (Ginema), oltre che dell’Ail, ha incentrato la sua attività clinica e di ricerca sulla cura delle leucemie e dei linfomi, dedicando le sue energie in particolare al linfoma di Hodgkin e alle leucemie acute. E’ stato promotore di numerose campagne per raccogliere fondi a favore delle leucemie e per finanziare la ricerca scientifica.

L’ematologo ha ricevuto nel 1987 dall’Accademia Nazionale dei Lincei il ’Premio Nazionale per l’Oncologia’; nel 2001 ha ricevuto il premio ’Adriano De Zan’. Inoltre, Mandelli è stato insignito (1987) della Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte; è stato fatto (1993) Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana e ha ricevuto (2003) la Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica.

MATTARELLA – “La morte del Professor Franco Mandelli mi addolora profondamente. La sua testimonianza di vita figura a buon diritto fra gli italiani che hanno contribuito a rendere migliore la nostra società”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda l’ematologo. “Il suo lungo, costante e prezioso contributo ad assicurare l’esistenza di donne, uomini e bambini del nostro Paese, e non soltanto di esso – prosegue il Capo dello Stato – si è espresso nel valore della sua ricerca scientifica, continuamente avanzata, nell’insegnamento, nella formazione di tanti medici e ricercatori, nelle numerose iniziative di solidarietà e di promozione della prevenzione delle malattie”.

“Esprimo ai suoi familiari la più grande solidarietà e ai suoi allievi e collaboratori, l’esortazione a proseguirne l’opera con la stessa dedizione e lo stesso impegno”, conclude Mattarella.

GRILLO – “La scomparsa del professor Franco Mandelli lascia un vuoto incolmabile nel mondo della medicina e della ricerca italiana” dichiara la ministra della Salute, Giulia Grillo.

“La sua vita – evidenzia – interamente dedicata con sacrificio e passione alle malattie del sangue e alla solidarietà, è stata e resta la testimonianza di un uomo che ha dato un contributo ineguagliabile alla sanità italiana, e non solo, e ai cittadini. Tutti noi gli siamo debitori per quanto ha fatto e per gli insegnamenti che con abnegazione è stato in grado di lasciare. Un uomo, non solo uno scienziato, la cui eredità non va dispersa. Esprimo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza alla famiglia”.

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Data:

16 Luglio 2018