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Salvini:”Inchieste lombarde,su Zingaretti nulla”(Altre News)

Salvini: “Inchieste lombarde una vergogna, su Zingaretti nulla e chissà perché”

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’’È una vera vergogna. Oggi magistrati e giornalisti mettono nel mirino il Policlinico San Matteo di Pavia che è una delle eccellenze mondiali della sanità. Prima di farlo magistrati e giornalisti dovrebbero sciacquarsi la bocca, quantomeno studiare’’. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in un’intervista al Giornale parla delle questioni giudiziarie che coinvolgono la Lega.

’’Vogliamo parlare di un’inchiesta su una donazione? – dice riferendosi all’inchiesta in Lombardia su una fornitura di camici alla Regione- vogliamo parlare dei trentacinque milioni che la Regione Lazio ha speso per mascherine mai arrivate? Su Zingaretti non c’è uno straccio di inchiesta, chissà perché’’.

Salvini invita a studiare ’’il caso Palamara e capirete come funziona la giustizia in questo Paese. Conosco Attilio Fontana e conosco personalmente alcuni dei medici del San Matteo che sono coinvolti in questa surreale vicenda giudiziaria e le garantisco: sono persone eccezionali. Non si entra alle cinque della mattina in casa di uno come il professor Venturi manco fosse un delinquente comune. Quindi la riforma della magistratura è una delle emergenze di questo paese’’.

Per il leader della Lega ’’attaccare la Lombardia significa attaccare l’Italia, la Lombardia è un modello a livello mondiale. Il modello di sanità lombarda lo studiano gli Stati Uniti, Israele e la Germania. Non saranno tre pennivendoli e tre magistrati in cerca di fama a infangare uno dei fiori all’occhiello dell’Italia». Salvini si dice ’’molto arrabbiato, ma non per e. Quando se la prendono con me è della serie ma chi se ne frega. Ma quando per attaccare la Lega attaccano undici milioni di Lombardi allora non ci sto’’.

M5S, Casaleggio blinda regola 2 mandati ma c’è chi pensa a clausola salva-big

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(Antonio Atte)- L’identità del M5S si basa su una visione della politica “come servizio alla comunità, non come professione”. All’inizio della seconda e ultima giornata de ’Le Olimpiadi delle idee’, kermesse virtuale organizzata dall’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio lancia un messaggio a chi da mesi chiede con insistenza di mandare in soffitta la regola dei due mandati, che allo stato attuale impedirebbe alla stragrande maggioranza degli eletti di ripresentarsi alle prossime elezioni.

E snocciolando i risultati di un sondaggio interno – contestatissimo dalla truppa parlamentare, che si sente scavalcata dalla no profit a capo della piattaforma web del M5S – il figlio del cofondatore del Movimento rimarca come il ’no’ ai politici di professione rappresenti uno dei valori identitari per la costruzione della futura classe dirigente grillina. Ma il dibattito resta aperto, nonostante la contrarietà di Casaleggio – custode delle regole e delle chiavi del sistema operativo M5S – a modificare uno degli ultimi tabu rimasti in piedi.

E così, nei conciliaboli di questi giorni, si ragiona su come ovviare al ’grande problema’ che rischia di decimare lo stato maggiore grillino. Tra le ipotesi, apprende l’Adnkronos, una sorta di clausola salva-competenze. In buona sostanza, il tetto dei due mandati rimarrebbe, ma agli iscritti verrebbe data la possibilità di ’premiare’ con una nuova candidatura chi ha maturato una certa esperienza a livello parlamentare e di governo. Per ora si tratta solo di pourparler, interlocuzioni informali. Ma l’idea viene accarezzata anche da esponenti di peso del Movimento e potrebbe in futuro planare sul tavolo della discussione.

Criticata da molti parlamentari – che lamentano un mancato coinvolgimento delle Commissioni e sottolineano, nelle chat interne, la scarsa partecipazione virtuale alle dirette – la kermesse ’Le Olimpiadi delle idee’ ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei ministri Luigi Di Maio, Nunzia Catalfo, Paola Pisano, Fabiana Dadone, Lucia Azzolina, dei vice di Mise e Mef Stefano Buffagni e Laura Castelli e di altri big del Movimento, dal capo politico Vito Crimi a Paola Taverna, passando per Danilo Toninelli e Alessandro Di Battista, il quale ha partecipato al panel sulle ’Idee ribelli’ presentando il suo progetto per l’istituzione di un servizio ambientale.

Spazio anche ai sindaci di Torino e Roma, Chiara Appendino e Virginia Raggi, che non hanno ancora sciolto la riserva su una loro possibile ricandidatura alla guida delle due città conquistate nel 2016. Una partita a cui tutto il M5S – specialmente la truppa parlamentare – guarda con molto interesse, perché il destino della regole dei due mandati passa anche da qui.

Mes, Berlusconi: “Voterei sì anche con alleati contrari”

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Silvio Berlusconi voterebbe sì al Mes anche con gli alleati contrari e anche se il voto di di Forza Italia fosse necessario al Governo. Lo dice in un’intervista al Corsera. ’’’Certamente sì – sottolinea – anzi chiedo al presidente Conte di portare la questione a una determinazione parlamentare al più presto possibile. Ma il voto sul Mes è soltanto un voto sul Mes, non è un voto di fiducia al governo né l’atto di nascita di una maggioranza diversa. C’è una convergenza di vedute su un argomento specifico – e solo su questo – con parte della maggioranza e una divergenza con Lega e Cinque Stelle. Non ha alcun significato politico nazionale, questo deve essere chiaro. Da parte nostra è un atto di coerenza con la nostra visione dell’interesse nazionale, dell’Europa e del rapporto con l’Unione Europea’’.

Sullo scostamento di bilancio, ’’è necessario che prima di questo sia il governo a rispondere ad un’altra domanda: che uso intende fare di quei 25 miliardi? Scostamento di bilancio significa nuovo debito, che noi stessi – o le generazioni dopo la nostra – prima o poi dovranno pagare. Non si può certo farlo a cuor leggero, non si può farlo per alimentare spesa assistenziale o peggio clientelare. Le risorse tuttavia ci vogliono perché il Paese è allo stremo, ma vanno impiegate in un progetto convincente di salvaguardia delle attività economiche nelle regole di mercato’’, spiega Berlusconi sulla possibilità di un voto a favore dello scostamento di bilancio da parte di Forza Italia.

’’Noi -spiega- abbiamo avanzato una serie di proposte: un “semestre bianco” fiscale con rinvio delle scadenze a fine anno e l’azzeramento delle sanzioni per chi non ha potuto pagare la rata di luglio, la proroga della cassa integrazione; sostegno a fondo perduto per turismo, Made in Italy , agricoltura e commercio; reintroduzione almeno temporanea dei voucher per il lavoro stagionale nel turismo e nell’agricoltura per evitare che gli imprenditori siano costretti ad assumere in nero’’.

Sulla base di questo proposte ’’Faccio appello al presidente del Consiglio perché accolga queste indicazioni, che sono fondamentali per la sopravvivenza del nostro sistema economico. Noi siamo già stati determinanti per consentire gli scostamenti di bilancio nei mesi scorsi. Potremo esserlo ancora. Lo valuteremo sulla base delle risposte che Conte ci darà in Aula’’.

E per quanto riguarda lo stato di emergenza, Berlusconi si dice contrario alla proroga: ’’Stiamo lavorando per presentare in Parlamento con gli altri partiti del centrodestra una risoluzione congiunta per chiedere al governo di non prorogare lo stato di emergenza. Al momento non ci sono fondate ragioni per farlo e proseguire per questa strada significherebbe pregiudicare i consumi interni e continuare a trasmettere all’estero l’immagine di un Paese “in emergenza”.

’’Tutto ciò -dice- comporterebbe gravi danni alla nostra economia. Certo il Covid-19 è un’emergenza sanitaria tutt’ altro che conclusa nel mondo e purtroppo il rischio di una seconda ondata di contagi non è affatto da escludere. Se questo accadesse governo e Parlamento sarebbero perfettamente in grado di intervenire e ove necessario in autunno, di dichiarare in poche ore un nuovo stato di emergenza’’.

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27 Luglio 2020