Traduci

Samhain

Con la fine della vendemmia iniziava nell’Europa contadina la stagione buia della pioggia e con essa il periodo della semina. Terminava, come proverbio ricorda, l’aratura il 28 ottobre: “per San Simone leva il bue dal timone e metti la stanga nel vangone”.La terra in questi giorni accoglie i grani che germoglieranno in Primavera e, come una madre premurosa, rivolge la sua attenzione al grembo. Esotericamente diremmo all’oscurità della parte profonda di sé.I Cristiani celebravano in questa fase due ricorrenze importanti: Ognissanti e la commemorazione dei defunti.

cms_4823/foto_2.jpg

Ma un tempo, nelle terre dei Celti, dall’Irlanda alla Spagna, dalla Francia al nostro Settentrione, dalla Pannonia all’Asia Minore, si festeggiava l’inizio dell’anno, il Samhain o Samonos in gallico, preceduto dalla notte di Nos-Galan-gaef, la notte delle calende d’inverno, durante la quale si riteneva si aprisse un portale cosmico che permetteva al mondo dei morti di congiungersi a quello dei vivi.Da ciò trae origine la festa di Halloween che, con le sue maschere di scheletri, fantasmi e streghe, accoglie le anime dei defunti.
La celebrazione del Samhain venne cristianizzata dall’episcopato franco, grazie al contributo di Alcuino, l’autorevole consigliere di Carlo Magno ed estesa a tutto il regno dall’imperatore Ludovico il Pio su richiesta di Papa Gregorio IV. Fu Papa Sisto IV, nel 1475, a rendere Ognissanti festa obbligatoria.

Considerata una solennità, come sancito dal Sacrosanctum Concilium del Vaticano II, “proclama, nell’anniversario dei Santi, il mistero pasquale realizzato nei santi che hanno sofferto con Cristo e con Lui sono glorificati”, i martiri “rossi” e “bianchi”, quelli veri e propri e gli asceti che, attraverso la grande tribolazione, hanno raggiunto la gioia della comunione.La cristianizzazione del Capodanno celtico non ne ha contraddetto lo spirito. Indicative a tal proposito le parole di Gesù ad Andrea e Filippo: “in verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo. Se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna”.Morendo, i semi permettono alla vita di rinnovarsi. Come i martiri che incarnano dunque il mistero della ciclicità dell’eterno.

cms_4823/foto_3.jpg

Astrologicamente, siamo nello Scorpione, segno d’acqua, esaltazione di Mercurio, simbolo della morte che precede la rinascita. Il seme perisce, ma solo apparentemente poiché nulla muore, ma tutto si trasforma.

Ecco dunque che, in perfetta analogia cosmica, nella notte di Samhain si celebra la morte iniziatica, concetto presente in ogni tradizione esoterica, la necessità di spogliarsi di convinzioni troppo legate alla materia per permettere a una nuova e più elevata vita di schiudersi davanti ad occhi rinnovati in grado di vedere la luce.Lo Scorpione ricorda che è nell’acqua, simbolo dell’inconscio e del caos primordiale, che la vita inizia. Siamo nella fase oscura, nella quale predomina la notte rispetto al giorno.

cms_4823/foto_4.jpg

Come la Natura si chiude in sé stessa per generare nella Terra la nuova vita, colui che sceglierà di elevarsi, scenderà nel buio del suo inconscio, nelle acque primordiali per cercare nel centro di sé stesso la fiamma eterna.
In Alchimia, l’Ars Regia, questo momento è detto Nigredo, la fase al nero dell’Opera che oggi celebra il suo inizio e che percorrerà alcuni momenti importanti dell’anno, in analogia con le tappe salienti del viaggio iniziatico: Yula, nome celtico del Solstizio d’Inverno; Imbolc, la Candelora; Vernal Equinox, l’Equinozio di Primavera; Beltane, il Calendimaggio, Midsummer’s Eve, il Solstizio d’Estate; Lugnasad, il Raccolto e Harvest Home, il giorno di San Michele Arcangelo.

Ad ognuna di queste date sarà dedicata una riflessione.

Iniziamo il nostro viaggio con l’acronimo ermetico VITRIOL: “Visita Interioram Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem”. Questo è il primo mistero di ogni Iniziazione. Addentrarsi nei meandri inesplorati dell’inconscio, nel buio che isola dalle false luci, per trovare la Luce vera, immortale, grazie alla quale si potrà rinascere a nuova vita, accompagnati dalla scintilla divina che scioglie gli elementi affinché siano disponibili.Questo passaggio è molto importante. Chi non è consapevole della propria essenza divina, non potrà rendere duttili inconscio e conscio, Acqua e Fuoco. Non potrà cioè illuminare il caos, distillarlo, al fine di dominare con la parte cosciente, quella incosciente. Il Sole fa brillare la Luna che ad esso si unisce, per cedergli la sua forza.L’esaltazione di Mercurio in Scorpione si ricollega all’Hermes divino che in questa fase scende nello spirito dell’essere per condurre la scintilla divina di Conoscenza Superiore, innescando un processo di evoluzione.In fisica le particelle che trasportano l’informazione sono i bosoni W+, W- e Z°, messaggeri, come Hermes. Essi sono un fiume possente capace di muovere il cuore e co-muove tutte le molecole organiche del corpo umano, cambiando gli spin nucleari. Lo stato illuminato è uno stato ad alto spin, come quello che l’unione di Sole e Luna è in grado di determinare.

cms_4823/foto_5.jpg

Senza il Mercurio gli elementi non mutano, restano duri, uno volatile e uno fisso, uno Aquila, l’altro Serpente, uno Sole, l’altro Luna. La coincidentia oppositorum è il primo passo verso la realizzazione che induce al dominio del Serpente.L’Ouroboros che lo Scorpione rappresenta, è il primo simbolo che s’incontra nella Via iniziatica. È a guardia del Giardino dei Filosofi, in cui si trova l’Albero della Vita. Per accedervi occorre vincerlo.
È un ciclo chiuso, una ruota che gira all’infinito, rigenerando sé stessa e replicandosi negli esseri viventi. L’uomo non possiede la vita, ma ne è posseduto. Simbolo delle forze lunari, degli istinti primordiali, il Serpente costringe a una lotta continua per la perpetuazione della specie. È un ciclo identico che si ripete all’infinito, senza inizio né fine. È dunque la rappresentazione di una vita materiale che non possiede autocoscienza, ma che senza lo Spirito non potrebbe esistere poiché è da esso che trae forma.È la manifestazione della parte lunare – e dunque dello Spirito stesso – inconscia, istintiva, nella quale risiede una grande forza. Senza il Serpente non sarebbe possibile la vita. Esso è l’energia superiore che divampa in modo incontrollato negli esseri viventi, sfuggendo all’Anima dopo l’incarnazione, solidificandosi negli istinti e nella materia.Iniziato è colui che saprà riappropriarsi di tale smisurato, ma sfuggevole potere, riprendendone il controllo. Da qui la frase alchemica: “far fisso il volatile”.

Unica è la materia della nostra Opera e unico il fuoco.

Fissare e condensare questa forza smisurata che permette la vita, vuol dire lavorare alla creazione della Pietra Filosofale, Elisir di lunga vita e chiave di immortalità. Dominare il Serpente è allora il primo passo della Grande Opera.

Data:

1 Novembre 2016