Sant’Angelo Lodigiano è un piccolo paese della Pianura Padana, attraversato dal fiume Lambro.
Tra le meraviglie del posto sono da visitare:
- il bellissimo Castello Morando Bolognini con i suoi tre musei
- Basilica di Sant Antonio Abate e Santa Francesca Cabrini
- la Casa Natale di Santa Francesca Cabrini
- le antiche Mura Spagnole e la Torre della Girona
- la Chiesetta di San Rocco del XVI secolo
Sant’Angelo Lodigiano è sempre stato diviso in Borghi, meglio in Bu, e ognuno di essi faceva a sè, con un proprio modo di vivere, e con un dialetto particolare che lo distingueva dagli altri.
Questi Bu erano e sono ancora oggi sotto la protezione di Santi: Busaròche, Busantamaria, Busamartèn insieme a Sanburtlamè.
Questi erano i Borghi maggiori a cui si affiancavano agglomerati minori. Di questi ricordiamo:
La Cuntradela – piccola contrada o anche la via dei “tirénti” perchè vi passano i funerali.
El Pusòn – Pozzone – così chiamata perchè un tempo c’èra un grande pozzo che serviva per abbeverare i cavalli dei conti e dei forestrieri che venivano a S.Angelo
Le Vignöle – a ricordo degli orti piantati a vigna dai frati di S. Colombano
La Guatra – luogo dove le donne andavano a lavare i panni (Guattera – sguattera)
La Masàia – era il magazzino dove erano custoditi i raccolti dei Campi. Tra gli altri prodotti c’erano anche i proventi della pesca e questi dovevano essere portati al “Forum Pescatorium” che nel detto popolare era diventato “èl Pescheròn”
La Costa – Secondo alcuni il nome deriverebbe dalla sua posizione “in costa”, cioè lungo la riva del fiume Lambro. Dai “tupè” da cui deriva il i “tupèn” – cacciatori di talpe. All’inizio della Via Costa con “èl Punten” c’èra “l’isola dei Pescatori” – isola allora circondata da una roggia e le “spigulère dla Costa” spigolatrici.
Pare però che questo nome abbia origini più profonde e che risalga alla dominazione spagnola al tempo dei Promessi Sposi.
Anche da noi la Santa Inquisizione proibiva l’ingresso dentro le mura a gente che non fosse di fede cattolica e così vagabondi e mercanti senza corporazione erano esclusi dal paese e svolgevano le loro attività e costruivano i loro rifugi sotto le mura.
Con l’andare del tempo questo agglomerato prese il nome di Questa Abajo, ossia Borgo Accostato, che divenne poi semplicemente la Costa.
El Pelegrén – in questa via c’era un luogo dove si ospitavano i pellegrini diretti nei luoghi sacri e a Roma. Da qui a Monteleone e poi verso il Po seguendo la Via Francigena
El Mulén – una volta c’era un mulino ad acqua per macinare frumento e granoturco. Poi trasformato in centrale elettrica.
Era rarissimo che si celebrasse un matrimonio tra una ragazza della Costa e un giovanotto delle Vignole, tra un giun de Busaroche e una giuna de Busantamaria.
Tra un Borgo e l’altro si viveva in modo indipendente, come se a Sant’Angelo ci fossero tanti paesi e tante storie.