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SCELTA DEL VINO AL RISTORANTE

Con l’arrivo delle festività natalizie ecco che tornano le cene con colleghi, amici, conoscenti, per scambiarsi gli auguri e puntualmente ci ritroviamo seduti in un ristorante con una carta dei vini in mano. A volte il simpatico di turno ci chiama in causa dicendo “scegli tu”; generalmente è un modo per sottrarsi alla responsabilità appunto della scelta, altre è proprio perché non saprebbe scegliere affatto. La realtà è che non possiamo sottrarci alla richiesta se non altro per non fare brutta figura con gli altri convenuti e, peggio ancora, se tra loro si trova il nostro responsabile che con occhio scrutatore ci fissa, mostrando interesse alla nostra risposta come se da questo dipendesse il nostro avanzamento di carriera. Così, preso il coraggio a quattro mani e respirando a pieni polmoni, strizzando l’occhio destro, quasi a garanzia sulla ottima scelta del vino che di lì a poco effettueremo, procediamo lentamente alla lettura della carta facendo attenzione alla selezione che ci viene proposta. Sulla destra della carta avremo il prezzo delle bottiglie che già potrebbe darci una indicazione di massima sulla qualità dei vini presenti.

In realtà i vini andrebbero selezionati una volta effettuata la scelta del menù, ma questa modalità non sempre è adottabile quando ci troviamo in un tavolo con diverse persone poiché la scelta dei piatti potrebbe essere molto varia e non consentire abbinamenti ideali. Quindi, usiamo un piccolo escamotage: inizieremo scegliendo una bollicina, meglio un prosecco e ancor di più una DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Questo ci metterà al riparo da critiche immediate e da sguardi imbarazzanti perché una bollicina mette tutti d’accordo ed è, sicuramente, il modo migliore per iniziare una cena che sia il preludio agli auguri natalizi.

Proseguiremo scegliendo un vino bianco o rosso cercando di analizzare velocemente la scelta dei piatti dei nostri commensali. Nel caso di un vino bianco potremmo optare (se non si hanno molte conoscenze in materia) su vitigni internazionali tipo Chardonnay. Nel caso di un vino rosso potremmo pensare ad un Merlot oppure un Syrah. Questo perché il vitigno internazionale, proprio per la sua particolarità di adattamento a territori molto diversi tra loro, risulta essere di più facile beva consentendo così di avvicinarsi il più possibile ai gusti di tutti i presenti; ovviamente laddove avessimo qualche informazione in più sul mondo del vino ci si potrebbe addentrare, più facilmente, alla ricerca di vitigni autoctoni che ben fanno al nostro piacere gustativo.

Comunque vada la nostra cena, avremo ottenuto il risultato sperato. La serata scorrerà via in un susseguirsi di dialoghi che… probabilmente prenderanno una piega piacevole già dopo il primo brindisi a base di prosecco, perché si sa che le bollicine creano convivialità e con la loro effervescenza rendono briosa ogni cosa.

Buona cena e buona degustazione

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Data:

10 Dicembre 2024